Heineken Jammin’ Festival 2010: la giornata di lunedì 5 luglio
La calma dopo il nubifragio, il sole riappare e riprende a fare caldissimo. L’organizzazione dell’Heineken Jammin’ Festival ha lavorato tutta la notte per pompare via l’acqua dai fossati, le parti ancora bagnate del prato son state ricoperte di sabbia e dove c’era solo acqua e fanghiglia ora si può tranquillamente camminare. Se molti si sono
La calma dopo il nubifragio, il sole riappare e riprende a fare caldissimo. L’organizzazione dell’Heineken Jammin’ Festival ha lavorato tutta la notte per pompare via l’acqua dai fossati, le parti ancora bagnate del prato son state ricoperte di sabbia e dove c’era solo acqua e fanghiglia ora si può tranquillamente camminare. Se molti si sono lamentati per l’organizzazione c’è da dire che difficilmente si poteva prevedere un’acquazzone del genere, comunque tutti i possessori del biglietto per i Green Day hanno avuto la possibilità di vedere gratis la giornata di ieri con i Black Eyed Peas. Certo è, che chi ascolta i Green Day, o comunque ha preso il biglietto per loro e solo per loro, difficilmente è entusiasta di vedere una giornata di hip hop.
Parlando della musica di ieri la grande sorpresa l’ha fatta al pubblico Airys, meglio conosciuta come Syria, che si è fatta chiamare in questo modo per il cambio di genere musicale. Airys si è presentata vestita tutta di nero coperta molto bene, con occhiali da sole sempre neri. Passati alcuni minuti di concerto inizia a spogliarsi restando con una canotta nera trasparente, senza reggiseno e con due cerotti a forma di “x” messi nei punti più particolari, chiamiamoli così. Al grido della folla, in realtà non erano poi in molti, “nuda nuda nuda” Syria alza la gonnellina e mostra il pezzo sotto dell’intimo facendo sognare i presenti. Dopo questo siparietto la musica continua, il genere è elettro-pop e scivola via bene per circa 20 minuti di concerto, la voce è sempre potente e molto bella, da segnalare Tutto quello che hai tra le canzoni in scaletta.
Sul palco, subito dopo, entrano i Club Dogo, hip hop milanese, l’atmosfera non è carica come il giorno prima, il pubblico è molto inferiore e non si respira l’aria del grande evento. Il mio mondo le mie regole apre il concerto e dopo una decina di canzoni Puro bogotà chiude la scaletta, il pubblico applaude e si fa più numeroso soprattutto in attesa dei N.E.R.D.
L’atmosfera cambia, la musica anche e il pubblico s’infiamma, arrivano sul palco i N.E.R.D. ed è realmente tutta un’altra musica. Party People apre la strada ad un’ora di musica con Pharrell Williams vero animale da palcoscenico, è l’unico fino ad oggi ad esser letteralmente saltato in mezzo alla folla urlante. Notevole lui ma anche il resto del gruppo comprensivo anche di due meravigliose ballerine in pieno stile rock o meglio rap rock. She Wants to Move è la più ballata mentre Lapdance, che chiude la scaletta, fa registrare il più alto gradimento, in definitiva è stato un grande concerto ma soprattutto un grande spettacolo.
I Cypress Hill, il gruppo forse più atteso del pomeriggio, iniziano a suonare attorno alle 19.45, B-Real e Sen Dog fanno spettacolo sul palco, fumano, cantano e intrattengono i presenti con siparietti e piccole gag che non fan altro che divertire e ballare il pubblico che giunge sempre più numeroso nei pressi del palco. Il loro genere, latin rap e rap rock, si sposa perfettamente con l’atmosfera del Festival, atmosfera che si surriscalda sempre più in attesa dell’evento principale. Em up, Real Estate, Armada Latina sono tra le canzoni più ballate, il concerto si conclude tra gli applausi con Rock Superstar.
Ore 21.30 il sole è calato le nubi son tornate come due giorni fa, ma sono nuvole quasi innocue, il pubblico è quello dei grandi eventi, oltre 15 mila persone sono nei pressi del palco e della collina difronte. Dopo una decina di minuti ecco fare il loro ingresso i Black Eyed Peas, luci ovunque, laser, ballerini ed in mezzo a loro, Fergie, Will.i.am, Taboo e Apl.De.Ap. Costumi strabilianti come è loro consuetudine, i fan si scaldano, inizia la festa, Rock That Body, Boom Boom Pow, Pump It, fanno saltare e urlare allo stesso tempo. Will.i.am è il vero mattatore della scena, si fa innalzare al centro del palco ed inizia il suo show personale, musica disco e rock allo stesso tempo, brani come song2 dei Blur o richiami a Michael Jackson e ai Nirvana. Quando rientra Fergie il pubblico è in delirio, i fan son tutti per lei, movenze sexy e sguardi languidi non fanno altro che aumentare gli applausi, puro spettacolo quando mette una gamba sulla spalla del chitarrista. Le luci si chiudono, gli accendini e i cellulari accesi portarti verso l’alto creano un’atmosfera speciale. L’apoteosi avviene quando il concerto si chiude con I Gotta Feeling, una festa che dura più di 90 minuti nonostante la lieve pioggia del finale, a questo punto non esiste un Heineken Jammin’ Festival senza pioggia.
I Massive Attack chiudono la notte veneziana con il loro grande trip hop, anche se la maggior parte del pubblico se n’è andata, è stata una giornata diversa, ricca di grande musica e con dei grandi artisti, in attesa oggi del rock dei Pearl Jam.
Heineken Jammin\’ Festival 2010: la giornata di lunedì 5 luglio