Grammy Awards 2012: il liveblogging
Grammy Awards 2012: il liveblogging su Soundsblog
Tra poco verranno trasmessi i Grammy Awards 2012. Seguite il diretta il liveblogging su Soundsblog.
Al momento sta avendo luogo il red carpet e sono state premiate già alcune categorie. Il main show andrà in onda intorno alle due (ora italiana) e noi staremo qui per commentare vincitori (qui le nominations) e le esibizioni (ricordiamo che saliranno on stage Adele, Jason Aldean e Kelly Clarkson, Maroon 5, Tony Bennett e Carrie Underwood, Chris Brown, Deadmau5, Foo Fighters, David Guetta, Lil Wayne, Coldplay e Rihanna, Alicia Keys,Bruno Mars, Paul McCartney, Nicki Minaj, Katy Perry, Bruce Springsteen, Taylor Swift).
Confermato inoltre l’omaggio di Jennifer Hudson (e forse anche Beyoncè e Celine Dion) a Whitney Houston.
Ore 02:00. Si parte con lo show. Ed ecco che spuntano Bruce Springsteen e la sua band pronti a ricordare a tutti che l’elisir di lunga vita esiste.
Ore 02:06. Senza perdere tempo LL Cool J, presentatore della serata, omaggia subito Whitney Houston con belle parole per poi dare spazio ad un vecchio video in cui la cantante si esibisce con I Will Always Love You proprio durante i Grammy.
Ore 02:11. Bruno Mars on stage. Affascinato dinanzi a cotanta maestria sul palco. Non solo canta benissimo ma dimostra di essere, per l’ennesima volta, un abilissimo animale da palcoscenico. Coglie l’occasione per ricordare la Houston ed attraverso passi di danza richiama alla memoria anche James Brown e Michael Jackson. Non so se abbia già vinto un Grammy durante il pre-show: se così non fosse ritengo sia un’ingiustizia un suo ritorno a casa a mani vuote.
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Ore: 02:22. Alicia Keys e Bonnie Raitt omaggiano ad Etta James cantando Sunday Kind Of Love accompagnate dalle proprie manine dorate che suonano tastiera e chitarra. In seguito annunciano il BEST POP SOLO PERFORMANCE. Vince “Someone Like You” di Adele. Battuti Lady Gaga, Katy Perry, Pink e Bruno Mars.
Ore 02:27. Chris Brown, grazie a dei cubi sovrapposti su cui vengono proiettate luci molto particolari e molto colorate, da vita alla sua ennesima esibizione spettacolare piena di belle coreografie e … e di un canto assente. Ebbene si: ancora una volta il cantante scorda a casa la propria ugola d’oro cadendo in un misero playback nella serata degli Oscar della musica. Ultimamente per lui il pre-rec è diventato una costante e fa davvero rabbia vedere che un bravissimo artista debba incappare in queste figuracce. Mica gli manca la voce.? No.
Ore 02:36. BEST RAP PERFORMANCE va a “Otis” della plurifortunata accoppiata Kanye West e Jay-Z che non sono presenti alla cerimonia per ritirare il premio. Che divi!
Ore 02:38. Jason Aldean e Kelly Clarkson si esibiscono sul palco dei Grammy. Lei incantevole grazie a quel suo piglio vocale che si adatta ovunque, anche al country.
Ore 02:47. I Foo Fighters salgono sul palco (non è quello principale) e godono per aver già ricevuto ben quattro awards. Il mondo del rock è tutto loro.
Ore 02:56. We Found Love, Princess Of China e Paradise: un tris molto gradevole ed anche abbastanza lungo. Parte Rihanna in ottima forma che ci delizia con una delle sue migliori esibizioni grazie a personalizzazioni vocali ed un’ottima gestione del palcoscenico; si continua con un duetto con Chris Martin un pò sottotono e si conclude con i Coldplay che riescono a creare delle belle sensazioni grazie ad una delle loro canzoni più entusiasmanti (almeno per me).
Ore 03:12. BEST ROCK PERFORMANCE. Vince Walk dei Foo Fighters. Si portano così a casa la quinta statuetta.
Ore 03:17. Maroon 5 e Foster the People ricordano i Beach Boys che pure salgono sul palco per riunirsi. Il falsetto di Adam purtroppo viene sovrastato in volume dai cori sottostanti. Un momento musicale moscio e per nulla trascinante nonostante la spensieratezza del sound. Poteva essere implementato di sicuro meglio. Nel finale Mr Levine si muove a mò di bambino da Zecchino d’oro col microfono nel ruolo di comparsa. Adesso pubblicità (per fortuna che esistono. Permettono a noi blogger di riposare durante le dirette).
