Notte della Taranta 23 Agosto 2014: tutte le esibizioni
La tradizionale manifestazione musicale salentina si è conclusa con una serata finale quasi esplosiva a Melpignano.
Tradizione e contaminazione, più o meno riuscita a seconda dell’ospite coinvolto, per la Notte della Taranta 2014 andata in onda il 23 Agosto 2014 da Melpignano, in provincia di Lecce, dove si tiene da sempre la serata finale della manifestazione incentrata sulla musica popolare salentina.
Tra le critiche non possiamo non sottolineare come la Rai, di solito avvezza alle tempistiche ben più lente del Concertone del Primo Maggio, non abbia saputo calcolare degnamente gli spazi per le pur brevissime interviste ai cosiddetti “ospiti”, sovrapponendosi spesso ai brani eseguiti sul palco per qualche minuto. Va bene scambiare due parole con i nomi più famosi, ma visto che il vero lavoro intensivo sul palco lo fanno gli altri, almeno nominare questi ultimi non sarebbe stato male. Stesso discorso per le canzoni: una sovraimpressione con titolo del brano e interprete avrebbe facilitato di molto le cose, dato che la scaletta iniziale è stata stravolta e solo l’aiuto dei lettori ci ha permesso di non sbagliare con i titoli e gli interpreti andando alla cieca.
Molto belli alcuni classici, rispolverati dagli arrangiamenti dell’orchestra, e intensa la partecipazione di Roberto Vecchioni che con molta umiltà si è prestato, lui milanese doc, a cantare persino in griko. Tra le performance più riuscite quelle del mandolinista israeliano Avi Avital, vera star della serata e in grado di suonare il suo strumento come nel più infuocato assolo rock, e l’acclamatissimo Mannarino per la versione potente della sua Scetate vajò.
L’appuntamento si rinnova per il prossimo anno, con la manifestazione itinerante che riproporrà come sempre la propria serata finale a Melpignano sul finire di Agosto.
Notte della Taranta 23 Agosto 2014, la diretta
2.14 Con un grande finale, termina la Notte della Taranta 2014. Ringraziamenti ai musicisti e ai cantanti con i lungo elenco letto dal maestro Giovanni Sollima che li ringrazia tutti con affetto. C’è tempo per un ultimo pezzo, Matinata, cantato in griko tutti insieme sul palco anche con Antonella Ruggiero, i Fratelli Mancuso, Alessandro Mannarino, Lori Cotler, Bombino, e reso con un arrangiamento quasi russo. Il coro viene cantato a squarciagola dal pubblico in piazza a Melpignano. Grazie a tutti per la compagnia!
2.07 Dovremmo essere giunti alla fine della serata con l’ultimo brano, Pizzica Pizzica cantato da Maria Mazzotta. Iniziano le ballerine, davvero suggestive sul canto potentissimo della Mazzotta, prima di esplodere nella cavalcata finale con l’arrivo dei ballerini maschi.
2.00 Tocca ad Antonio Castrignanò con Aria Gaddhipulina, brano di origine di Gallipoli. Si torna a ballare in modo carichissimo grazie ai cambi di tempo e alla potenza sprigionata sul palco. E comunque “mannaggia alla marea, la marea de lu mare” è la maledizione dell’anno, fatemelo dire.
1.52 Alessia Tondo interpreta con la solita magistrale voce potente la Pizzica di Galatone. Veramente impressionante e molto brava. Qualcuno si lamenta per i troppi ospiti internazionali ed “extra”:
#taranta2014il giorno che ritorneranno i tambureddrhi parleremo di #taranta. Troppa contaminazione
— lugigi (@gigipezzu) 23 Agosto 2014
1.43 Intervista a Bombino. Scambio di cortesie mentre inizia un nuovo brano con il fantastico Avi Avital sul palco che suona -di nuovo?- la Pizzica di San Vito con la voce di Piero Balsamo. Niente da fare, lo splendido mandolinista israeliano è uno degli ospiti meglio riusciti della serata.
1.38 Torna sul palco Antonella Ruggiero con Damme la manu, per un intermezzo struggente.
1.32 Enza Pagliara canta la Pizzica di Torchiarolo con i ballerini in una coreografia a metà tra il flamenco e la pizzica.
