Sanremo 2019, anche Simone Cristicchi contesta le votazioni: “Ero primo, il meccanismo va rivisto”. Ma primo non lo è mai stato…
Anche Simome Cristicchi contesta, a Festival ormai finito, il meccanismo di votazione di Sanremo 2019.
«C’è stata la volontà di ribaltare il giudizio popolare del televoto, l’ha detto anche il presidente della Rai, Foa. Credo vada rivisto il meccanismo di voto»
Così Simone Cristicchi commenta le polemiche sul risultato di Sanremo 2019 inaugurate a caldo da Ultimo subito dopo la proclamazione di Mahmood vincitore con Soldi. Se il cantautore 22enne arrivato secondo si è sfogato in sala stampa, a caldo, inveendo contro i giornalisti – rei a suo dire di aver ribaltato il volere popolare -, gli altri – politici inclusi – si sono accodati qualche ora dopo, a cavalcare una polemica con cui dovrà fare i conti il prossimo direttore artistico. A Ultimo sono seguiti, a stretto giro, il VicePremier Di Maio, il Presidente della Rai Marcello Foa e Loredana Berté, offesa dal quarto posto a tal punto da rinunciare all’ospitata a Domenica In post Festival (ma pronta a raccontarsi al Corriere della Sera e a Fabio Fazio nella puntata di Che Tempo Che Fa del 17 febbraio).
Al coro delle lamentele sul meccanismo di voto si aggiunge in coda anche Simone Cristicchi, in gara con Abbi cura di me – brano vincitore del Premio per la migliore interpretazione, assegnato dai giornalisti della Sala Stampa, giusto per ricordare chi assegna cosa – piazzatosi nella classifica generale al quinto posto, dietro la Bertè ma prima del doppio premio della critica Daniele Silvestri.
In un’intervista a La Verità pubblicata oggi, 17 febbraio, Cristicchi ribadisce l’opportunità di un nuovo meccanismo di voto, prendendo il suo caso come esempio:
“Dopo l’esibizione di venerdì sera ero primo, avevo vinto il Festival. Poi sabato la Giuria d’Onore mi ha sbattuto al 12° posto. Al di là di questo accetto il giudizio. Un festival canoro rimane un gioco, come a tutti mi sarebbe piaciuto vincere. Un po’ di amaro rimane perché fino a prima dell’intervento dei giurati di onore c’ero riuscito”
si legge nell’intervista. Una dichiarazione tranchant, ben più di quella molto meno ‘personale’ rilasciata ai microfoni de Il Messaggero in un’altra intervista, che si basa su affermazioni che non trovano riscontro nelle tabelle delle votazioni pubblicate dalla Rai. Se ci fossero altri dati a sostegno della tesi, saremmo ben lieti di considerarli.
Ammesso che Cristicchi si sentisse vincitore di Sanremo 2019 già venerdì, un giorno prima della sua conclusione e con tutta un’altra sessione di voto – popolare e non – da registrare, non risulta un suo primo posto né nella classifica del solo televoto, né in quella della Stampa né in quella della Giuria d’Onore, risultando piuttosto quinto nella classifica di serata e terzo in quella generale, calcolata in base ai risultati delle precedenti due votazioni (martedì e giovedì). Eh sì, perché il meccanismo di voto, negli ultimi due anni, non ha mai azzerato il valore delle votazioni precedenti, visto che non sono mai le stesse persone a votare né da casa né in Sala Stampa (sulla demoscopica devo informarmi) e che quindi anche il loro voto/parere va contato e considerato.
Detto questo, non risulta un Cristicchi al primo posto se non per la Demoscopica e per la Sala Stampa giovedì 7 (con il televoto che lo ha messo al quarto posto, dietro – nell’ordine – a Ultimo, Irama e BoomDaBash, quando si sono esibiti solo la metà dei concorrenti.
Sullo “sbattimento al 12° posto” dopo l’intervento della Giuria d’Onore nella serata finale, vale la pena segnalare che in base ai voti espressi dalla Giuria sabato sera, Cristicchi si è trovato 12esimo – nella sola classifica della Giuria d’Onore – a pari merito con Irama, Achille Lauro, Enrico Nigiotti e The Zen Circus, che la Sala Stampa lo ha classificato quarto e il televoto quinto. E che alla fine la sua posizione finale – comprensiva di tutte le votazioni pregresse – è stata proprio la quinta, come voleva il televoto nella serata finale. Viene il dubbio che Cristicchi si sia ‘espresso male’ o compreso peggio…
Ciò detto resta il solito adagio: c’è un regolamento firmato e accettato e il discorso ovviamente vale per tutti coloro si son lamentati dei risultati. Per carità, i regolamenti sono sempre migliorabili. Ma vale anche la pena ricordare – come fatto nel caso di Ultimo, vincitore di Sanremo Giovani 2018 con lo stesso regolamento che lo ha visto secondo nel girone unico – che il regolamento di Sanremo 2007, quello che Cristicchi vinse con la splendida Ti Regalerò una rosa e che aveva Pippo Baudo direttore artistico, prevedeva nella serata finale una classifica elaborata sulla composizione del voto della giuria demoscopica, con peso del 50%, del Televoto al solo 30% e della Giuria di Qualità al 20%, come nel 2019. Giuria di Qualità formata da Alba Parietti, Giancarlo Magalli, Alessandro D’Alatri, Lunetta Savino, Massimo Ghini, Antonio Caprarica, Serena Autieri, Maurizio De Angelis, Barbara Palombelli, Claudio Coccoluto.
Altri tempi, altri risultati. Altre polemiche.