John Prine è morto per complicazioni legate al Coronavirus
E’ morto John Prine
John Prine è morto martedì al Vanderbilt University Medical Center di Nashville. Aveva 73 anni.
Il suo agente ha confermato la scomparsa alla CNN:
“Sì, possiamo confermare, a nome della famiglia Prine, che John è morto oggi a Vanderbilt a causa delle complicazioni di Covid-19”.
L’artista è stato ricoverato in ospedale e intubato il mese scorso dopo un “insorgenza improvvisa” dei sintomi del coronavirus, secondo una dichiarazione di famiglia pubblicata sul suo account Twitter (“Questa è una notizia difficile da condividere per noi. Ma così tanti di voi hanno amato e supportato John nel corso degli anni, volevamo farvi sapere e darvi la possibilità di inviare più di quell’amore e quel supporto adesso. E sappiate che vi amiamo e John vi ama”).
“Sta cantando con gli angeli”, ha scritto la cantante Sheryl Crow su Twitter. “Ci mancherai ma le tue canzoni continueranno a vivere.”
Johnny Cash, nel suo libro di memorie, aveva indicato Prine come una delle sue quattro principali ispirazioni nella composizione di canzoni. Bob Dylan, in un’intervista del 2009, ha dichiarato: “Il materiale di Prine è puro esistenzialismo proustiano … e scrive bellissime canzoni”.
L’album di debutto di Prine risale al 1971 e fu un successo di critica. Contiene molte delle sue canzoni d’autore, tra cui “Paradise”, sulla città del Kentucky occidentale dove sono cresciuti i suoi genitori, e “Hello in There”, un affettuoso omaggio agli anziani.
Prine ha pubblicato una dozzina di album e ha fatto tournée nei successivi due decenni fino a quando sono sorti problemi di salite. Nel 1996 gli è stato diagnosticato un tumore al collo allo stadio 3, che ha richiesto ai chirurghi di rimuovere un pezzo del collo. L’operazione ha anche reciso i nervi nella sua lingua e ha cambiato il tono della sua voce. Gli ci è voluto più di un anno prima che potesse tornare ad esibirsi di nuovo.
Via | CNN