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Ragazze facili di Cesare Cremonini: testo e significato della canzone

Testo e significato di “Ragazze facili” di Cesare Cremonini, simbolo di momenti spensierati e pieni di passione con il bisogno di connessione e felicità

29 Novembre 2024 12:14

Ragazze facili è una canzone di Cesare Cremonini tratta dall’album “Alaska Baby” disponibile dal 29 novembre 2024. Si tratta dalla quarta traccia del disco e, a seguire, potete ascoltare il pezzo, leggere testo e significato.

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Il testo di Ragazze facili

Ecco il testo di Ragazze facili di Cesare Cremonini.

(Facili, facili, facili, facili, ah–)

Losche avventure sentimentali
Nate in un angolo della città
Sotto due lune che sembrano uguali
Ragazze facili, facili, come va?
Sai che non vivo più se ti allontani
Vienimi a prendere stasera al bar
Facciamo un giro per tutti i locali
In alto i calici, calici di felicità

Voglio vedere che faccia ha un giorno senza pietà
E se è una cosa normale che ti voglio parlare
E dirti: “Ciao, come va?”, ah
E come si fa? Eh-eh-eh-eh
A farsi ancora del male
Ancora le pare per una storia d’amore
Che poi se ne va

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili

Poche parole, troppe seghe mentali
Anche se fuori piove, hai messo gli occhiali
Vuoi camminare sotto a un temporale
E siamo fradici, fradici di felicità

Vieni a vedere che faccia ha un giorno senza pietà
Lo sai, è una cosa normale che non riesco parlare
E dirti: “Ciao, come va?”, ah
Ecco come si fa, eh-eh-eh-eh
A farsi ancora più male
Ancora le pare per una storia d’amore, amore, amore
Che non se ne va

Lo sai tenere un segreto? (Ah-ah-ah)
Che devo essere sicuro (Ah-ah-ah)
Che se comincia davvero, davvero, davvero
Tu non lo dici a nessuno (Facili, facili, facili)
Stasera sono uscito solo per far casino
E bere vino fino a mattino
Con quel mio vecchio amico che è sempre in giro (Facili, facili, facili)
E adesso è un mito
Ma ovunque vada è te che vedo e già mi maledico
Sono riuscito a farti perdere il treno
Tu con l’anima in pena, io che rido e che impreco
E sì, ma forse ci credo che anche tu sei felice
Che la mia vita sbagliata è un regalo del cielo
E quando ridi ci credo, io quando ridi ci credo
E quando ridi ci credo, ci credo, ci credo

(Uh-uh-uh-uh)
(Uh-uh-uh)
(Uh-uh-uh)

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili

Il significato della canzone Ragazze facili

La canzone “Ragazze facili” racconta il mondo delle relazioni fugaci e delle emozioni contrastanti, oscillando tra leggerezza e introspezione. Attraverso immagini vivaci e momenti di riflessione, si delinea un quadro di esperienze sentimentali effimere ma intense.

Le “losche avventure sentimentali” descritte nel brano si sviluppano in una città che diventa il teatro di incontri e storie fugaci: “Nate in un angolo della città, sotto due lune che sembrano uguali.” Le protagoniste, descritte come “ragazze facili”, rappresentano non tanto una caratteristica personale quanto un simbolo di momenti spensierati e pieni di passione.

L’autore riflette sul bisogno di connettersi e sulla difficoltà di comunicare in modo autentico: “Sai che non vivo più se ti allontani, vienimi a prendere stasera al bar.” Queste parole esprimono il desiderio di colmare un vuoto attraverso relazioni che, però, sembrano destinate a rimanere superficiali. Anche la frase “Facciamo un giro per tutti i locali, in alto i calici di felicità” suggerisce una ricerca di evasione e gioia momentanea.

Tuttavia, dietro la facciata leggera, emergono domande profonde: “E come si fa a farsi ancora del male, ancora le pare per una storia d’amore che poi se ne va?” Qui si percepisce una sorta di stanchezza nei confronti delle relazioni che iniziano con entusiasmo ma finiscono con delusione, lasciando un senso di amarezza.

Nel verso “Poche parole, troppe seghe mentali, anche se fuori piove, hai messo gli occhiali”, si intravede la difficoltà di andare oltre le apparenze e le complicazioni mentali che ostacolano il vero dialogo. Anche la pioggia e il temporale diventano metafore per l’incertezza e l’imprevedibilità delle emozioni: “Vuoi camminare sotto a un temporale e siamo fradici di felicità.”

L’elemento del segreto è introdotto con un tono enigmatico: “Lo sai tenere un segreto? Che devo essere sicuro, che se comincia davvero tu non lo dici a nessuno.” Questo aggiunge un velo di vulnerabilità e desiderio di protezione nei confronti di qualcosa di speciale e intimo.

Infine, il pezzo si chiude con un misto di autoironia e speranza: “La mia vita sbagliata è un regalo del cielo. E quando ridi ci credo.” Nonostante gli errori e la confusione, l’autore sembra trovare conforto nella bellezza di un sorriso, un momento che dà significato anche alle situazioni più caotiche.

In sintesi, il brano affronta il bisogno di connessione e il desiderio di felicità in un contesto di relazioni transitorie, bilanciando la leggerezza con una riflessione più profonda sulle emozioni e sulla fragilità umana.

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