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WAG1, Simba La Rue feat. Tedua e Sfera Ebbasta: testo e significato della canzone

Testo e significato di “WAG1” di Simba La Rue feat. Tedua e Sfera Ebbasta, sulla lotta per sopravvivere in un mondo violento e disordinato

18 Ottobre 2024 13:30

WAG1 è una canzone di Simba La Rue in collaborazione con Tedua e Sfera Ebbasta, tratta dall’album “Esci dal tunnel”, disponibile da venerdì 18 ottobre 2024. Il brano è prodotto da F.T. Kings. A seguire potete ascoltare il pezzo, leggere testo e significato.

CLICCA QUI PER VEDERE IL LYRIC VIDEO DI “WAG1” DI SIMBA LA RUE FEAT. TEDUA E SFERA EBBASTA.

Il testo di WAG1

F.T.
F.T.
Mhm
Sono caldo come il magma
Wagwan? Ah

So-Sono caldo come il magma (Come il magma)
Wagwan? Sono caldo come il proiettile sparato nella canna
Ho svoltato la mia vita (La mia vita)
Copenaghen, Osama, sono armato come bin Laden Osama
Sono chiuso con i mandem, jeans pieni di macchie (Oh)
Non sono DSQUARED2, è-è-è tutto sangue
Ferragamo con i G-Star (Con i G-Star), non ho stylist
Di notte in corso Buenos Aires mi sento a Dubai (Wa-Wa-Wa’)
Wagwan? Sono chiuso con i roadman
Bomboclat, Moncler bombato tutto gonfio
Mi prendevano in giro (‘Ro-‘Ro) co-co-come Dumbo
Sono Simba il leone, sono a caccia nella giungla
Pensavi fosse un diss? (Fosse un diss) Chi ti si incula?
Ti sei già fatto pisciare in testa dall’industria
Il suo culo manda in fissa (Wagwan?)
Ferro nella tasca destra, ma non lo posto su Instagram

Wagwan? Dimmi come si fa
A scappare dai guai, dai guai
TMAX a duecento che sgasa (Skrrt)
Mentre niente ci salva
Wagwan? Siamo cresciuti in strada
Come figli di puttana
Wagwan? (Wagwan?) Wagwan?

Be-Benvenuto nel disagio, dove ognuno gira armato (Ah)
Ho la guerra in testa, guido un Maserati come un carrarmato
Il mio nome è Mario, è chiaro, non nominarlo invano (No, fra’)
Sono un sultano sul trono, siamo I Soprano e non parlo del tono
Bossoli dentro alla canna (Wagwan?), tossici sopra una panca
Tra papponi e prostitute, vent’anni è già mamma
Per la strada una palude, versa sangue, salamandra
E non ci sono scuse quando sconti una condanna
Attento che nel back ho solo soldi in black
Da bimbi in BMX, ora ho un’Audi RS 3
“Vroom, vroom” per la street con i miei (Con i miei)
E tu non fare il G perché tanto non lo sei (Ehi)

Wagwan? Dimmi come si fa
A scappare dai guai, dai guai
TMAX a duecento che sgasa
Mentre niente ci salva
Wagwan? Siamo cresciuti in strada
Come figli di puttana
Wagwan? (Wagwan?) Wagwan?

Wagwan? Dimmi come si fa
A scappare dai guai, dai guai
TMAX a duecento che sgasa (Skrrt)
Mentre niente ci salva
Wagwan? Siamo cresciuti in strada
Come figli di puttana
Wagwan? Wagwan? (Wagwan?), eh

F.T.
F.T.

Il significato della canzone WAG1

La canzone “Wag1” di Simba La Rue, Tedua e Sfera Ebbasta esplora la vita di strada e le difficoltà che il protagonista ha affrontato crescendo in un ambiente ostile. Utilizzando un linguaggio crudo e diretto, l’artista racconta la sua evoluzione personale e l’adattamento alla durezza del contesto sociale, dove la violenza e il crimine sono all’ordine del giorno. Il termine “Wagwan”, di origine giamaicana, è una forma di saluto o domanda (“che succede?”) e viene usato come ritornello per riprendere un senso di identità e appartenenza alla strada.

Il protagonista si descrive come qualcuno che ha svoltato la sua vita ma che rimane legato alla violenza e al crimine. Frasi come “Sono caldo come il magma” e “Ho svoltato la mia vita” indicano un senso di potere e trasformazione personale, ma la presenza costante della violenza è evidente con espressioni come “sono armato come bin Laden Osama” e “Ferro nella tasca destra”.

L’artista critica anche il sistema musicale e sociale, esprimendo disprezzo per l’industria e per chi è sottomesso a essa: “Pensavi fosse un diss? Chi ti si incula? Ti sei già fatto pisciare in testa dall’industria”. In questo modo, afferma la sua indipendenza e ribellione verso l’autorità.

Il ritornello, “Wagwan? Dimmi come si fa a scappare dai guai“, riflette la ricerca di una via d’uscita da un ambiente difficile, rappresentato dalla velocità e dal pericolo (“TMAX a duecento che sgasa”). Tuttavia, viene sottolineato che non ci sono molte speranze di salvezza: “Mentre niente ci salva”.

Nel secondo verso, l’artista continua a rafforzare l’immagine della vita di strada, parlando di armi e criminalità (“Bossoli dentro alla canna”, “vent’anni è già mamma”). Viene evocata una realtà brutale, in cui crescere significa sopravvivere in un mondo di violenza e assenza di regole, un ambiente descritto come una “palude” che inghiotte chiunque vi si trovi.

In sintesi, il pezzo riflette la lotta per sopravvivere in un mondo violento e disordinato, la sensazione di essere intrappolati in una vita di strada e la ricerca di potere e identità attraverso l’affermazione personale e il rifiuto del sistema.

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