Heineken Jammin’ Festival 2010: la giornata di sabato 3 luglio
L’Heineken Jammin’ Festival è iniziato ieri, sabato 3 luglio, al Parco San Giuliano di Venezia. Saranno quattro giorni, 3, 4, 5, e 6 luglio, di grande musica: il meglio del rock internazionale torna in Italia per uno dei più importanti eventi europei. L’evento è organizzato da Live Nation, promosso da Heineken Italia e si estende
L’Heineken Jammin’ Festival è iniziato ieri, sabato 3 luglio, al Parco San Giuliano di Venezia. Saranno quattro giorni, 3, 4, 5, e 6 luglio, di grande musica: il meglio del rock internazionale torna in Italia per uno dei più importanti eventi europei. L’evento è organizzato da Live Nation, promosso da Heineken Italia e si estende su un’area di circa 700.000 metri quadrati. Alcuni dati, il palco principale ha una larghezza di 70 metri, è alto 24 metri e profondo 25, sono presenti tre schermi sul palco e due schermi sulle torri di regia, è stato allestito anche un palco secondario dove si esibiscono le venti band più votate dell’Heineken Jammin’ Festival Contest. Sabato in questo palco si sono esibiti Nospeech, Loren, Garnet, Lomè e Margot.
Veniamo alla musica specifica di questa prima giornata, sul palco principale si sono esibiti Le Carte, come vincitori dell’Heineken Jammin’ Festival Contest 2010, poi i Plan De Fuga, gruppo con il nome spagnolo ma italianissimi (la loro carriera inizia nel 2005 e sfocia nel 2009 con la pubblicazione di In a minute, dove il loro stile si esprime in tutta la sua interezza con influenze pop, funk e dark). A seguire sul palco si é esibito, La Fame Di Camilla, un gruppo nato nel 2007, le loro canzoni sono in italiano e in albanese, lingua madre del cantante Ermal Meta, il grande successo l’hanno ottenuto con l’album Buio e Luce da cui viene tratto l’omonimo singolo.
Verso le 18 salgono sul palco gli Stereophonics, la band gallese che rappresenta una delle grandi band del rock alternativo mondiale. Kelly Jones, il cantante del gruppo, si presenta sul palco con camicia aperta e occhiali da sole, ottime le sonorità con brani tratti dal loro ultimo album Keep calm and carry on, nei brani in scaletta particolarmente apprezzati dal pubblico sono state Nice Day, Maybe Tomorrow e Dakota, forse le più conosciute qui in Italia.
Circa due ore dopo sul palco escono i The Cranberries nella loro formazione al completo con alla voce Dolores O’Riordan, i fratelli Noel e Mike Hogan di Limerick, e Fargal Lawler, subito grandi canzoni come Animal, Linger e Just My Immagination, Dolores balla, canta e coinvolge il pubblico che letteralmente esplode nel finale con Zombie. Escono per un attimo dal palco, richiamati a gran voce dal pubblico rientrano, Dolores s’è cambiata d’abito e finisce il concerto con una grande interpretazione di Dreams.
Sono le 21.30, il pubblico attende il grande evento, dopo un ritardo da veri divi gli Aerosmith escono sotto un tripudio di applausi e urla. Steven Tyler, la voce del gruppo, è il vero mattatore della serata, fisico ancora invidiabile e look da vero rocker ha infiammato tutti gli animi, divertente il momento in cui indossa una maglietta della nazionale di calcio italiana con la scritta Tallarico, il suo vero cognome, facendosi ancora di più amare dai presenti. Joe Perry, alla chitarra, si è esibito nei suoi celebri assoli, comportandosi da vera figura rock verso la fine del concerto prende una chitarra la appoggia per terra e poi inizia a frustare le corde con la sua cintura mandandole in frantumi, alla fine ne distrugge un’altra inserendola in un amplificatore, anche questo in frantumi. Tra le canzoni fatte Eat The Rich, Livin’ On The Edge, Jaded, (Going Down) Love In An Elevator e la bellissima Cryin’. La serata è finita con oltre 22 mila persone soddisfatte per avere assistito ad un vero concerto di chi rappresenta il rock da 40 anni.