Taylor Swift vs Scooter Braun: Bad Blood su Discovery+ dal 1 agosto 2024
Il documentario in due parti, Taylor Swift vs Scooter Braun, è disponibile dal 1 agosto 2024 in streaming su Discovery+
Mentre ancora è tangibile l’eco mediatico dei due concerti di Taylor Swift a San Siro, su Disvery+, a partire dal 1 agosto 2024, è disponibile “Taylor Swift vs Scooter Braun“.
Era il 2019 quando l’imprenditore americano e talent manager di alcuni dei più famosi artisti musicali, Scooter Braun, ha acquistato l’etichetta discografica Big Machine Records e con essa i primi sei dischi di Taylor Swift. Il nuovissimo documentario in due parti, Taylor Swift vs Scooter Braun: Bad Blood (disponibile in streaming da giovedì 1 agosto su discovery+), mostra in esclusiva interviste ad avvocati, giornalisti e persone vicine alla Swift o a Braun. Il nuovo affascinante documentario approfondisce le complessità che riguardano i diritti musicali, le dinamiche di genere nel settore e il potere d’influenza dei fan, coprendo tutti gli aspetti di quella faida che si dice abbia cambiato irrevocabilmente l’industria musicale.
Taylor Swift vs Scooter Braun, anticipazioni, di cosa parla
Il primo episodio si apre con il tentare di capire cosa ha reso Taylor l’artista musicale più celebre della sua generazione. Brian Mansfield, giornalista e suo amico da Nashville, racconta della Taylor quindicenne.
“Taylor ha continuato a crescere insieme ai suoi fan, ma al tempo stesso ha iniziato a conquistare quella tipologia di pubblico che quando era ancora un’adolescente non le aveva mai prestato attenzione e così, non solo è riuscita a fare il salto da popstar adolescente a grande star della musica adulta, ma è, addirittura, diventata ancora più grande”
Secondo lui, è stata questa autenticità a far sì che i suoi fan le rimanessero accanto:
“ha trovato un modo per entrare in contatto con persone che avevano appena iniziato ad ascoltare la sua musica e trasformarle in ammiratori che hanno iniziato a considerarla un’amica”.
Zack Hourihane, suo grande appassionato e conduttore di podcast, aggiunge: “Taylor Swift è la migliore amica del mondo” e le attribuisce “un’abilità unica come autrice e interprete nel raccontare qualcosa di molto personale e farlo sembrare generale o universalmente valido “. Come spiega anche Alex Goldschmidt, suo fan e amico “nella sua carriera è sempre stata attenta a gratificare […] i fan e a sorprenderli e, quando è stato possibile, è stata presente nei momenti importanti per dimostrare il legame e l’amore che sentiva per loro”.
Taylor è stata estromessa dal suo stesso catalogo musicale e presa alla sprovvista dalla sua casa discografica, che non le ha lasciato altra scelta se non quella di rivolgersi ai suoi fan per ottenere supporto? Il punto è stato sollevato da Goldschmidt che dice: “Quando canta di qualcosa di veramente straziante o triste, vorresti afferrare un forcone e dire: “Chi ha fatto del male a Taylor?””.
La seconda parte del documentario esplora la versione dei fatti secondo il punto di vista di Scooter Braun. Il giornalista di Vice, Zing Tsjeng, all’inizio del secondo episodio afferma: “Penso che tutto quanto si riduca a capire da che parte stare. Se ti schieri dalla parte di Scooter, Taylor è solo qualcuno che utilizza la sua fanbase, per passare come vittima e distruggere un accordo che, a detta di tutti, è finanziariamente e commercialmente valido”.
“È un fenomeno davvero interessante, in cui lei è la vittima ma è anche sempre stata la vincitrice, come se alla fine riuscisse ad avere sempre la meglio”, dice Nola Ojomu, Senior Entertainment Reporter del Daily Mail. Nel 2020 Scooter vende i master di Taylor a Shamrock, un gruppo di private equity di proprietà della Disney, ma introduce una clausola nella vendita grazie alla quale continua a trarre profitto da qualsiasi guadagno, continua Ojomu, “lei si vendica sempre. E lei stessa ci ha scherzato su, l’ha detto nelle sue canzoni, ‘Karma’, ‘guarda cosa mi hai fatto fare’. Aspetta e pianifica la sua vendetta che una volta realizzata è perfetta”.