Helloween e Sabaton a Milano: foto-report dal concerto, 27 Agosto 2022
Il Power Metal scorre potente in questa giornata di fine Agosto: il concerto di Helloween e Sabaton ha sovrastato anche i cori del vicino stadio di San Siro
Amici, ma quanto è bello il metal?
Ormai questa Estate è proprio ripartito tutto, ci sono stati concerti con folle oceaniche, concerti recuperati dopo 2 anni di attesa, son tornati anche i festival di culto per il nostro Paese (Rock The Castle, Luppolo in Rock, Frantic Fest, Bay Fest), ed è addirittura ritornato il festival-fantasma che fa sognare tante persone con lineup talmente incredibili che, in effetti, poi non esistono.
Per motivi personali, questa Estate mi sono perso molto di tutto questo, ma ormai, giunti a fine Agosto, sentivo proprio l’esigenza di una bella mezza giornata piena di metal – e fortunatamente l’ho trovata all’Ippodromo di Milano, con 4 band al top della forma.
6 ore in piedi (con oltre 4 ore e mezza di musica), migliaia di persone attorno a me a urlare i cori che preferisco, a muovere la testa al ritmo giusto, e a condividere una passione, mentre il volume mi entra nel petto e dà soddisfazione. La gioia, poi, di ritrovare dopo 5 anni gli Helloween, ancora presissimi dal progetto Pumpkins United, tutti insieme appassionatamente.
Questa giornata è stata proprio ciò di cui avevo bisogno per salutare l’Estate – e qui di seguito, provo a riassumere com’è andata.
Moonlight Haze
La band italiana ha suonato molti concerti questa Estate, e l’esperienza si nota: tengono il palco con grande maestria, sanno come e quando interagire fra di loro e con il pubblico, al punto che quando per Ad Astra viene richiesto un coro di “Never Give Up, Never Give In” la risposta è tuonante. Un pomeriggio come questo è un altro tassello nella loro ascesa verso il successo internazionale.
Beast in Black
E’ difficile, in una giornata che ha come protagonisti Sabaton ed Helloween, essere definiti “la band più colorata e sgargiante in scaletta”, ma i Beast in Black sono proprio questo: hanno imparato la lezione dei maestri, e se Markus Großkopf ha un basso a forma di zucca, Máté Molnár ne ha uno spettacolare a forma di diavolo con tanto di pentolone stregato – una pacchianata assurda, e per questo meritevole di tanto amore. Sul lato chitarristico, risponde lo strumento verde fluo neon di Kasperi Heikkinen (che raddoppia la dose di nerdismo indossando una tshirt di The Last Ninja, un richiamo per veri appassionati di Commodore 64), mentre a portare serietà c’è Anton Kabanen, il cantante con occhiali tondi e jeans asciutti.
Ok, ma la musica? E la voce? La musica è potente, la voce meravigliosamente alta, e la grinta è quella di chi vuole, un giorno, essere l’headliner di una giornata come questa. Torneranno headliner in Italia nel Febbraio 2023, sarà un bel banco di prova.
Sabaton
L’impressione, guardando le tshirt fra il numeroso pubblico, è che moltissima gente sia qui principalmente per loro – soprattutto i più giovani.
Come sempre, il gruppo svedese cura tutti i dettagli, a partire dalle setlist scritte su pergamena, i roadie vestiti come militari, e ovviamente il carro armato e le trincee sul palco – anche l’occhio vuole la sua parte, e nel metal è giusto anche saper offrire un vero e proprio spettacolo, come quello messo in scena dai Sabaton questa sera.
Presentarsi con Ghost Division è una dichiarazione di guerra, e Joakim Brodén tiene alto il ritmo della lotta, passando da un carro armato all’aereo del Barone Rosso, tenendo in mano il pubblico e ringraziando per ogni coro ben riuscito. Alle loro spalle, il mega-schermo proietta filmati che immergono completamente nella narrazione dei brani, portandoci nel Giappone feudale o nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, senza scordarci delle luci natalizie per Christmas Truce – canzone introdotta da un lunghissimo discorso in Italiano di Tommy Johansson, che finisce a cantare un brano degli 883. Sono queste deviazioni dalla classica scaletta, a rendere un concerto unico: memorabile anche il momento in cui Joakim si fa lanciare sul palco una bambola gonfiabile ricoperta di richieste per canzoni.
Per i classici “motivi burocratici”, a Milano non si sono potuti usare le vampate di fuoco previste in abbondanza per questo tour, ma sinceramente sarebbe stato un effetto scenico carino ma non essenziale. Qui conta la musica, e la musica è stata ottima e abbondante.
HELLOWEEN
Sono passati 5 anni dal concerto al Forum di Assago per Pumpkins United, uno show straordinario che fece balzare la band di Amburgo dai soldout all’Alcatraz a quelli in un palazzetto dello sport. La fiamma sarebbe stata ancora accesa, per questo tour con la formazione a 7?
La risposta, semplicemente, è sì: scalda veramente il cuore di ogni amante del power metal, poter vedere i tre cantanti della band esibirsi fianco a fianco in duetti che, ancora oggi, sembrano usciti da un sogno. Andi Deris che sussurra nelle orecchie di Kai Hansen mentre questo è impegnato a suonare e cantare, Michael Kiske che si siede accanto a Andi per cantare una power ballad come Forever and One, Hansen e Weikath a scambiarsi assoli come 35 anni fa: ogni ascia di guerra, ogni delusione discografica, ogni traccia di ego è sepolta dai sorrisi e dalla performance di questi musicisti, e vederli dal vivo è un piacere e un onore.
Rimane un mistero perché non abbiano suonato “Pumpkins United”, la prima canzone registrata con la nuova formazione e una sorta di inno: ci si sarebbe aspettati di sentirla come primo brano, ma invece rimane assente nella setlist del tour.
HELLOWEEN all’Ippodromo di MILANO: LA SCALETTA
Skyfall
Eagle Fly Free
Mass Pollution
Future World (Sung by Andi Deris)
Angels
Metal Invaders / Victim of Fate / Gorgar / Ride the Sky
Heavy Metal (Is the Law)
Forever and One (Neverland)
Guitar Solo (Sascha Gerstner)
Best Time
Dr. Stein
How Many Tears
—–
Power
Keeper of the Seven Keys
—–
I Want Out
SABATON all’Ippodromo di MILANO: LA SCALETTA
Ghost Division
Stormtroopers
The Red Baron
Bismarck
The Attack of the Dead Men
Soldier of Heaven
Steel Commanders
Shiroyama
Attero Dominatus
Carolus Rex
Resist and Bite
Dreadnought
The Last Stand
Christmas Truce
—–
Primo Victoria
Swedish Pagans
To Hell and Back