Home Festival di Sanremo Mr. Rain a Sanremo 2024: “‘Due altalene’ è l’eredità di ‘Supereroi’, si chiude un cerchio iniziato con ‘I fiori di Chernobyl'”

Mr. Rain a Sanremo 2024: “‘Due altalene’ è l’eredità di ‘Supereroi’, si chiude un cerchio iniziato con ‘I fiori di Chernobyl'”

“Ho trovato nella musica il modo di comunicare con le persone intorno a me. “Due altalene” è l’eredità di “Supereroi”. Non l’ho scritta pensando a Sanremo, l’ho riscritta almeno dieci volte”, tutte le dichiarazioni di Mr. Rain in gara al Festival 2024.

24 Gennaio 2024 12:23

Mr. Rain, l’artista multiplatino, che nell’ultimo anno ha scalato tutte le classifiche e vera rivelazione del Festival di Sanremo arrivando sul podio, torna per il secondo anno sul palco dell’Ariston con “Due altalene“.

Il brano con il quale si presenta in gara racconta la storia tragicamente vera, di una perdita, una delle più forti ed emotivamente difficili da vivere e superare, un genitore che perde i propri figli, ma racchiude in sè anche molte altre storie, realmente vissute, di tutti coloro che hanno voluto, in questo ultimo anno, condividere con MR.RAIN le loro esperienze, di speranza, dolore e a volte di perdita. Ciò che lega insieme queste persone senza conoscersi e tutte queste storie è la canzone SUPEREROI, e il modo in cui le ha aiutate in momenti difficili e dato loro il coraggio di affrontare e a volte superare, gli ostacoli che la vita impone.

Mr. Rain a Sanremo 2024 con “Due Altalene”: le dichiarazioni in conferenza stampa (e l’annuncio del nuovo album)

Tutto nasce da Supereroi stessa che è un pezzo scritto per raccontare un periodo duro che ho vissuto, per usare la musica per darmi forza e non sentirmi più solo. Mi ha arricchito molto. La vita mi è cambiata dopo questo brano, mi sono arrivate lettere, video, è stata una cosa magica. I fan, quando mi incontrano, mi chiedono la foto ma alcuni mi hanno raccontato come Supereroi possa averli aiutato. A me interessa questo, sapere di essere utile a qualcuno. Ho trovato nella musica il modo di comunicare con le persone intorno a me. “Due altalene” è l’eredità di “Supereroi”. Non l’ho scritta pensando a Sanremo, l’ho riscritta almeno dieci volte.

Con queste parole, durante la conferenza stampa, Mr. Rain racconta la genesi di “Due Altalene”, il pezzo in gara sul palco del Teatro Ariston:

Un anno incredibile che pensavo non fossero possibili: sono stato due volte dal Papa, ho tradotto Supereroi in spagnolo e anche lì sta andando bene. Con tutti gli album che ho fatto, non mi era mai successo, questa cosa mi fa sentire davvero utile a un sacco di gente, non smetterò mai di ringraziare Sanremo e la gente che mi segue.

“Due altalene” racconta la storia drammatica che è stata raccontata proprio a Mr. Rain:

Un genitore “molto di Milano” che ha perso due figli in un bruttissimo e spiacevole modo. I figli erano miei fan, è stato un colpo al cuore, ho i brividi sono a raccontarlo. Tengo sempre ad avvicinare le distanze tra me e i miei fan. Mi sembrava giusto ritentare Sanremo per loro, per tutta questa gente che mi ha donato amore incondizionato. Sono entrare almeno dieci storie in questo pezzo.

Poi continua:

Non ho mai avuto figli ma ho avuto anche io la perdita di una persona a cui ero veramente legato da piccolino. Posso comprendere quello che ha provato ma non su larga scala come può essere perdere un figlio. Ho cercato di comprendere questo dolore, è stato straziante ascoltare le storie che mi raccontavano. Mi ricordo ogni singola persona che mi ha parlato dopo i miei concerti. Essendo una canzone che non è nata con un coro, non mi è sembrato giusto portarla con un coro sul palco. Sarebbe stato una par@culata. Sto cercando come raccontarla al meglio sul palco. Porterò delle immagini.

Mr. Rain sceglie di essere se stesso nel suo percorso musicale:

Mi sento in dovere di cercare di raccontarmi dando un contributo a chi mi ascolta. Questo è il modo che ho per comunicare, fare musica e far sentire meno solo qualcuno. Credo che la forza del mio tipo di musica sia questo, la connessione con chi ha avuto esperienze simili alle mie Io sono così, faccio musica per questo, non per raccontarti cosa ho fatto ieri sera in discoteca. Vedo la musica come secondaria ai messaggi che trasmetto. Le cose fondamentali sono quelle che ti racconto. Ognuno è libero di fare quello che vuole. Cerco di non condizionare ragazzi che si vogliono sentire come me o fare quello che faccio io. Punto al racconto positivo, costruttivo.

“Ho scoperto di fare Sanremo al Tg1, sono stato annunciato per penultimo, avevo il cuore a centomila all’ora” ricorda, pensando al giorno dell’annuncio di Amadeus al Tg1.

Non vado a Sanremo per fare una gara con gli altri. Verrà condiviso da grandi artisti, anche l’anno scorso non pensavo minimamente al podio. Sarà più difficile arrivare alle persone con così tante altre belle canzoni. La mia missione sarà entrare nel cuore delle persone con questo brano. Non vado a Sanremo per scalare una classifica o fare incontri di boxe con altri cantanti. Vado per divulgare e ampliare il mio progetto.

Nel cast di Sanremo 2024 rivedrà anche molti colleghi e amici che già conosce:

Un bellissimo cast anche a livello personale, sto vivendo Sanremo per la seconda volta ma è come fosse la prima. Sono teso come l’anno scorso. Arrivo preparato ma impreparato, forse ho più calma perché sono con più amici (del cast. ndr). Ho sentito Sangiovanni, Alfa, Fred De Palma, Clara… Sono tantissime persone con cui ho collaborato e anche amici. Sarà una grande festa che durerà sette giorni.

Sull’esperienza spagnola di “Supereroi”, tradotto e pubblicata anche lì, sottolinea:

In Italia siamo pieni di preconcetti, c’è molta differenza tra Italia e Spagna. Arrivo lì da Signor Nessuno e non c’è quella cosa che ti trattano come se fossi “inferiore”. Qua lo vedo molto, è una cosa fastidiosa e brutta. Lì è tutto un po’ più libero. Pensano al risultato e al potere della canzone. Lo vedo guardando gli atteggiamenti da spettatore, da terza persona. Su di me forse dall’inizio ma mi sono sempre fatto i fatti miei, mi è andata bene.

Tornando al rifiuto nei confronti di “Fiori di Chernobyl” ammette:

Era il 2020, ci sono rimasto malissimo quando è stata scartata I fiori di Chernobyl, sono certo che sarebbe stata utile a tantissime persone su quel palco, avrebbe aiutato un sacco di gente, dato forza. Vedo Fiori, Supereroi e Due Altalene molto connesse. Soprattutto le prime due sembrano un sequel o un prequel. Si chiude un cerchio con la canzone di quest’anno a Sanremo,

E fine, il nuovo disco in arrivo dopo il ritorno al Festival:

Il 1 marzo uscirà il mio nuovo album, non posso dirvi ancora nulla ma sarà un disco molto vario. Ho cercato di sperimentare mantenendo lo stile della mia penna ma cercando di spaziare nel mio mondo musicale. Ci sarà un tour, abbiamo annunciato già due date, a Milano e Roma.

 

Festival di SanremoIntervisteMr Rain