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Digos, Shiva e Paky: testo e significato della canzone (video)

Significato e testo di “Digos” di Shiva e Paky, un brano con elementi del rap di strada e del lusso con immagini di potere e controllo

27 Dicembre 2024 01:06

Tra i brani più ascoltati e i video più in tendenza degli ultimi giorni spicca “Digos” di Shiva e Paky, prodotto da Finesse. A seguire potete ascoltare la canzone, leggere testo e significato.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO UFFICIALE DI “DIGOS” DI SHIVA E PAKY.

Il testo di Digos

Ecco il testo della canzone “Digos” di Shiva e Paky.

Ah

Paky e Shiva, fumiamo shisha, vendevo hashish
Non scordo mica di quando prima ero senza jeans per i posti chic
Lycamobile, Africa Twin (Uaum, uaum), tuta black e McQueen (Ah-ah)
Ho sentito la tua uscita, fa più schifo di quella prima, fuck you
Bidibi bodibi bu, mi trovi in strada o sopra GQ (GQ)
Stronzo, non uscire più se il tuo SUV, no, non è bulletproof
Spende due deca in un “puff”, tu continua a farmi i vudù (Ah-ah)
Salgono due da giù (Da giù), ti metton le ali, Red Bull (Ah)
Glory mafia, Santana gang, stiamo contando una cifra (Ah-ah, ah-ah)
Mentre parli male di me, spero che ti ingoi la lingua (Ahahah)
Vuoi parlare di gangsta rap, vuoi parlare di classifica (Classifica)
Questo, fra’, non è un disco (Ah-ah) (Ehi), stronzo, è la nuova bibbia (Ehi, andiamo)

Paky e Shiva, lean e Wockesha (Glu, glu)
Sporchiamo i cup con qualche linea (Let’s go, let’s go)
Mezzo milione solo alla firma
Tipo Guè e Marra con Santеria (Milano)
Fumo clonazioni, sposto le azioni
Dentro Milano facciamo un sisma (Grr, grr)
Contiamo zeri comе se fosse la vecchia lira
Ma vengon da Spoty e YouTube (Esatto)
Son sempre incollato alla strada
Mentre ci cerca anche l’Interpol (Bu-bu)
Questo Nokia muove palline
Non sto giocando mica ad 8 Pool (Brr, brr)
Ora metter sacoche e skimask
Più codeina diventa cool (Ah)
Non puoi aggiungere neanche un mila
Ormai le pocket son tutte full (Let’s go, let’s go, andiamo)
Okay, mandiam di moda le droghe (E poi?)
E poi facciam famose le troie (E poi?)
E poi cimici dentro un Range Rover (Skrrt, skrrt)
La DIGOS sa tutti gli spoiler (Uah, uah)
Police con i tratti undercover (Skrrt)
Prendo i privati in hangover
Sposto shooter con un furgone
Ne muovo undici, Antonio Conte (Glory)

Sono un vero G rapper, mica come te
Ciò che dico l’ho fatto (Ah-ah)
Se mi cerchi, sto sopra due ruote come un handicappato (Uaum, uaum)
Se parli di me o di gangsta rap, si sa già che hai cappato (Hai cappato)
Daytona l’ho coppato (Ah-ah) da una casa occupata, Paky (Rrah)
Ancora il prezzo sui pacchi, pacchi (Bu-bu)
Mafia come Luciano Lucky (Milano)
I soldi non ci hanno mai cambiati
Moriremo tutti quadrati (Esatto)
Drone intorno al perimetro
Fra’, il mio shooter sembra Ansu Fati (Pshh, pshh, pshh, pshh)
Vi trasforma tutti in stufati
Mentre Draco gioca ai pupazzi (Ecco)

Il significato della canzone Digos

La canzone “Digos” è un’esplosione di immagini, riferimenti e dichiarazioni che mescolano la vita di strada, l’ostentazione del successo e il legame con le proprie origini. Il testo si apre con un ritratto diretto: “Paky e Shiva, fumiamo shisha, vendevo hashish“, che evidenzia un passato difficile legato a esperienze di spaccio, contrapponendolo all’attuale successo. Questo contrasto è enfatizzato dal ricordo di quando “ero senza jeans per i posti chic”, mostrando come il lusso attuale sia il risultato di una risalita.

L’approccio è spesso provocatorio: “Ho sentito la tua uscita, fa più schifo di quella prima, fuck you“, con un disprezzo diretto verso chi non è all’altezza o tenta di criticarli. L’immagine di una vita pericolosa e ostentata emerge con frasi come “Stronzo, non uscire più se il tuo SUV, no, non è bulletproof”, che suggerisce la necessità di protezione in un contesto di rivalità e violenza.

La canzone intreccia elementi del rap di strada e del lusso, come in “Paky e Shiva, lean e Wockesha, sporchiamo i cup con qualche linea”, un riferimento all’uso di sostanze, simbolo di uno stile di vita controverso ma comune nel genere. Il successo finanziario è un tema centrale: “Contiamo zeri come se fosse la vecchia lira, ma vengon da Spoty e YouTube“, dove viene sottolineato come la musica sia diventata il mezzo per raggiungere la ricchezza, pur mantenendo un legame con la strada.

La seconda parte si concentra sull’immagine del potere e del controllo. Frasi come “Drone intorno al perimetro, fra’, il mio shooter sembra Ansu Fati” dipingono un quadro di sorveglianza e minaccia, mentre il riferimento a “Antonio Conte” con “ne muovo undici” richiama l’organizzazione e la strategia tipica del calcio, applicata qui a un contesto criminale.

Infine, il brano si chiude con un’affermazione di autenticità: “Sono un vero G rapper, mica come te, ciò che dico l’ho fatto”, una rivendicazione che separa gli artisti veri da quelli che fingono di essere gangsta. Le immagini potenti, come “Moriremo tutti quadrati”, sottolineano una visione disillusa e fatalista del loro destino, sempre legato alle radici e alla vita dura.

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