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Fango, Tananai: testo e significato della canzone

Testo e significato di “Fango” di Tananai: il brano esplora i temi della vulnerabilità, del dolore e dell’amore difficile

18 Ottobre 2024 03:30

Fango è una canzone di Tananai tratta dall’album “Calmocobra“, uscito venerdì 18 ottobre 2024. Si tratta della prima traccia, il pezzo che apre il disco ed è prodotta dallo stesso cantautore. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.

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Il testo di Fango

Ecco il testo della canzone “Fango” di Tananai.

Certe sere sono sere in cui mi sento piccolo
E questo fa paura
Che il futuro, se resti da solo, lo vedi col binocolo
Ed è una seccatura

D’altro canto, sì
Io ti canto anche qui
Qui, nel fango
Tu che ti trucchi, io mi incanto
Invaghita di un bastardo
Che non sa

Certe sere possono essere di quelle sere che
Che ci si può accanire
Verso chi ti vuole bene, oppure il tuo psicologo
Per paura di guarire

D’altro canto, sì
Io ti canto anche qui
Qui nel fango

Mi chiedi dove, dove, dove vai?
Che un posto al mondo neanche tu ce l’hai
Se non è questo, accanto a me
Che ti ho sofferto

Ma ti conosco e, in fondo, sì
Io ti canto anche qui
Nel fango

Il significato della canzone Fango

La canzone “Fango” di Tananai parla di momenti di vulnerabilità, insicurezze e la paura di restare soli, ma anche di un amore tormentato che persiste nonostante le difficoltà. L’autore si confronta con sentimenti di piccolezza e paura del futuro, specialmente quando si affronta la solitudine: “Certe sere sono sere in cui mi sento piccolo, e questo fa paura.” Questo senso di impotenza di fronte al futuro viene descritto come qualcosa di lontano e difficile da raggiungere: “Il futuro, se resti da solo, lo vedi col binocolo.”

L’amore è un tema centrale nella canzone, anche se si tratta di un amore doloroso e complesso. L’autore canta per una persona che sembra essere coinvolta con qualcuno che non la tratta bene, come si vede dal verso: “Invaghita di un bastardo, che non sa.” Anche se l’amore è pieno di sofferenza, l’autore si sente ancora legato a questa persona e continua a cantare per lei, anche “qui nel fango,” simbolo di una situazione difficile e confusa.

La paura di affrontare il dolore e la guarigione viene espressa così: “Certe sere possono essere di quelle sere che ci si può accanire verso chi ti vuole bene, oppure il tuo psicologo, per paura di guarire.” Questo verso riflette la resistenza a migliorare, forse perché guarire significherebbe dover affrontare il dolore in modo diretto.

Nonostante tutto, l’amore persiste, e l’autore esprime un senso di appartenenza e sofferenza condivisa: “Mi chiedi dove, dove, dove vai? Che un posto al mondo neanche tu ce l’hai, se non è questo, accanto a me, che ti ho sofferto.” Anche se il legame è doloroso, sembra essere l’unico rifugio per entrambi, un posto dove possono ancora trovare un po’ di conforto.

In conclusione, il brano esplora i temi della vulnerabilità, del dolore e dell’amore difficile, che rimane presente nonostante tutto: “Ma ti conosco e, in fondo, sì, io ti canto anche qui, nel fango.”

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