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Me ne batto R’ Belìn, Samuel Heron: testo e video ufficiale

Samuel Heron, Me ne batto R’ Belìn: significato canzone, testo e video

pubblicato 14 Luglio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:24

E’ disponibile su Spotify, iTunes e su tutte le principali piattaforme digitali “Me ne batto R’ Belìn” di Samuel Heron. Il brano esce su etichetta Polydor (Universal Music Italy) e arriva dopo il singolo “Nella Pancia della Balena” con The Kolors, proseguendo il singolare percorso da cantastorie di Samuel Heron.

“Me ne batto R’ Belìn” è il primo di una trilogia di brani con il quale Samuel Heron ritorna ad una dimensione più umana del suo essere artista, raccontando le sue radici, le storie che lo hanno accompagnato dalla sua infanzia sino a diventare la persona che è oggi. Scritto dallo stesso Samuel Heron Costa “Me ne batto R’ Belìn” è un pezzo in dialetto spezzino di reale impatto, una ballad genuina intrisa di folklore popolare.

Un’atmosfera avvolgente lascia spazio all’immaginario di Samuel Heron dando vita ad un primo racconto epistolare del suo vissuto che riaffiora nella mente attraverso le sue parole e la musica di una chitarra acustica sapientemente suonata per l’occasione da Blanco, al secolo Andrea Gargioni.

In apertura post il video ufficiale della canzone.

Samuel Heron, Me ne batto R’ Belìn, Testo

[Ritornello]
Sotto a quella ciminiera, ci son passato varie volte
In Viale Fieschi le puttane, con le gambe sempre aperte
C’è pieno di fanteti che fanno del casin
Cresciuti tra i palazzi o mio bel ninin
Passeggiando dalla Pieve fino a Ciassa Brin
Me ne batto r’belin, ahahah

[Strofa]
Sotto a quella ciminiera, mi mangio un toco de fugassa
E non mi rompere le balle
A me son figio de bagassa
Sai che siamo dei pirati quindi coste fe
Per le strade fritto misto e odore di caffè
Oggi son mezzo mollo, vogia ne ghe n’è
Ma dove te ve? (Oh belo)

[Ritornello]
Sotto a quella ciminiera, ci son passato varie volte
In Viale Fieschi le puttane, con le gambe sempre aperte
C’è pieno di fanteti che fanno del casin
Cresciuti tra i palazzi o mio bel ninin
Passeggiando dalla Pieve fino a Ciassa Brin
Me ne batto r’belin, ahahah
Me ne batto r’belin

[Outro]
Aloa
O mia bela Speza
Che nascondi le tue spiagge
E fammelo un sorriso anche se il cielo spesso piange
Vorrei fare un tuffo in mare, sì da quello scoglio lì
E tutti vogliono scappare, ma poi ritornano qui

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