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Italia Wave Love Festival: la cronaca del primo giorno

Sole, mare e buona musica. Detto così sembrerebbe tutto perfetto. In effetti questi sono tre elementi che non mancano nella prima giornata dell’Italia Wave Love Festival 2008 che, dalla radura fiorentina dello scorso anno, si è spostata sulla costa tirrenica livornese. La giornata di ieri che ha aperto il festival è cominciata con un defezione

pubblicato 17 Luglio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 20:45


Sole, mare e buona musica. Detto così sembrerebbe tutto perfetto. In effetti questi sono tre elementi che non mancano nella prima giornata dell’Italia Wave Love Festival 2008 che, dalla radura fiorentina dello scorso anno, si è spostata sulla costa tirrenica livornese. La giornata di ieri che ha aperto il festival è cominciata con un defezione d’eccellenza quella dei The Verve.

Richard Ashcroft è bloccato da una laringite acuta che gli impedisce di cantare e la band di Wigan da forfait. Doppia sfortuna perché oltre ad essere insieme ai Chemical Brothers una delle band in esclusiva italiana sembra che Richard Ashcroft nelle precedenti esibizioni fossero davvero in ottima forma.

Peccato. L’organizzazione rimette mano alla scaletta e apre il Main Stage ad ingresso gratuito. Prima di arrivare al Main Stage si passa però dallo Psycho Stage dove, complice la mia scarsa dote di orientamento, riesco solo a vedere la fine del live a base di ska e rock-steady dei romani Radici Nel Cemento.

Il Main Stage, situato allo Stadio Comunale, si apre con i milanesi Fiori di Bach e il loro pop d’autore e con i padroni di casa Appaloosa e il loro suono strumentale distorto e potente. Piano piano lo stadio si riempe ed è il turno di un combo che poco a che vedere con le cose sentite prima: i Deti Picasso. Vengono dalla Russia ma suonano un mix di folk e rock davvero ben assortito. Non diventeranno mai famosi come i Gogol Bordello ma comunque validi.

Come detto per sopperire la mancata presenza dei The Verve gli organizzatori compiono un cambio di scaletta. I Linea 77 chiuderanno la serata facendo spazio ai The Raveonettes. Il duo danese si presenta sul palco con una formazione a 4 e sforna un’oretta scarsa di ottimo psyco-pop rumoroso. Non sono prettamente trascinatori sul palco ma il loro live è comunque potente e di ottima fattura. Promossi a pieni voti.

Ed ecco il momento di quelli che sono i veri headliner della serata: i Linea 77. Innegabile che con la dipartita dei The Verve il gruppo più acclamato sia quello torinese. Loro naturalmente rispondono all’acclamazione del pubblico con un set strabiliante per potenza e intensità. Nitto e Emo si alternano alle voci senza perdere mai un colpo. Le canzoni vanno via potenti fra vecchi classici in inglese e quelle del nuovo disco come Sempre Meglio e Il Mostro.

Finito il Mail Stage ci sarebbe anche Elettrowave con Ralf e i visual di DDG. Io però passo per la stanchezza e me ne vado a dormire. Oggi è una giornatona: The Ting Tings e Paolo Benvegnù allo Psycho Stage, Sergent Garcia e Gnarls Barkley al Main Stage e The Whip e Mike Shannon ad Elettrowave.