M.I.A. risponde alla giornalista del NewYorkTimes con un nuovo brano “I’m a singer”
M.I.A. continua a ‘vendicarsi’ per l’intervista a suo dire scorretta che ha pubblicato Lynn Hirschberg sul New York Times. Facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. M.I.A. viene intervistata dalla Hirschberg. Le domane vertono sulla musica e le sue colleghe (l’ammirazione per Madonna, l’odio per Lady Gaga). Poi arriva la domanda sugli eccidi
M.I.A. continua a ‘vendicarsi’ per l’intervista a suo dire scorretta che ha pubblicato Lynn Hirschberg sul New York Times. Facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. M.I.A. viene intervistata dalla Hirschberg. Le domane vertono sulla musica e le sue colleghe (l’ammirazione per Madonna, l’odio per Lady Gaga). Poi arriva la domanda sugli eccidi in Sri Lanka (la patria d’origine di M.I.A.)
A quel punto le due versioni divergono. La Hirschberg riporta le seguenti dichiarazioni:
Non volevo essere come Bono. Lui non è africano, io invece vengo da lì. Sono stanca delle pop star che dicono “Diamo una possibilità alla pace”. Io direi piuttosto, “Diamo alla guerra una possibilità”. Il senso della partecipazione ai Grammy voleva essere “Hey, 50.000 persone moriranno il prossimo mese e questa è la vostra opportunità per aiutarle”. E nessuno lo ha fatto.
Dichiarazioni piuttosto forti, tanto che M.I.A. ha protestato sul suo Twitter pubblicando un numero di cellulare e chiedendo di chiamare per discutere la questione. Sorpresa: il numero non era il suo, ma quello della giornalista, che si è ritrovata subissata di telefonate. Non è finita qui.
M.I.A. ha promesso di pubblicare sul blog il testo originale e i file audio dell’intervista per spiegare come fosse stata fraintesa. Cosa che è puntualmente accaduta. Poteva bastare? Neanche per idea: è arrivato anche un nuovo brano, inedito dal titolo “I’m a singer” il cui testo lascia poco spazio all’interpretazione:
“Why the hell would a journalist be thick as shit” (Perché diavolo un giornalista deve essere così idiota?)
“You can talk shit to me I’m used to it/You make me hard with the wounds that I have to lick/You can pick on me and I can see it at a click”.
La traccia (tra l’altro, davvero all’altezza della sua produzione) è in download gratuito sempre sul suo blog. Chissà se la polemica finirà qui…