1.28 Durante l’intervista di Mannarino è iniziata Masseria Stanese, cantata da Giancarlo Paglialunga. Teoricamente sarebbe dovuta apparire anche Lori “John Scatman” Cotler ma per ora non si vede (né si “dighidongdighidò” sente), e infatti non c’è.
1.25 Compleanno di Alessandro Mannarino, intervistato:
Ho invitato un po’ di gente… Cantare Scetate vajò l’ho scritta che avevo 20 anni ed ero in vacanza, oggi ne faccio 35. Il pensiero,a parte il regalo di suonarla con l’orchestra, è che la musica popolare può diventare qualcosa di vivo, di contemporaneo. Anche con qualche Santo in meno, perché adesso i santi non bastano più, ci vogliono altre idee. La notte della Taranta è amata perché… Io amo questa terra. La vivo ogni anno, ogni estate, c’è un’identità molto forte che non si riduce al divertimento fine a se stesso. Mi schiero con questo strumento, con la pizzica, una musica che curava le donne isteriche, l’unico modo per ribellarsi alla subalternità agli uomini. Con questa musica possiamo curare altri virus: è una funzione aggregativa, riguarda l’identità più umana e più vera, rispetto a chi vuole bucare la terra per far passare un oleodotto.
1.18 Alessandro Mannarino torna sul palco per Scetate vajò, versione tarantissima con intermezzo simil reggae. Ovviamente i balli si sprecano, con finale delirante che infiamma definitivamente Melpignano.
1.16 Il fischio del vapore viene interpretato dalle quattro voci femminili.
1.10 Glielo dice qualcuno a Lori Cotler che i suoi “dichidongdighidaghidighidà” alla lunga son noiosi? Inizia così Bium bo, con Ninfa Giannuzzi che ne risolleva le sorti e l’immenso Glen Velez.
1.07 Torniamo sul palco coi Fratelli Mancuso con E lu sule calau calau, giusto in tempo per il finale.
1.05 e la pubblicità tronca a metà la diretta. Ottimo. Intanto è stata avvistata Helen Mirren a Melpignano.
#taranta anche Ellen Mirren @tarantatweet pic.twitter.com/ajvqm0ewYS
— Likki (@Likplik) 23 Agosto 2014
1.02 Intervista agli organizzatori Sergio Torsello e Sandro Cappelletto. Viva la franchezza di fronte alla Rai:
Il punto di forza siete voi, la vostra presenza ci inorgoglisce molto. Musicisti di tutte le nazionalità, questo festival è un grande attrattore di energie musicali e di energie di danza con le coreografie firmate da Miguel Angel Berna. Questo è il terzo punto di forza di questa edizione. Il segreto del successo della pizzica salentina? I motivi sono molteplici, la pizzica è una musica nata per il ballo e ha una grande capacità di coinvolgimento corporeo e sensoriale, oltre che simbolico. Era una musica a disposizione delle classi popolari per combattere il male di vivere, era anche catartica, oggi ci sono i mali della modernità, meno visibili ma più sottili.
0.53 È la volta della Pizzica Tamashek, brano composto appositamente per l’occasione (tamashek è la classificazione della lingua tuareg). Miglioriamo un po’ rispetto a prima, il brano non è male e fa ballare incredibilmente tutta la piazza. Insomma, i classici è meglio lasciarli dove stanno e fare dell’altro, eh, Bombi’?
#taranta Bombino è una delusione totale. prima di scomodare Hendrix contare fino a 1000
— Edoardo Morello (@baledcuram) 23 Agosto 2014
0.46 Bombino sale sul palco per interpretare una nuova versione del grande classico Lo rusciu de lu mare assieme ad Alessia Tondo. Lei impeccabile e intensa, lui stropiccia malamente uno dei più bei pezzi della tradizione salentina. Era necessario? Dai, seriamente. Ridateci il mandolinista.
0.45 Arrivano i numeri: 17 edizioni del festival, 150mila gli spettatori di Melpignano, 300mila i complessivi nelle 15 tappe, 21 i componenti dell’orchestra popolare che suona sul palco.
