Pezzi da 100, Tony Effe feat. Kid Yugi: testo e significato della canzone
Testo e significato della canzone “Pezzi da 100” di Tony Effe feat. Kid Yugi, con sfumature spesso irriverenti, il brano è intriso di un senso di malinconia latente
Pezzi da 100 è una canzone di Tony Effe feat. Kid Yugi disponibile dal 10 dicembre 2024. Il cantante sarà in gara nella prossima edizione del Festival di Sanremo 2025. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.
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Il testo di Pezzi da 100 di Tony Effe feat. Kid Yugi
Ecco il testo di “Pezzi da 100” di Tony Effe.
Sick Luke, Sick Luke
Nasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Vado all’inferno, entro ridendo
E vediamo chi è il diavolo adesso
Più soldi, più infami (Più soldi, più infami)
Cavallini come un Ferrari, ah, seh
Nasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Tutto in pezzi da cento (Go, go, go, go)Non mangio grassi, levo sempre il tuorlo dalle uova
Il mio amico non è gay, vende polvere rosa
Vado all’Ariston, faccio felice mamma (Seh)
Metto cinquanta K sulla vittoria di Gaia (Cinquantamila)
Italiano, tutto Gucci come Sinner (Tutto Gucci)
A Natale le compro la borsa e il filler (Seh, seh)
Non voglio che sia triste, per lei potrei fare il killer (Okay)
Sorpresa nelle palle come nell’ovetto Kinder (Grr-pow)
Sono l’uomo dell’anno (Sì), caricatore full (Sì)
Lei la chiamo “mon amour” (Sì), mangio pasta, no cuscus (Sì, sì)
Tony fa soldi, la mucca fa “mu”
Sto troppo in alto, fatico a scendere giùNasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Vado all’inferno, entro ridendo
E vediamo chi è il diavolo adesso
Più soldi, più infami (Più soldi, più infami)
Cavallini come un Ferrari, ah, seh
Nasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Tutto in pezzi da cento (Ah)Russian kiss, lei mi dà un bacio di Giuda
Cena da Zuma, GHB e nessuno mi stupra
Rigorosamente fucsia la mia Iqos Iluma
L’amico mio fa un tiro di cotta e un tiro di cruda
Posso assicurarti che non ho mai visto un orologio che abbia
Meno di tre complicazioni sul polso sinistro
Due ragazze in camera che fanno scissor
Scendi in Puglia in auto, torni senza ruote come i Flintstones
Bevo New York Sour perché mi piace il nome
Lecco il piccione, fatturo più di un milione
Ho ventitré anni, ma dovete chiamarmi “signore”
G-Class sembra un elefante, mi sento ScipioneNasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Vado all’inferno, entro ridendo
E vediamo chi è il diavolo adesso
Più soldi, più infami (Più soldi, più infami)
Cavallini come un Ferrari, ah, seh
Nasci piangendo, muori piangendo
Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo
Tutto in pezzi da cento
Il significato della canzone Pezzi da 100
Il brano offre una visione disincantata della vita, dove successo, denaro e superficialità si intrecciano con riflessioni più profonde sull’esistenza. La frase ricorrente “Nasci piangendo, muori piangendo” sottolinea la natura effimera e dolorosa della vita, presentata come un ciclo inevitabile di sofferenza. Questo pessimismo viene però mitigato da un atteggiamento ironico e provocatorio: “Vado all’inferno, entro ridendo, e vediamo chi è il diavolo adesso“, che suggerisce una sfida aperta al destino e alla moralità.
Il testo mescola immagini di lusso e materialità con riferimenti personali e culturali. Frasi come “Metà lo metto in banca e l’altro lo spendo” esprimono un dualismo tra la voglia di accumulare e il desiderio di vivere il presente senza limiti. I riferimenti al denaro, come “Tutto in pezzi da cento”, rafforzano l’idea di uno stile di vita ostentato e consumistico, dove il successo si misura attraverso oggetti e status.
Nel brano emergono anche dettagli di vita quotidiana e affetti, come nella frase “A Natale le compro la borsa e il filler, non voglio che sia triste, per lei potrei fare il killer“, che rivela un lato più vulnerabile e affettuoso dietro l’apparente freddezza. Tuttavia, la narrazione torna rapidamente a toni più spavaldi e dissacranti, come in “Sorpresa nelle palle come nell’ovetto Kinder”, che gioca su immagini ironiche e iperboliche.
L’ostentazione continua con riferimenti al lusso, alle mode e alla cultura pop: “Russian kiss, lei mi dà un bacio di Giuda, rigorosamente fucsia la mia Iqos Iluma“. Questi dettagli sottolineano uno stile di vita eccessivo e votato all’apparenza, mentre frasi come “Due ragazze in camera che fanno scissor” e “Lecco il piccione, fatturo più di un milione” aggiungono provocazione e una certa eccentricità narrativa.
Nonostante i toni spesso irriverenti, il brano è intriso di un senso di malinconia latente, soprattutto nel ritornello che richiama continuamente la fragilità dell’esistenza. L’accumulo di ricchezze e la ricerca del piacere sembrano essere tentativi di compensare questa consapevolezza, trasformando la sfida alla vita in una dichiarazione di forza e ostinazione.