Led Zeppelin: quarantatré anni fa usciva il loro primo disco
Led Zeppelin: quarantatré anni fa usciva il loro primo disco
Se l’immagine di copertina richiamava lo schianto epico dello Zeppelin LZ 129 Hindenburg, uno dei più drammatici disastri della – allora – storia recente, le canzoni all’interno del disco conservavano solo il fuoco e le fiamme: blues elettrificato, incendiario. Il primo disco dei Led Zeppelin venne registrato in fretta: poche ore, studi diversi, session nei momenti più disparati. Eppure fu semplice, visto che molti dei brani erano già stati provati varie volte da Page negli Yardbirds e – dal vivo – nei New Yardbirds.
A Robert Plant e John Bonham, rispettivamente voce e batteria di incredibile talento, fu facile inserirsi su delle tracce che sembrava stessero aspettando solo il loro apporto. Plant era il legame perfetto tra il blues tradizionale e quello ‘bianco’ che imperversava all’epoca (e da cui nacque poi l’hard rock). Bonham aveva un modo di picchiare sulle pelli che univa un uso quasi tribale dei tom a una potenza praticamente inedita per l’epoca.
Due le cover: “You Shook Me” di Muddy Waters e “I Can’t Quit You Baby” di Willie Dixon, anche se il termine ‘cover’ trattandosi degli Zeppelin è quantomai improprio. Quello che faceva Page (e che lo elevò dal ruolo di turnista di lusso a venerato chitarrista) era lavorare così profondamente sull’essenza degli accordi e del suono, da arrivare ad appropriarsi dei classici. La strumentazione dell’epoca iniziava a permettere qualcosa in più ai musicisti e Jimmy Page trascorreva ore in studio a sperimentare.
Tempi dilatati, feedback: il blues si trasformò in qualcos’altro. Un’esplosione, come quella del dirigibile in copertina. A rendere ancora più straniante il tutto, c’era il basso e l’uso delle tastiere (un Hammond) di John Paul Jones, perfetto nell’enfasi su “Your Time is Gonna Come”. Se il brano che tutti citano parlando di questo capolavoro (uscito il 12 gennaio di quarantatré anni fa) è “Dazed and Confused” – canzone lancinante e costruita in modo quasi miracoloso – è con un altro brano però che vogliamo concludere questa breve celebrazione.
Si tratta di “Babe I’m Gonna Leave You”, tradizionale traccia scritta da Anne Bredon negli anni ’50 e incisa dieci anni dopo da Joan Baez. La scegliamo perché è il primo esempio di quel mix in perfetto equilibrio tra dimensione acustica ed elettrica che farà poi la fortuna dei Led Zeppelin. Bucoliche atmosfere britanniche attraversate da eccessi elettrici violenti. Una vera e propria pietra miliare.
Led Zeppelin
“Led Zeppelin”
Lato A
Good Times, Bad Times – 2:47
Babe I’m Gonna Leave You – 6:41
You Shook Me – 6:27
Dazed and Confused – 6:26
Lato B
Your Time Is Gonna Come – 4:34
Black Mountain Side – 2:12
Communication Breakdown – 2:29
I Can’t Quit You Baby – 4:42
How Many More Times – 8:28