0.37 Auelì viene cantata da Lori Cotler e Ninfa Giannuzzi. Interrotta ovviamente dall’intervista, stavolta al coreografo Angel Miguel Berna. Perdiamo come sempre un paio di minuti di canzone. Improvvisazione di vocalizzi di Lori Cotler doppiata da tamburello e violino: bravissima, ma obiettivamente c’entra un po’ poco.
0.28 Il nuovo brano, La danza delle spade di Torrepaduli, inizia con una voce maschile sola, che sembra chiamare tutti a rapporto. Solo uomini sul palco a ballare, cominciano due signori anziani che simulano le mosse di un combattimento sul canto delle donne. È puro spettacolo fino all’arrivo di due veri ballerini scatenati al ritmo incalzante dei tamburi.
0.19 Si torna ai ritmi sostenuti: Avi Avital col mandolino e due coristi per la tradizionalissima e riuscita Pizzica di San Vito. Gli assoli di mandolino sono più rock’n’roll di quanto possiate immaginare, veramente spettacolari. E anche i salentini apprezzano:
Respect per questo grande musicista al mandolino. Cittadinanza salentina anche per lui! #taranta
— Francesco C. (@strikeagle83) 23 Agosto 2014
0.14 Momento struggente e dispiego di corde vocali: Maria Mazzotta canta Beddhra ci stai luntana.
0.13 La breve intervista a Vecchioni è l’occasione per un’altra eccellente lezione del professore. E per coprire un altro brano. Oh insomma, Rai!
0.01 È il momento di Lori Cotler, la cantante americana specializzata in konnakol. Il ritmo è veramente bellissimo, di ispirazione africana, con stacchi incredibili, assieme a Glen Velez che è davvero impressionante. E alla fine si gira tutto in taranta intonando Pizzica tarantata, cantata con Ninfa Giannuzzi.
23.54 I Fratelli Mancuso, dalla Sicilia, per una commistione di Sud. Il brano che presentano è Aspro to chartì. Uno suona l’oud e l’altro “non ho capito che c’ha”, ci dice l’esperto. (È un organetto a soffietto). Il loro brano non sfigurerebbe in un minareto, pur se completamente diverso dai ritmi veloci della pizzica e della taranta; è veramente un momento evocativo, dalla tensione troppo particolare.
23.48 Ed ecco la Pizzica di Cutrufiano, cantata da Ninfa Giannuzzi, Stefania Morciano, Antonio Castrignanò e Claudio Prima. Indiavolatissimi!
23.47 Intervista ad Avi Avital, uno dei più grandi mandolinisti. Lui sembra particolarmente contento. E di nuovo una chiacchiera copre un pezzo.
23.42 Roberto Vecchioni non può fare a meno di reinterpretare Samarcanda, ma… in greco salentino e arrangiata a pizzica indiavolata, che le dà nuova linfa. Resa così persino un pezzo stra-ascoltato come Samarcanda diventa bellissimo.
Samarcanda in greco-salentino in onore della notte della #taranta, magnifico @RVecchioni ! #taranta2014
— Malamor (@rumba_magica) 23 Agosto 2014
23.32 Terzo ospite della serata: Roberto Vecchioni, che ringrazia e, da bravo professore, tiene una piccola lezione introduttiva.
È un onore per me essere qui. In mezzo al tararatapum, ci sono delle parole. C’è un popolo che combatte, lavori perduti, amore per la propria terra. Questo è il senso della canzone popolare, in particolare di quella salentina che ha mestieri straordinari perduti nell’immaginazione e nel tempo. Io ve ne racconto uno.
Il brano che lui canta è La tabaccara. Eleganza milanese e parole salentine tutte insieme, aiutate da un arrangiamento sostenuto ma struggente. E pazienza se non capisca molto delle parole.
23.26 Intanto Sutt’acqua e sutta ientu viene cantata da Ninfa Giannuzzi e Stefania Morciano. La Rai dovrebbe decidersi tra le interviste e le esibizioni. Addirittura la pubblicità?! Vabbè, ci perdiamo mezzo brano, mettiamolo in conto. Però che peccato, era veramente notevole. Per fortuna le tarante hanno una bella durata e di questo bel brano ne viene sacrificato poco.