Ore 03:23. Steve Wonder, munito di armonica, ricorda Whitney ed annuncia Paul McCartney. Il suo fare nostalgico è di sicuro più emozionante di quello dei Beach Boys. Solenne, elegante, sobrio e causa di sonno. Ah ragà, sono le tre e mezza e Morfeo inizia a chiamare. Paul, con la sua musica, di certo non aiuta.
Ore 03:37. BEST R’N’B ALBUM. Vince Chris Brown con FAME. Meritato… se solo cantasse dal vivo.
Ore 03:39. Un duo country sale sul palco per presentare Taylor Swift ma prima si cimentano in un minuto scarso di grande musica. In versione acustica danno sfogo alle loro belle vocalità che si incastrano perfettamente in un connubio country/soul d’impatto e molto gradevole. Non li conosco ed il sonno mi impedisce di cercare su google notizie sul loro conto. Perdonatemi. Posso dire che comunque hanno letteralmente oscurato Taylor (la contadina, come mi suggerisce Alberto Graziola) facendola passare in secondo piano.
Erano i Civil Wars, duo molto famoso nel mondo del folk a me pressochè sconosciuto. Grazie a Renzis per la segnalazione.
Ore 03:52. Rolling in The Deep vince il premio come miglior canzone dell’anno. Adele rules.
Ore 03:56. Katy Perry presenta il nuovo singolo Part Of Me con capello blu, tuta dorata e tanta simpatia. Non è precisissima ma si fa perdonare tutti gli errori grazie al suo carisma che sopperisce alle mancanze.
Ore 03:58. I Lady Antebellum vincono nella categoria BEST COUNTRY. Inarrestabili!
Ore 04:07. E’ finalmente arrivato il turno di Adele che dopo 6 mesi di stop ritorna a cantare live. La cantante britannica presenta nuovamente Rolling In The Deep costringendomi a dire qualcosa che probabilmente mi sottoporrà a numerose critiche: a me ha annoiato, e non poco… e non è la prima volta. La canzone è magnifica (come tutto l’album del resto), lei ha una voce bellissima ed è molto professionale: non posso esimermi però dal dire che io stasera a lei ho preferito Rihanna. Miss Fenty sa stupirmi, non è mai uguale a se stessa e mangia letteralmente il palco. Anche Adele on stage sa il fatto suo ma è così dannatamente monotona che è sempre facile prevedere quello che sta per fare: nessuna nuova personalizzazione, nessuna scenografia, nessun mix di canzoni e nessuna nuova versione. Adesso il successo le viene facile (ed è pure meritato ovviamente); chissà se a lungo andare saprà ancora convincere.
Ore 04:17. Altro momento country con The Band Perry e Blake Shelton. Sempre eleganti ed impeccabili queste country stars.
Ore 04:32. Tony Bennet e Carrie Underwood si concedono un duetto interessante pieno di calore e spessore. Chiunque duetti con Tony fa un salto di qualità. Chissà come mai. Subito dopo la breve performance viene annunciato il BEST NEW ARTIST. Vince Bon Iver lasciando a bocca asciutta Nicki Minaj. Siete d’accordo con questa assegnazione? Io non tanto sinceramente.
Ore 04:44. Jennifer Hudson, come annunciato, omaggia Whitney intonando I Will Always Love You. Momento di altissima emozione grazie ad un’interpretazione pacata, non sguaiata (come suo solito) e piena di trasporto. Niente fronzoli o parole “allunga brodo”. Sobrietà e delicatezza. La pelle d’oca è di casa.
Ore 04:50. David Guetta riporta sul palco Chris Brown che questa volta canta dal vivo (stonando). Con lui anche un’incursione di Lil Wayne. A seguire i Foo Fighter che tornano ad esibirsi nuovamente. Ricordiamo che stasera hanno fatto incetta di premi.
Ore 05:06. Nicki Minaj sbalordisce tutti con una performance da urlo. Pazza, blasfema, stramba e particolare. Il corrispettivo di Lady Gaga nel rap.
Ore 05:10. RECORD OF THE YEAR va a Rolling in the deep di Adele. Avevamo dubbi?
Ore 05:22. Una Adele incredula ed a metà strada tra le lacrime (finte?) e le battute comiche ritira il premio per ALBUM OF THE YEAR. 21 è davvero l’album dell’anno. Chiude la serata nuovamente Sir Paul Io vi saluto e vi rimando al liveblogging del Festival di Sanremo. Grazie per avermi tenuto compagnia in questa lunga notte.