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La Sad nella bufera: il Codacons chiede l’esclusione della band da Sanremo 2024

I La Sad a rischio esclusione dal Festival di Sanremo 2024? Ecco la richiesta del Codacons, cosa è successo

pubblicato 8 Dicembre 2023 aggiornato 22 Gennaio 2024 17:30

Mancano due mesi circa a Sanremo 2024 e il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi assicurano una denuncia contro la Rai e Amadeus in seguito ad una prevista presenza dei La Sad al Festival. Il gruppo è stato annunciato da Sanremo nell’elenco dei 27 cantanti Big in gara nella prossima edizione della kermesse musicale. E proprio questa scelta ha portato ad un comunicato stampa che ne chiede l’esclusione dalla gara:

“Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani (‘Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**’, e ‘ti sco**** solo per strapparti il cuore’, per citarne due tra tanti) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia. Non si capisce allora la ragione che ha spinto la Rai e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui, in assenza di una retromarcia immediata, farà seguito la denuncia delle due Associazioni”

Al centro della discussione i testi di alcuni brani dei La Sad pubblicati in passato. Non si sa nulla sulle parole della canzone che gareggerà al Festival di Sanremo 2024 ma l’analisi del repert0rio del gruppo ha portato il Codacons ad esporsi in prima fila.

Nelle settimane scorse, anche Emis Killa è finito al centro di una polemica che lo ha visto escluso dalla partecipazione al Capodanno 2024 a Ladispoli. Il motivo è legato, anche in questo caso, ad un passaggio di una sua vecchia canzone (che non avrebbe nemmeno eseguito sul palco). E il rapper ha espresso stupore e amarezza per la decisione:

“In moltissimi mi avete scritto e lo state facendo anche in questo momento. Ebbene sì. Il concerto di capodanno a Ladispoli è stato ufficialmente annullato. Come mi sento? Sconcertato. Né triste, né arrabbiato. Non comprendo davvero come nel 2023 ci sia apertura mentale per quasi tutto, propensione ad aggiornare la propria modalità di pensiero sulla maggior parte delle cose, ma non verso l’arte. Quello che è successo a me è successo ad altri miei colleghi, più volte, magari per cause diverse, ma spinte sempre dalla stessa chiusura. Vorrei solo che questo messaggio arrivasse ai responsabili e che si interrogassero su un paio di punti.

E poi ha condiviso alcune riflessioni:

1 Ora che avete fatto scoppiare la polemica, mezza Italia ne sta parlando e in moltissimi andranno ad ascoltarsi la canzone da voi incriminata. Se davvero pensate che quel testo sia un problema, la soluzione era forse metterci una lente di ingrandimento sopra? Fortunatamente non avete ragioni voi, altrimenti ora avreste lo stesso effetto (ai tempi volito da proibizionismo) delle etichette sul retro dei wine bricks, dove scrivevamo cosa NON fare assolutamente affinché il successo d’uva non diventasse vino.

2 Già in passato una nota associazione mi fece saltare un evento per via delle stesse dinamiche. Vorrei che codeste persone si chiedessero: questa non è forse violenza? Da delle menti così attente mi aspetto ci sia cognizione di tale parole e non ci si fermi alla becera comprensione della sola violenza in senso fisico. Alzare la voce è violenza. Bullizzare è violenza, Escludere è violenza. Tra le cause più combattute negli ultimi anni ci sono le ingiustizie dovute alle differenze di genere sul lavoro. Non permettermi di fare il mio lavoro non è forse la stessa cosa? Non mi pare si stia facendo un passo in avanti. E non mi pare ci sia inclusività nell’agire così.

E, ancora:

“Spero che quanto ho scritto sia spunto di riflessione e un un input per alimentare ulteriori polemiche. Sono felice se questo sarà utile per il mio ambiente e per i miei colleghi affinché da domani ci sia più consapevolezza riguardo al nostro genere musicale, che al contrario di quanto alcuni pensino, ha salvato e salva tutt’ora molte vite, la mia inclusa”

 

 

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