23.25 Antonella Ruggiero viene intervistata.
I giovani che si divertono con la musica tradizionale salentina, questa è la cosa fantastica. Ha un grandissimo valore questa serata. È la prima volta che canto la pizzica, ho avuto problemi col testo ma è stato bello comunque, è energia pura.
23.18 Sale sul palco il secondo ospite, Alessandro Mannarino, che intona Santu Paulu. Scusate ma mi sento chiamata in causa dalla provenienza del santo.
E Santu Paulu meu de Galatina,
e Santu Paulu meu de Galatina,
fammela ‘ccuntentà, fammela ‘ccuntentà,
fammela ‘ccuntentà stà signurina,
stà signurina, stà signurina,
fammela ‘ccuntentà stà signurina.
Mannarino tiene egregiamente il palco, aiutato anche dal brano che è letteralmente irresistibile. Vi funzionano i piedi? I miei vanno un po’ da soli…
23.13 Per la Pizzica di Copertino tornano sul palco ballerini e ballerine, queste ultime di rosso vestite. Se io osassi fare un mezzo giro vorticoso come loro, probabilmente morirei di vertigini.
(Ok, mi sono innamorata del ballerino riccio. Ma poco poco.)
23.07 La prima ospite, la genovese Antonella Ruggiero, canta Pizzicarella, una delle più celebri pizziche del Salento. Se la cava egregiamente, ma si sente che non è esattamente il suo genere preferito; per fortuna migliora nel corso del brano e ci regala la solita classe, oltre a vocalizzi stirati sul finale.
23.02: Intanto, sotto l’intervista, Alessia Tondo intona Ferma Zitella. Bella versione di un brano popolare che sa di Mediterraneo.
23.01 Breve intervista a Lori Cotler, che sul palco porterà i vocalizzi del konacol, un canto popolare indiano.
22.56 Lu Callalaru (Lo stagnino) è il nuovo brano. Torna sul palco Enza Pagliaro come voce solista. È più moderno come arrangiamento, ma resta il senso del pezzo.
22.50 Mamma la luna è cantato dal coro delle voci femminili. Evocativo, nonostante qualche sbavatura. L’inno contro la guerra non può che far pensare all’attualità.
22.46 Il nuovo pezzo non è in scaletta. Difficile eguagliare la potenza del precedente e anche il cantante, in tutta sincerità, non ci fa impazzire con questa interpretazione.
Con molta competenza riceviamo una spiegazione dettagliata su Twitter:
@aricookinmusic attenzione: molte canzoni sono spesso cantate in "griko" che è un dialetto greco usato in alcuni paesi del salento
— Francesco C. (@strikeagle83) 23 Agosto 2014
22.46 La piazza di Melpignano fa impressione!
22.42 Con i ballerini sul palco è tutta un’altra festa… Enza Pagliara canta la Pizzica di Ostuni, velocissima e allegra. Davvero una bella versione e la danza sfrenata tarantolata sul palco è incredibilmente coinvolgente. (Io ballo sulla sedia, va bene lo stesso? I piedi vanno eh..)
22.36 Pizzica di Tora Marzio cantata da Giancarlo Paglialunga è il primo brano con una bella voce popolare che incita a “facitime la grazia, sta signurina”. Anche il coro è bellissimo ed evocativo, dal sapore arabeggiante. Il saluto finale: “Viva la pizzica!”
22.33 Il primo brano in scaletta è lo strumentale Pizzica indiavolata, con Giovanni Sollima a guidare l’orchestra col violoncello elettrico. E via con i tamburi: si comincia ufficialmente a farsi pizzicare!
22.30 E si comincia con una breve intervista a Giovanni Sollima.
La taranta su affaccia su tante realtà e prende il tuo corpo.
La Notte della Taranta compie 17 anni e si prefigge di esportare la tradizionale musica salentina attraverso contaminazioni e partecipazioni di altri artisti in giro per tutta l’Italia. Sono attesi numerosi ospiti in questa serata: tra di essi Mannarino, che festeggerà il compleanno stasera e proprio a Melpignano.
