Stratovarius e Sonata Arctica a Milano: largo ai Titani dei Power Metal (foto-report dall’Alcatraz, 28 ottobre 2023)
Stratovarius e Sonata Arctica si sono goduti il calore italiano di molteplici generazioni, riunitesi all’Alcatraz per adorare i Nordic Power Metal Titans
Il tour si chiama “Nordic Power Metal Titans”, e non c’è un titolo migliore per descrivere l’accoppiata di Stratovarius e Sonata Arctica: insieme stanno mandando soldout tutte le date del tour europeo, compresa questa di Milano. Il locale è strapieno, e la cosa che salta all’occhio è che le prime file sono occupate principalmente dai fan più giovani, mentre man mano che si va verso il fondo del club i capelli si fanno sempre più grigi, quando presenti. Insomma, i due gruppi sono riusciti a compiere un salto generazionale, ed è piuttosto azzeccata la battuta di Tony Kakko che descrive Tallulah come una canzone che fa riflettere non solo per il testo, ma anche perché fu composta nel 2001 e molti fra il pubblico non erano ancora nati in quell’anno.
Altro segno dei tempi: alla fine del set dei Sonata il cantante ha detto che da poco era uscito il nuovo singolo, First In Line, e di andare a guardarsi il video o ascoltarlo su qualche piattaforma online – la richiesta di “comparlo” sembra ormai un concetto superato. Ma se le band devono vivere di tour e non di vendite, almeno i due gruppi Finlandesi stanno riscuotendo il giusto successo per continuare a
Passando al concerto, va innanzi tutto segnalata la presenza degli Induction, che forniscono una buona prestazione ma il cui punto di forza sembra essere la presenza di Tim Hansen nella lineup – il figlio di Kai si è poi reso disponibile per centinaia di foto con il pubblico, indossando una tshirt del tour dei Gamma Ray del 1987, probabilmente regalatagli dal papà.
I Sonata Arctica hanno fatto un bel set compatto, 75 minuti pieni di classiconi da cantare a gran voce. Fa strano vedere Kakko con i capelli grigi, ma a parte questo dettaglio estetico il tempo è sempre clemente con lui: la voce gli è rimasta salda e anche il fisico regge benissimo. Purtroppo i volumi sono un po’ bassi e anche impastati, la chitarra spesso si perde nel mix, e questo rovina un po’ l’atmosfera, ma il gruppo riesce a tenere in mano il pubblico fino alla chiusura con una Vodka cantata a cappella.
Suoni maestosi invece per gli Stratovarius, che salgono sul palco con la voglia di godersi il calore italiano (“forse più caldo di quello Francese, ma bisogna urlare di più per far meglio della Grecia”) e la volontà di farsi perdonare il casino successo al concerto degli Iron Maiden in Luglio – a questo proposito va lodato il gruppo per aver suonato Forever solo per noi in questo tour, proprio come “premio di consolazione” per non essersi esibiti 3 mesi fa. Timo Kotipelto è in gran forma, anche per lui gli anni non sembrano passare, ma nonostante la sua voce sia potente come ce la ricordavamo, spesso viene surclassata dalle urla e dai cori del pubblico: sembra che Black Diamond non sia nemmeno stata accennata da Timo, perché l’Alcatraz la urlava parola per parola, con un volume intensissimo. Dopo il concerto dei Blind Guardian all’inizio di questo mese, è la prova che il power metal scorre ancora potente in Italia, e che più generazioni sono ancora felici di riempire i club per ascoltarlo.
Sonata Arctica a Milano: la scaletta del concerto
Closer to an Animal
Black Sheep
First in Line
Broken
I Have a Right
Paid in Full
Replica
8th Commandment
Tallulah
FullMoon
—–
The Cage
Don’t Say a Word
Stratovarius a Milano: la scaletta del concerto
Survive
Eagleheart
Speed of Light
Paradise
Broken
Winter Skies
World on Fire
Stratosphere / Holy Light
Father Time
Frozen in Time
Black Diamond
—–
Forever
Unbreakable
Hunting High and Low