Ricchi e Poveri a Sanremo 2024: “Noi patetici? No, la carta di identità non è un valore minore”
Le dichiarazioni dei Ricchi e Poveri a poche ore dal ritorno sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo 2024 con “Ma non tutta la vita”.
I Ricchi e Poveri si sono collegati con “La volta buona” di Caterina Balivo, a poche ore dal debutto sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo 2024.
La conduttrice ha domandato a loro come avessero reagito al “patetici” scritto su di loro da un giornalista, dopo il preascolto da parte dei giornalisti.
“Non interessa il giudizio di una persona totalmente contro fin dall’inizio. La carta di identità non è un valore minore”.
Il segreto per essere sulla cresta dell’onda dopo decenni?
“Siamo sempre stati molto affiatati. Abbiamo continuato a far tour dopo che Franco ci ha lasciati. Ci siamo rafforzati negli anni, ci aiuta ad andare avanti e divertirci”
Venerdì saranno in duetto con Paola & Chiara:
“Sono troppo brave, le adoriamo e sono due icone della musica italiana”.
Dopo tutti questi anni, chi ve l’ha fatto fare di tornare in gara al Festival di Sanremo?, ha chiesto Caterina Balivo al duo Angela e Angelo:
“Chi ce l’avrebbe fatto fare a non andarci?” ha risposto “al contrario” Angela.
I Ricchi e Poveri a Sanremo 2024
Per i Ricchi e Poveri è la tredicesima volta in gara, sul palco del Teatro Ariston. Il brano è “un invito a buttarsi, a vivere pienamente la vita, a credere nelle proprie inclinazioni” raccontano. E proprio nel nuovo pezzo sanremese, è presente nel testo una citazione ad uno dei loro brani storici, “Sarà perché ti amo”, con il passaggio “Che confusione”.
“Forse è il ricordo più bello che abbiamo del Festival, è segnato da Dio in qualche modo. Per la prima volta ci presentavamo in una formazione a tre (senza Marina Occhiena e con il compianto Franco Gatti), avevamo un po’ d’ansia ma la canzone ha sfondato, cantata in mille lingue, è diventato un inno di festa”
“Se ci auguriamo il podio? Già essere a Sanremo è un podio per noi” hanno rivelato Angela Brambati e Angelo Sotgiu.