Lady Gaga e Kanye West: Turntable.fm lo finanziamo noi
Lady Gaga e Kanye West entrano a far parte dei finanziatori di Turntable.fm
Questa è una di quelle notizie che spesso ci sfuggono, presi come siamo dal flusso di informazioni, gossip e pubblicazioni a raffica di nuovo e vecchio materiale discografico. Certo i nomi coinvolti non possono non catturare l’attenzione, altrimenti l’avremmo già archiviata tra i comunicati del music business. Invece.
Per farla breve, la notizia è che Lady Gaga e Kanye West hanno deciso di entrare a far parte dei finanziatori del sito Turntable.fm. Risultato: la start-up ha incrementato la sua valutazione di circa 7 milioni di dollari. Una cifra da capogiro, non fosse che Turntable.fm era inserita tra le venticinque nuove aziende newyorkesi da tenere sott’occhio, secondo Business Insider. Il perché di questo interesse? Vediamolo.
Turntable.fm è un nuovo social network di ‘music discovery’ a cui si aggiunge però una fase interattiva: in ogni ‘stanza’ tematizzata secondo il genere infatti, si può accedere a una console da DJ, occupare uno dei cinque posti disponibili e mixare i propri brani. Gli altri utenti connessi danno il voto al mix, dialogano e commentano in tempo reale. Il servizio è attualmente in closed beta, è possibile accedere solo attraverso Facebook Connect (con un amico tra gli utilizzatori) ed è – ahinoi – disponibile solo negli Stati Uniti.
Torniamo alla notizia. Cosa significa l’investimento di Lady Gaga e Kanye West quindi? Almeno due le spiegazioni possibili. La prima: il servizio è considerato una cosiddetta killer application, qualcosa che avrà successo sicuro (fin’ora i numeri promettono molto bene) e – quindi – porterà grandi guadagni. La seconda è che se due delle star della musica più abili e vicine al concetto di ‘industria musicale’ si interessano così tanto a un’applicazione, evidentemente il futuro della musica è in qualche modo già ‘segnato’. Una nuova maniera di concepire il rapporto con i fan e con il diritto d’autore (anche se Turntable.fm ha già ricevuto l’ok della BMI), un nuovo modo di approcciare la musica e la ‘sacralità’ di una composizione? Lo scopriremo – probabilmente – molto presto…