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La Bertè attacca tutti: “Esclusione decisa a tavolino”

Ad oltre un mese dal Festival di Sanremo, torna a far discutere Loredana Bertè. La cantante, che fu esclusa dalla manifestazione perchè il suo brano “Musica e parole” è risultato non inedito, ha sparato a zero contro tutti: Pippo Baudo, Alberto Radius (autore della sua canzone), la Siae.Ospite l’altra sera a “Markette” su La7, la

pubblicato 30 Marzo 2008 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:01

Ad oltre un mese dal Festival di Sanremo, torna a far discutere Loredana Bertè. La cantante, che fu esclusa dalla manifestazione perchè il suo brano “Musica e parole” è risultato non inedito, ha sparato a zero contro tutti: Pippo Baudo, Alberto Radius (autore della sua canzone), la Siae.

Ospite l’altra sera a “Markette” su La7, la Bertè ha presentato un documento che attestava il deposito di testo e melodia presso la Siae avvenuto lo scorso novembre: “Hanno avuto tre mesi prima del via del Festival – ha detto la cantante – per verificare se il brano era inedito e nessuno ha detto niente. Eppure avevano gli spartiti ed avrebbero potuto confrontarli. Perchè è uscita fuori la storia durante il Festival? Secondo me era tutto preparato per eliminarmi”.

Mi hanno esclusa sulla base di un file inviato ai computer dei giornalisti – ha proseguito la cantante – perchè il disco inedito non è mai stato trovato“. Secondo quanto si apprende, invece, Oscar Avogadro una copia de “L’ultimo segreto” sarebbe depositata presso la Discoteca di Stato. (e tra l’altro sarebbe esso stesso una cover di un brano dei Los Angeles Tf). Ma la Bertè è un fiume in piena e attacca la Siae con accuse pesanti (qui non ripetibili…) ed anche Radius, autore con della musica del suo brano: “Era geloso – ha detto la cantante – perchè non l’ho portato a Sanremo preferendogli Spagna“.

Poi l’attacco a Baudo: “Ha squalificato un brano inedito – dice la Bertè – perchè nessuno a novembre mi aveva comunicato il contrario. E io del resto ho lavorato sulla base di una cassetta di una jam session, non di un disco inciso, che per quello che ne so, potrebbe essere stato fatto anche il giorno prima della denuncia. Voglio la vittoria del Festival, altrimenti denuncio lui e tutta l’organizzazione“. E poi ancora “Sono stata esclusa ingiustamente, con una scusa cretina. Lui ha leso la mia immagine e distrutto il mio cuore“. Va detto che tutti i Festival cui ha partecipato la Bertè erano condotti da Baudo

A complicare le cose – ed a renderle più amare – ci si è messa infatti anche la notizia che il brano della Bertè sarebbe stata in testa alle preferenze di un eventuale televoto e quindi sarebbe stata potenzialmente in corsa per la vittoria. Quanto al premio della critica “extra” assegnato alla cantante, non si è trattato di una “deviazione” alla norma ma del ritiro della prima edizione del premio, vinta nel 1982 proprio dalla sorella Mia Martini per il brano “E non finisce mica il cielo”. Nel 1982 infatti il premio “fisico” non esisteva ancora.

Discorso diverso invece, per quanto riguarda la sua eliminazione, decisa da Baudo ma probabilmente arrivata fuori tempo massimo: come affermato infatti da Mario Luzzatto Fegiz del Corriere della Sera, presente in studio, la squalifica di un brano è possibile soltanto entro 12 ore dall’inizio delle prove generali. E la Bertè invece aveva già cantato in diretta.

Ma non è finita qui. La Bertè, in una sorta di una-woman show, ha attaccato anche Renato Zero, da sempre considerato suo amico: “Renato è un def…. – ha detto la cantante – dà i miei pezzi a un def…qualunque e li fa diventare una pizza“. E su vincitori Giò di Tonno e Lola Ponce: “Hanno preso i primi due che passavano e li hanno fatti vincere. Era studiato a tavolino, del resto io ho aspettato cinque anni per afre questo festival. Oggi se non porti la taglia 38 sul palco non ti fanno salire. I vincitori Faranno la fine dei Jalisse (vinsero nel 1997 poi scomparvero ndr), non hanno futuro”. Ecco, qui forse ha ragione…

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