Orietta Berti: “Sanremo non si può rinviare. Pubblico o non pubblico, ci si deve adattare”
Orietta Berti, intervistata da La Stampa, si è detta pronta ad esibirsi a Sanremo anche senza pubblico, nella peggiore delle ipotesi.
Dopo quasi trent’anni, Orietta Berti tornerà a calcare il palco del Teatro Ariston di Sanremo. Tra i big dell’edizione 2021 della kermesse sanremese, infatti, troveremo anche la cantante di Fin che la barca va, Via dei Ciclamini e Tipitipitì che presenterà la canzone intitolata Quando ti sei innamorato.
In queste settimane, le polemiche attorno alla 71esima edizione del Festival di Sanremo sono all’ordine del giorno, soprattutto riguardanti l’opportunità di realizzare l’evento in un teatro-cinema, l’Ariston, in presenza di un pubblico composto da figuranti.
Orietta Berti non ha dubbi. Intervistata da La Stampa, la popolare cantante ha dichiarato che Sanremo non si può rinviare e che ci si deve adattare in questo contesto storico caratterizzato dalla pandemia di COVID-19 che, tra l’altro, la Berti ha contratto nel novembre scorso e da cui è guarita.
La Berti è pronta ad esibirsi anche senza pubblico, nella peggiore delle ipotesi:
Il pubblico è essenziale, ti dà l’emozione che tu devi esprimere. Ma poi, se il pubblico non è lì, devi pensare a chi ti guarda in tv. Il mio parere è che, pubblico o non pubblico, noi andiamo lì per cantare, è un’occasione importante e ci dobbiamo adattare.
Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali, recentemente, ha espresso un parere contrario riguardo la presenza di figuranti all’Ariston. Orietta Berti, pur ribadendo di essere pronta a cantare anche davanti ad un platea vuota, ha ricordato l’esistenza di possibili soluzioni:
Tutti hanno il loro modo di vedere le cose. Ci dobbiamo adattare a quello che succede. Pubblico o non pubblico non cambia niente. Tre mesi fa, ho cantato da Costanzo e c’era il pubblico con le pareti trasparenti. Se vogliono, hanno le soluzioni: manca un mese.
Per la cantante, quindi, il Festival di Sanremo non è differibile:
Ma come si fa, sei legato a tanti vincoli. Sanremo è come una catena di montaggio, un lavoro di fabbrica.