Santé: il singolo che segna il ritorno di Stromae dopo otto anni (Testo, Traduzione e Video)
Santé è il singolo che segna il ritorno di Stromae dopo una pausa che durava dal 2013, anno di pubblicazione di Racine carrée.
Tra i numerosi ritorni discografici che hanno caratterizzato questo mese, è da segnalare anche quello di Stromae con un nuovo singolo, Santé.
L’artista belga, infatti, dopo la pubblicazione di Racine carrée, album del 2013 che riscontrò un consenso unanime praticamente in tutta Europa e che debuttò al primo posto nella classifica Fimi degli album più venduti in Italia (prima volta in assoluto per un disco in lingua francese), infatti, ha osservato un periodo di pausa durato sostanzialmente 8 anni, interrotti solamente da qualche collaborazione (con il rapper francese Orelsan, con il fratello Luc Junior Tam e con i Coldplay).
Santé dovrebbe essere la prima anticipazione di un album inedito che dovrebbe vedere la luce nel 2022. Con questo singolo, Stromae non si allontana dal connubio che l’ha reso celebre nel mondo, musica elettronica con elementi di world music. Il singolo è stato prodotto da Stromae con la partecipazione di Juanpaio Toch e Moon Willis, producer che, in passato, ha lavorato anche con Chris Brown.
In Santé (“Alla salute”, in italiano), Stromae, nel testo, dedica un brindisi a coloro che lavorano per permettere agli altri di festeggiare.
Di seguito, trovate il testo e la traduzione di Santé. Cliccando qui, potete vedere il video ufficiale.
Santé: il testo
À ceux qui n’en ont pas
À ceux qui n’en ont pas.
Rosa, Rosa, quand on fout l’bordel, tu nettoies
Et toi, Albert, quand on trinque, tu ramasses les verres
Céline, ‘bataire, toi, tu t’prends des vestes au vestiaire
Arlette, arrête, toi, la fête, tu la passes aux toilettes.
Et si on célébrait ceux qui n’célèbrent pas
Pour une fois, j’aimerais lever mon verre à ceux qui n’en ont pas
À ceux qui n’en ont pas.
Quoi les bonnes manières? Pourquoi j’ferais semblant?
Toute façon, elle est payée pour le faire, tu t’prends pour ma mère?
Dans une heure, j’reviens, qu’ce soit propre, qu’on puisse y manger par terre, trois heures que j’attends
Franchement, ils les fabriquent ou quoi? Heureusement qu’c’est que deux verres
Appelle-moi ton responsable et fais vite, elle pourrait se finir comme ça, ta carrière.
Oui, célébrons ceux qui n’célèbrent pas
Encore une fois, j’aimerais lever mon verre à ceux qui n’en ont pas
À ceux qui n’en ont pas
À ceux qui n’en ont pas.
Frotter, frotter, mieux vaut ne pas s’y frotter, frotter si tu n’me connais pas
Brosser, brosser, tu pourras toujours te brosser, brosser si tu n’me respectes pas.
Oui, célébrons ceux qui n’célèbrent pas
Encore une fois, j’aimerais lever mon verre à ceux qui n’en ont pas
À ceux qui n’en ont pas.
Pilote d’avion ou infirmière, chauffeur de camion ou hôtesse de l’air
Boulanger ou marin-pêcheur, un verre aux champions des pires horaires
Aux jeunes parents bercés par les pleurs, aux insomniaques de profession
Et tous ceux qui souffrent de peine de cœur, qui n’ont pas l’cœur aux célébrations
Qui n’ont pas l’cœur aux célébrations.
Santé: la traduzione
A quelli che non lo fanno
A quelli che non lo fanno.
Rosa, Rosa, quando facciamo casino, tu pulisci
E tu, Albert, quando beviamo, prendi i bicchieri
Céline, tu sola, prendi le giacche dal guardaroba
Arlette, smettila con la festa, tu la passi in bagno.
E se festeggiassimo chi non festeggia
Per una volta vorrei brindare a quelli che non lo fanno
A quelli che non lo fanno.
Quali buone maniere? Perché dovrei fingere?
Comunque, viene pagata per farlo, pensi di essere mia madre?
Tra un’ora torno, che è pulito, che possiamo mangiare lì per terra, tre ore che aspetto
Francamente, li stanno fabbricando o cosa? Per fortuna sono solo due bicchieri
Chiamami il tuo manager e sbrigati, potrebbe finire così la tua carriera.
Sì, festeggiamo chi non festeggia
Ancora una volta vorrei brindare a quelli che non lo fanno
A quelli che non lo fanno
A quelli che non lo fanno.
Strofina, strofina, meglio non strofinare, strofina se non mi conosci
Spazzola, spazzola, puoi sempre spazzolare, spazzola se non mi rispetti.
Sì, festeggiamo chi non festeggia
Ancora una volta vorrei brindare a quelli che non lo fanno
A quelli che non lo fanno.
Pilota d’aereo o infermiere, autista di camion o assistente di volo
Fornaio o pescatore, un aperitivo ai campioni delle ore peggiori
Ai giovani genitori scossi dalle lacrime, agli insonni di professione
E tutti quelli che soffrono di angoscia, che non hanno cuore per i festeggiamenti
Chi non ha il cuore per i festeggiamenti.