Francesca Michielin, intervista via Skype: “Feat (Stato di Natura) è il mio album: la musica non si deve fermare”
Francesca Michielin racconta “Feat. (Stato di Natura)”, il suo ultimo album. Intervista via Skype.
“La musica non si deve fermare“. Lo dice Francesca Michielin. Il suo ultimo album, Feat. (Stato di Natura), è uscito venerdì 13 marzo. Se alcuni suoi colleghi hanno preferito “scappare” da questo periodo causa emergenza Coronavirus, lei ha deciso di esserci comunque. “In questo momento storico in cui tante cose devono fermarsi, la musica deve andare avanti. Non è qualcosa di materiale, la si può ascoltare ovunque tu ti trovi. Per questo era bello che uscisse il disco e che si potesse portare qualcosa di positivo nelle case dei miei fan. Non volevo interrompere anche la musica”, ci ha raccontato Francesca durante un’intervista realizzata (visto il periodo) tramite Skype.
Undici feat., altrettante collaborazioni: da Shiva ai Coma Cosa, da Elisa a Fabri Fibra. Questo per Francesca Michielin è il disco della maturità. La parola d’ordine? Sperimentazione. “Questo disco è all’insegna della sperimentazione, ma anche della diversità e dell’incontro. Che non vuol dire confusione ma confronto tra anime diverse, che hanno arricchito il progetto. La sperimentazione di questo progetto è nato dalla mia esigenza di proseguire con le sonorità elettroniche, ma volevo aumentare l’aspetto analogico delle mie produzioni. Ci sono tantissimi suoni campionati che provengono dalla natura, ma anche strumenti dal vivo. Questa sperimentazione è stata collettiva, anche gli altri artisti lo hanno fatto: Fabri Fibra ha rappato in un brano gospel r’n’b o Elisa che ha cantato con l’autotune“.
Il primo brano della tracklist è Stato di Natura, una canzone energica, quasi inaspettata. “Ci tengo che il primo brano di ogni disco sia un manifesto emblematico e Stato di Natura è un titolo emblematico, oltre a essere il sottotitolo dell’album. Riprende questa filosofia inglese del 600 che sosteneva che gli uomini una volta vivevano nella natura facendosi la guerra gli uni contro gli altri. Solo attraverso lo stato di diritto sarebbero riusciti a vivere in armonia. Ora che siamo in una società super industrializzata e tecnologica siamo tornati a essere delle belve. Ci siamo dimenticati che la parola ha un peso e un significato“. Uno dei temi più importanti del disco, tra l’altro, è proprio il contrastro tra la natura e l’urban: