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Ladytron intervistati da Soundsblog / 1

Abbiamo ottenuto una piacevole intervista ai Ladytron, gruppo elettronico inglese riconosciuto in tutta Europa con dieci anni di carriera alle spalle. E’ sinceramente un onore averli con noi. L’intervista verrà pubblicata in due parti. Partiamo immediatamente da “Velocifero”, il vostro ultimo album pubblicato nel giugno del 2009: com’è stata la fase preparatoria, dopo il grande

di aleali
pubblicato 7 Febbraio 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 17:21


Abbiamo ottenuto una piacevole intervista ai Ladytron, gruppo elettronico inglese riconosciuto in tutta Europa con dieci anni di carriera alle spalle. E’ sinceramente un onore averli con noi. L’intervista verrà pubblicata in due parti.

Partiamo immediatamente da “Velocifero”, il vostro ultimo album pubblicato nel giugno del 2009: com’è stata la fase preparatoria, dopo il grande successo di critiche ricevuto con il vostro precedente album “Witching Hour”, dopo il tour con i Nine Inch Nails e la vostra nuova casa discografica? Quanto ha tempo vi ha richiesto la lavorazione dell’album?

Il nostro ultimo tour legato a “Witching Hour” mi ha richiesto oltre due anni e non appena abbiamo avuto un momento di pausa abbiamo lavorato ai nuovi pezzi. Abbiamo scelto brani da inserire in Velocifero in via provvisoria e non appena abbiamo finito il tour siamo andati a Parigi lavorando tutti assieme alla registrazione delle voci. Non ci abbiamo messo tantissimo, un paio di settimane in Francia e poi un mesetto di missaggio a Los Angeles con Mike Patterson.

I suoni di Velocifero sono molto compatti, muscolosi, quanto di questo risultato è stato ottenuto grazie ad Alessandro Cortini e Vicarious Bliss? Quali sono le differenti influenze offerte da questi due artisti?

Visto che “Witching Hour” ha avuto un grande successo ci siamo sentiti più sereni e sicuri nel produrre un album noi stessi e chiamare alcune persone per collaborare con noi sulle tracce. Vicarious ci ha aiutato sullo sviluppo di alcune registrazioni vocali mettendoci in contatto con un buon ingegnere del suono a Parigi che ci ha trovato uno studio di registrazione. Il suo approccio è stato fondamentale ed è stato presente anche quando abbiamo impreziosito alcune tracce strumentali e registrazioni vocali. E ci ha anche aiutato nello sviluppo degli arrangiamenti di alcune tracce.


E con Alessandro Cortini?

Con Alessandro (che vi ricordo essere membro dei Nine Inch Nails, ndk) abbiamo fatto insieme il tour e siamo diventati fan del suo lavoro solista così quando stavamo registrando a Parigi gli abbiamo inviato delle tracce alle quali stavamo lavorando per ottenere alcune parti melodiche. Lui ha un fantastico Buchla (un sintetizzatore) che ha usato durante il tour e che ha utilizzato anche per il disco. Poi ha aggiunto chitarre e altre parti. Lui è capace di rendere il suono più “spettrale” in un solo attimo.

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