69 Eyes a Trezzo: foto, video e live report – 9 Marzo 2023
I 69 Eyes sono sempre più letteralmente i “vampiri di Helsinki”: il tempo per loro non passa, e le performance migliorano con setlist e movenze che soddisfano tutti.
Sembra incredibile, ma sono passati dieci anni dall’ultima volta che vidi i 69 Eyes in concerto, all’Honky Tonky di Seregno. I rocker finlandesi hanno fatto altri due tour in Italia (nel 2017 e 2019), ma per qualche motivo non li ho visti e il ricordo vivido rimane quel concerto nel piccolo locale di Seregno, pieno e caldo.
Il Live Club di Trezzo è grande almeno quattro volte l’Honky Tonky, ma la quantità di pubblico è rimasta la stessa – i 69 Eyes non sembrano aver compiuto il “salto generazionale” che ha portato grandi masse giovani ad ascoltarli, e quindi i loro concerti rimangono per appassionati di lunga data (e qualche nuova leva di larghe vedute). La band però sembra esserne consapevole, e continuano a girare l’Europa suonando in club dopo club, non preoccupandosi di quanta gente attirino, purché sia la gente giusta.
Va detto che un incidente sull’autostrada che porta da Milano a Trezzo ha bloccato parecchi spettatori, che non sono arrivati per gli opener ma che ce l’hanno fatta per gli headliner, fornendo un colpo d’occhio perlomeno soddisfacente sullo stato di riempimento del club, ma quando i Mister Misery salgono sul palco, l’atmosfera è un po’ gelida. Va dato quindi merito al gruppo “horror rock” svedese per aver conquistato tutti già dalle prime note: non solo hanno ritmiche intriganti, ma i quattro sanno anche stare sul palco, cosa che migliora del 50% qualsiasi live performance. Facepaint e teschi sui microfoni attirano l’attenzione, ma poi si scopre che la proposta musicale è una soprta di power-rock dai grandi ritornelli e con scariche di aggressività improvvisa. Ogni canzone, così come ogni musicista, ha una personalità differente, fra inni alle persone ribelli e ai clown assassini, melodie da ninna-nanna satanica e pezzi in cui battere le mani. Veramente una bella scoperta, e i Mister Misery guadagnano ulteriori punti per essersi fermati a fare foto con chiunque nel locale, mantenendo trucco e abiti di scena per ore.
Mezz’ora di pausa, dicevamo, permette al Live Club di riempirsi più dignitosamente, e si sente un’aura di emozione quando The 69 Eyes salgono sul palco. Si potrebbe usare la classica similitudine del vino che più invecchia e più diventa buono, ma il gruppo finlandese offre una metafora migliore: questi sono davvero i “vampiri di Helsinki”, il tempo si è fermato lasciando crescere i capelli di Jirky e gli addominali di Jussi, preservandone aspetto e prestazioni fisiche e vocali. L’ammirazione di Jirky nei confronti di Elvis è un bonus perfetto, perché mosse come quelle del King non è concesso farle a molti altri cantanti senza il rischio di sembrare ridicoli – Jirky invece le ha ormai fatte sue, e vederlo muoversi sul palco è uno spettacolo nello spettacolo.
Sul lato musicale, la vena compositiva attinge sempre dallo stesso pozzo, ed è interessante notare come i pezzi nuovi, tratti da Death Of Darkness, abbiano uno stile simile ai loro più grandi successi, non provocando nessuna frattura nella setlist: tutto scorre alla perfezione, compresa la nuova cover di Gotta Rock dei Boycott. La doppietta Betty Blue / Gothic Girl piazzata a metà serata è il colpo al cuore che tutti attendevano, ma nei bis c’è la chicca per i fan di lunghissima data: mentre tutti si aspettavano un Crashing High, Jirky annuncia un pezzo che non veniva suonato in Italia dagli anni Novanta, Mrs. Sleazy. Si rischiano svenimenti fra il pubblico.
Viene poi eseguito uno dei pezzi più rappresentativi degli anni 2000, Dance D’Amour, e si chiude con Lost Boys. Sono stati 80 minuti di concerto soddisfacente, anche se si potrebbero suonare altrettanto minuti con le greatest hits lasciate fuori dalla scaletta (a partire proprio da Crashing High).
A fine serata, mentre i Mister Misery stanno ancora scattando foto con i nuovi fans, non si può uscire dal Live Club senza un sorriso soddisfatto sulle labbra, per un altro concerto di caro, solido rock and roll suonato da una band che ha decisamente voglia di essere lì, su quel palco, per emozionarti. A volte non serve altro, per essere soddisfatti.
The 69 Eyes a Trezzo: la scaletta del concerto
Devils
Feel Berlin
Perfect Skin
The Chair
Cheyenna
Betty Blue
Gothic Girl
Death Of Darkness
Never Say Die
Gotta Rock (Boycott cover)
Two Horns Up
Wasting the Dawn
Drive
Brandon Lee
—–
Mrs. Sleazy
Dance d’Amour
Lost Boys