22.25 La Rai ricorda l’appuntamento, che a detta loro inizierà con qualche minuto di ritardo. Intanto si parla di grandi numeri per le prove: circa 40mila persone hanno presenziato alle generali di ieri pomeriggio.
Tra 15 minuti, vi aspettiamo #pizzicati per il concertone de "La Notte della #Taranta". Alle 22.30 in diretta sul 23! pic.twitter.com/DkWNTGaLyW
— Rai 5 (@raicinque) 23 Agosto 2014
22.15: tra pochi minuti inizierà la diretta televisiva con La Notte della Taranta 2014 live da Melpignano, Lecce: noi di Soundsblog siamo pronti a farci pizzicare!
Ballati tutti quanti!
#taranta pic.twitter.com/wzjsvQlygn
— LaNotteDellaTaranta (@TarantaTweet) 23 Agosto 2014
Qualcuno non è d’accordo con i nuovi metodi di comunicazione:
Se mia nonna vi vedesse twittare sulla Notte della #taranta2014 vi farebbe un culo così.
— clara (@clabatangelo) 23 Agosto 2014
Notte della Taranta 23 Agosto 2014: anticipazioni, scaletta e live su Soundsblog
La sera del 23 Agosto 2014 torna in diretta su Rai5 e Radio Rai2 La Notte della Taranta, la tradizionale serata finale dedicata alla musica salentina che richiama nella piazza dell’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano, in provincia di Lecce, più di 150mila persone ogni anno: in occasione dell’edizione 2014 della Notte della Taranta saranno moltissimi gli ospiti della musica italiana e internazionale che parteciperanno a duetti con i musicisti diretti in questa serata dal maestro concertatore Giovanni Sollima.
Uno dei più grandi festival italiani di musica e cultura popolare vedrà alternarsi sul palco di quest’anno
cantanti e musicisti come Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, Glen Velez, Avi Avital, Bombino, Lori Cotler, Mannarino e i Fratelli Mancuso. Alle coreografie di accompagnamento sulle note della taranta non mancheranno i danzatori diretti dal coreografo Angel Miguel Berna. L’evento si potrà seguire anche su Twittercon l’hashtag #Taranta2014.
Noi di Soundsblog seguiremo l’evento con il nostro tradizionale liveblogging a partire dalle 22.30 del 23 Agosto 2014. Commentiamo insieme?
Notte della Taranta 23 Agosto 2014: scaletta
Pizzica indiavolata
Pizzica di Tora Marzo – G. Paglialunga
Pizzica di Ostuni – Enza Pagliara
Mamma la luna – Coro
Pizzica di Cutrofiano – Ninfa Giannuzzi, Stefania Morciano, Antonio Castrignanò, Claudio Prima
Lu callalaru – Enza Pagliara
Ferma zitella – Alessia Tondo
Pizzicarella – Antonella Ruggiero
Pizzica di Copertino
Santu Paulu – Mannarino
Sutt’acqua e sutta ientu – Ninfa Giannuzzi, Stefania Morciano
La tabaccara – Roberto Vecchioni
Samarcanda – Roberto Vecchioni
Sta strada – Antonio Castrignanò
Aspro to chartì – Mancuso
Aradeo b – Velez, Ninfa Giannuzzi
Beddha ci stai luntana – Maria Mazzotta
Auelì – Cotler, Giannuzzi
Pizzica scherma – Paglialunga, Pagliara, Mazzotta
Pizzica per mandolino – Avital, Stefania Morciano
Lu rusciu te lu mare – Bombino, A. Tondo
E lu sule calau calau – Mancuso
Bium bo – Giannuzzi, Velez, Cotler
Il fischio del vapore
Scetate uagliò – Mannarino
Masseria Stanese – Velez, Cotler, Paglialunga
Pizzica di Torchiarolo – Enza Pagliara
Damme la manu – Antonella Ruggiero
Pizzica di San Vito – Avital, Piero Balsamo
Pizzica di Galatone – Velez, Cotler, Alessia Tondo
Pizzica Tamashek – Bombino, Claudio Prima
Aria Gaddhipulina – Antonio Castrignanò
Pizzica pizzica – Maria Mazzotta