Home Ghemon Sindrome di Stoccolma, Ghemon: testo e significato della canzone

Sindrome di Stoccolma, Ghemon: testo e significato della canzone

Testo e significato della canzone “Sindrome di Stoccolma” di Ghemon sul conflitto interiore e la complessità dell’identità

13 Dicembre 2024 00:59

Sindrome di Stoccolma è una canzone di Ghemon disponibile dal 13 dicembre 2024. Il brano è prodotto da Ghemon, Sup Nasa & Fabio De Angelis e potete ascoltarla qui sotto insieme a testo e significato del pezzo.

Queste le parole, via Instagram, per annunciare l’uscita del nuovo singolo:

Venerdì 13 dicembre esce “Sindrome Di Stoccolma”.
Dura quasi 5 minuti, una durata inedita per la musica di oggi, ma proprio questa è la sua caratteristica: è un viaggio in cui perdersi per ritrovarsi, come un sentiero di montagna sotto la neve, e quel tempo è quello che serve per attraversarlo.
Il genere musicale? Non lo so. Ne ho in mente diversi, ma non li dico, sentite e decidetelo voi. Quello che posso dire è che farà parte del mio disco “Una Cosetta Così” ( presto novità). Ecco, per ora mi sembra tutto.
A Venerdì.

Il testo di Sindrome di Stoccolma di Ghemon

Ecco il testo di “Sindrome di Stoccolma” di Ghemon.

Quasi non mi sento più la faccia
Cammino nel vento gelido
Ma vorrei forse avere preso un’altra giacca
Testa di cazzo come al solito
Potessi sospendere questi giudizi su di me
Almeno al mattino anche se ormai io so che
Che se attorno ho il caos che mi abbraccia
Dentro c’è lo stesso casino

E chi lo sa che colore ha
Questo lato di me
Che si nutre di dubbi e si ciba di oscurità
Oh, però mi appartiene
È la cosa di me che mi spinge in avanti
Ma poi mi trattiene

Quasi non mi sento più lе gambe
Sto correndo a cento al chilomеtro
Ma vorrei, tu non sai quanto vorrei
Mettermi alle spalle le domande
Ma vedessi loro quanto corrono
Per cambiare vita la voglia non basta
Dei giorni sei rotto e lo devi accettare
Se fai solo caso a quello che manca
Ti perdi il segreto perché
Conta più quello che c’è

E chi lo sa che colore ha
Questo lato di me
Che si nutre di dubbi e si ciba di oscurità
Oh, però mi appartiene
È la cosa di me che mi spinge in avanti
Ma poi mi trattiene

Eh-eh
Dai-di-di-eh-eh-eh
Ah-ah-ah, du-du-du-du
Oh
Ah, uh-uh-uh-uh-uh
Uh-uh, ah-ah-ah
Oh-oh-oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh-oh-oh

E chi lo sa che colore ha
Questo lato di me
Che si nutre di dubbi e si ciba di oscurità
Oh, però mi appartiene
È la cosa di me che mi spinge in avanti
Ma poi mi trattiene

Il significato della canzone Sindrome di Stoccolma di Ghemon

La canzone esplora il conflitto interiore e la complessità dell’identità, ponendo l’accento su un lato oscuro e dubitativo della propria personalità che, nonostante tutto, spinge il protagonista a crescere e a confrontarsi con sé stesso.

Il brano si apre con un’immagine di disagio fisico ed emotivo: “Cammino nel vento gelido / Ma vorrei forse avere preso un’altra giacca“, sottolineando la tendenza del protagonista a compiere scelte che lo portano a sentirsi vulnerabile. Questo disagio riflette il suo rapporto con il caos interiore: “Che se attorno ho il caos che mi abbraccia / Dentro c’è lo stesso casino.”

Il protagonista si interroga sul “colore” di questa parte di sé, un lato che si nutre di incertezze: “Che si nutre di dubbi e si ciba di oscurità.” Sebbene sia una parte difficile da affrontare, riconosce che essa lo definisce e lo spinge avanti, pur trattenendolo al tempo stesso: “È la cosa di me che mi spinge in avanti / Ma poi mi trattiene.”

Nel secondo verso, viene descritto uno sforzo incessante per superare i dubbi e le difficoltà: “Sto correndo a cento al chilometro / Ma vorrei, tu non sai quanto vorrei / Mettermi alle spalle le domande.” Tuttavia, è consapevole che il cambiamento richiede più della semplice voglia, e che accettare le proprie fragilità è parte del processo: “Per cambiare vita la voglia non basta / Dei giorni sei rotto e lo devi accettare.”

La riflessione si chiude con un messaggio di speranza e consapevolezza, riconoscendo che, per non perdersi, è essenziale apprezzare ciò che si ha: “Se fai solo caso a quello che manca / Ti perdi il segreto perché / Conta più quello che c’è.”

In sintesi, la canzone è una meditazione sulla lotta tra le parti opposte del proprio essere: il lato oscuro e quello che spinge a crescere. Questo dualismo non è visto solo come un peso, ma come qualcosa che appartiene al protagonista, dandogli forza e direzione.

GhemonTesti canzoni