Daft Punk, Random Access Memories: recensione dal web e dei lettori
Leggi tutte le informazioni e le prime recensioni del nuovo album dei Daft Punk, Random Access Memories
Esce ufficialmente il 17 maggio 2013 -21 maggio in Italia- il nuovo album dei Daft Punk ma è già possibile ascoltare l’anteprima su iTunes e leggere le prime recensioni su Random Access Memories.
Prima, però, scopriamo insieme qualche curiosità sul disco. E’ il quarto lavoro in studio del duo francese sotto la Columbia Records.
Random Access Memories rende omaggio alla musica fine anni 70 e primi anni ’80 negli Stati Uniti, in particolare al sound delle registrazioni di quel periodo, a Los Angeles. Hanno in gran parte utilizzato strumentazione dal vivo limitando l’uso della musica elettronica, del sintetizzatore modulare e vocoder
Vanta le collaborazioni di collaborazioni Panda Bear, Julian Casablancas, Todd Edwards, DJ Falcon , Chilly Gonzales, Giorgio Moroder, Nile Rodgers, Paul Williams e Pharrell Williams.
Com’è nato il nuovo album?
“Abbiamo voluto fare quello che eravamo abituati a fare con macchine e campionatori, ma con le persone”
“E’ stato qualcosa del quale abbiamo parlato per molto tempo. Ci siamo rispettati a vicenda continuamente, per tutto il tempo”
“Non è che non possiamo seguire sempre il suono futuristico, abbiamo voluto giocare con il passato (…) Ci sono canzoni dell’album che hanno ‘viaggiato’ in cinque studi discografici diversi in oltre due anni e mezzo”
Random Access Memories, la recensione
Le prime recensioni dell’album sono sempre state generalmente positive.
Q Magazine: sotto certi aspetti è il miglior album dei Daft Punk in una carriera che ha già ridefinito la musica dance almeno due volte
The Indipendent: Random Access Memories respira la vita nella musica che domina le classifiche di oggi, con la sua pure ambizioni. E’ un viaggio emozionante per tutti i suoi colpi di scena e le svolte musicali, ha i piedi ben piantati sulla pista da ballo
This is Fake DIY: questi non sono tredici hit dancefloor pronte, è una dichiarazione di intenti grandiosa
GQ: l’album è impressionante musicalmente, stranamente pedante in certi punti (…) c’è qualcosa di seducente nella capacità della band di fare qualcosa di così totalmente, incredibilmente auto-indulgente, che fa venire voglia di provare a vedere e seguire il loro percorso
NME: C’è un concetto alla base di questo progetto secondo cui ogni idea musicale così tanto pensata è presente in questo album
Gigwise: C’è più da digerire in molti dei brani qui della maggior parte delle band in grado di confezionare in un intero album. Niente suona come uno dei tre precedenti album del duo, e tuttavia riesce a sembrare al 100% come un disco dei Daft Punk L’attesa è finita e -ragazzi- ne vale la pena
musicOMH: In oltre 70 minuti, l’album si sente piuttosto gonfio. Un bel po ‘delle canzoni sono troppo lunghe o troppo vuoto di idee o troppo disposte a ripetere se stesse
DJ Magazine: Mentre i Daft Punk vogliono chiaramente andare avanti ed evolvere, abbandonando i ritmi elettronici, house e techno che prima li elevò alla fama, è questa musica che costituisce il fondamento delle loro migliori canzoni, e ancora, questo è quello che sanno fare meglio
Rolling Stone: il loro nuovo album è di gran lunga il più atteso della musica Dance Elettronica dell’anno L’unico problema è che suona quasi ‘nullo’, insipido, proprio come in genere la musica dance elettronica.