Dark room di Cesare Cremonini feat. Mike Garson: testo e significato della canzone
Testo e significato della canzone “Dark Room” di Cesare Cremonini e Mike Garson, un invito all’azione nonostante il caos e lo smarrimento
Dark Room è una canzone di Cesare Cremonini che vede la collaborazione del pianista americano Mike Garson. Il brano è tratto dal disco “Alaska Baby”, disponibile dal 29 novembre 2024 ed è stato prodotto insieme ad Alessandra De Crescenzo. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato del pezzo.
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Il testo di Dark Room
Ecco il testo di Dark Room di Cesare Cremonini e Mike Garson.
Qui non c’è più nessuno, nemmeno tu
Soltanto il tuo profumo che sale su
Il tuo gorilla indiano campione di Kung Fu
Vuole spaccarmi il naso, gliel’hai chiesto tu
Ragazze francesi, bambole vudù
Negli occhi fari accesi, magic mushroom
Il proprietario armato lavora alla TV
Chiede come mi chiamo, devo pensarci su(Andiamo, andiamo) siamo ancora in tempo
(Su, andiamo) la vita inizia adesso (Andiamo)
Se muoio fa lo stesso, e non importa il resto
(Su) andiamo, andiamo, andiamo nella dark roomGraffi sul pavimento, un déjà-vu
C’è un’ombra nello specchio che sembravi tu
È solo un trucco e adesso arriva Belzebù
Spegne la luce, non ti vedo più(Su, andiamo, andiamo) siamo ancora in tempo
(Su, andiamo) la vita inizia adesso (Andiamo)
Sе muoio fa lo stesso, e non importa il resto
(Su) andiamo, andiamo, andiamo nеlla dark room(Su, andiamo, andiamo)
(Su, andiamo, andiamo)
Se muoio fa lo stesso, e non importa il resto
(Su) sndiamo, andiamo, andiamo nella dark room
(Su, andiamo, andiamo) nella dark room
(Su, andiamo, andiamo)
Se muoio fa lo stesso, e non importa il resto
(Su) Andiamo, andiamo, andiamo nella dark room
Il significato della canzone Dark Room
La canzone dipinge un’atmosfera surreale, sospesa tra malinconia, disorientamento e un desiderio di fuga verso l’ignoto. L’artista utilizza immagini vivide e talvolta grottesche per rappresentare un momento di rottura e il bisogno di lasciarsi andare.
Il testo si apre con un senso di vuoto: “Qui non c’è più nessuno, nemmeno tu, soltanto il tuo profumo che sale su.” La persona amata è assente, ma la sua presenza aleggia ancora, evocata da dettagli intimi e sensoriali. Il “gorilla indiano campione di Kung Fu” rappresenta probabilmente un ostacolo, un’energia ostile che rende impossibile la riconciliazione, come fosse tratto da un videogioco.
La strofa successiva introduce un mix di elementi stranianti, quasi psichedelici: “Ragazze francesi, bambole vudù, negli occhi fari accesi, magic mushroom.” Questi simboli evocano un viaggio mentale o una realtà alterata, dove il protagonista si trova disorientato, quasi in balia degli eventi. Persino il “proprietario armato che lavora alla TV” sottolinea la natura surreale della situazione, rendendo difficile distinguere tra reale e immaginario: “Chiede come mi chiamo, devo pensarci su.”
Il ritornello invita all’azione, nonostante il caos: “Andiamo, andiamo, siamo ancora in tempo. La vita inizia adesso.” È un incitamento a vivere intensamente, anche a costo di rischiare tutto: “Se muoio fa lo stesso, e non importa il resto.” Questo sentimento si riflette nella “dark room,” che diventa il luogo simbolico in cui affrontare il buio, l’ignoto e forse se stessi.
Nella seconda strofa, il senso di smarrimento cresce: “C’è un’ombra nello specchio che sembravi tu, è solo un trucco e adesso arriva Belzebù.” Il tema della perdita dell’identità si intreccia con immagini oscure e demoniache, a indicare una lotta interiore o un confronto con le proprie paure.
In sintesi, il pezzo esplora il desiderio di fuga e il coraggio di affrontare l’ignoto, rappresentato dalla “dark room.” È un viaggio metaforico verso l’autoaccettazione o la libertà, anche a costo di abbracciare il rischio e l’incertezza: “Se muoio fa lo stesso, e non importa il resto.”