The Dark Side of the Moon, l’album dei Pink Floyd compie 50 anni: dieci curiosità che forse non sapevate sul disco
Pink Floyd, The Dark Side of the Moon: l’album venne rilasciato il 1 marzo 1973 ed è uno dei capolavori musicali della band: 10 curiosità
Era il 1 marzo 1973 quando l’album dei Pink Floyd, “The Dark Side of the Moon”, fu pubblicato negli Stati Uniti. Solo qualche settimana dopo -il 23 marzo- il disco venne rilasciato anche nel Regno Unito. Sono numerosi i temi trattati nel progetto musicale della band, diventato storia e cult: dal denaro, alla morte, passando per i problemi di salute mentale dell’ex membro della band Syd Barrett. The Dark Side of the Moon è tra gli album più amati dalla critica e ha portato i Pink Floyd alla fama internazionale. Negli anni fu certificato 14 volte disco di platino nel Regno Unit- Nel 2012, è stato selezionato per la conservazione nel National Recording Registry degli Stati Uniti dalla Library of Congress come “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”. Per celebrare e festeggiare i 50 anni dall’uscita dell’album -che deve assolutamente essere recuperato se non lo si conosce ancora- vi riportiamo alcune curiosità che forse non sapevate.
The Dark Side of the Moon, 10 curiosità sull’album (a 50 anni dall’uscita del disco)
- L’album ha venduto oltre 34 milioni di copie. Nel 1973 raggiunse il primo posto della classifica americana, la Billboard 200. David Gilmour aveva scommesso con il manager Steve O’Rourke che l’album non sarebbe entrato nella top 10 degli Stati Uniti. Nel Regno Unito è arrivato al secondo posto. Quando è stato rimasterizzato e ripubblicato per il 20° anniversario nel 1993 con una confezione speciale, è arrivato al 4° gradino. In Belgio e Francia era il numero 1, il numero 2 in Austria, in terzo posizione in Australia e al numero 4 in Olanda; toccò la quinta posizione in Spagna, Finlandia e Germania e al gradino 8 in Brasile nell’agosto 1973.
- Il disco “The Dark side of the moon” è presente nel Guinness dei primati per essere stato nelle classifiche più a lungo di qualsiasi altro album nella storia, ovvero 591 settimane consecutive o 11,4 anni nella top 200 di Billboard
- La musica e i testi dell’intero album sono stati scritti durante un periodo di sette settimane in cui la band si stava preparando per un tour in cui desideravano disperatamente presentare in anteprima nuovo materiale.
- La risata usata sullo sfondo di Speak to Me e Brain Damage è di Peter Watts, un road manager dei Floyd raffigurato sul retro della copertina di Ummagumma
- Il tempo di registrazione in studio veniva interrotto due motivi: il calcio o le trasmissioni televisive dei Monty Python. I Pink Floyd erano così fan dei Python che hanno utilizzato parte dei soldi guadagnati dal successo iniziale dell’album per aiutare a finanziare il loro film The Holy Grail
- Gli ascoltatori della radio australiana hanno votato l’album come il miglior album per fare sess0 nel 1990.
- Per la prima volta, tutti i testi della canzoni furono scritte da Roger Waters. E ha raccontato di aver fatto uno sforzo consapevole per utilizzare parole che fossero molto dirette e facili da capire
- Per tutti gli anni ’90 giravano voci secondo cui l’album doveva essere riprodotto mentre si guardava Il mago di Oz. Molte somiglianze sono state rappresentate tra la musica, i testi e il film. La band ha negato che il classico film li abbia impressionati durante la registrazione del disco, smentendo più volte i rumors.
- Alla fine di Eclipse, proprio mentre la voce finale dice ““there is no dark side of the moon really, as a matter of fact it’s all dark”, se si ascolta molto attentamente, forse con le cuffie accese e il volume al massimo, si può sentire in sottofondo una versione strumentale di Ticket to Ride dei Beatles.
- Fin dall’inizio, la band aveva intenzione di chiamare il loro nuovo album “Dark Side of the Moon” – un riferimento alla follia, in contrasto con lo spazio – ma quando i rocker blues britannici Medicine Head pubblicarono un album con lo stesso nome nel 1972, la band fu costretta a ribattezzare il loro progetto come Eclipse. “Non eravamo infastiditi con i Medicine Head”, ha rivelato Gilmour alla rivista Sounds. “Eravamo infastiditi perché avevamo già pensato al titolo prima che uscisse l’album dei Medicine Head”. Ma quando l’album di Medicine Head non ebbe successo, i Pink Floyd si sono sentiti liberi di tornare al titolo originale del loro disco.
The Dark Side of the Moon, tracklist, ascolta l’album
Ecco, a seguire la tracklist e lo streaming del disco:
1. “Speak to Me”
2. “Breathe (In the Air)”
3. “On the Run”
4. “Time”
5. “The Great Gig in the Sky”
6. “Money” Waters Gilmour
7. “Us and Them”
8. “Any Colour You Like”
9. “Brain Damage” Waters Waters
10. “Eclipse”
Via | Landtradio-Rolling Stone