Diodato, Che vita meravigliosa… e che album incantevole (recensione)
Che vita meravigliosa album di Diodato: la recensione del disco su Soundsblog.it
E’ uscito oggi il nuovo disco di Diodato, Che vita meravigliosa, trainato dai recenti recenti della titlatrack -brano colonna sonora di La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek- e da “Fai rumore“, pezzo trionfatore al Festival di Sanremo 2020.
L’album contiene 11 tracce (incluse, ovviamente, queste due canzoni) e dal primo ascolto, è chiara la sensazione di essere davanti ad un vero e proprio gioiellino.
Che vita meravigliosa è un concentrato di emozioni, di pezzi che sono un viaggio e un racconto che ascoltiamo, lontani da qualsiasi retorica e dalla capacità di esprimere e raccontare storie nelle quali, spesso, ci si rispecchia e ci si ritrova. In diverse interviste, lo stesso Diodato ha ammesso di essere entusiasta e felice quando qualcuno gli fa presente di essere riuscito a rileggersi e riconoscersi in quello che lui canta. Preparatevi, perché accadrà molto spesso nei brani inclusi in questo album.
“Non credo di essere mai stato così tanto me stesso, d’essere mai stato in grado di mettere così a fuoco il mio vissuto e tutte le sensazioni che mi hanno portato a dare questo titolo prima a una canzone e poi a questo album. ero pronto a condividere, a raccontare questa condizione di perenne viaggiatore, navigante felicemente disperso, di osservatore talvolta malinconico, talvolta disincantato, di eterno bambino innamorato di questa giostra folle”.
Ci sono diversi temi, in questo disco. Dalla percezione del nichilismo che ci circonda, da quella freddezza e distanza con la realtà, concentrati esclusivamente su se stessi anche di fronte ad una tragedia, dal lamento di chi fa tardare i propri viaggi e progetti anche di fronte a chi ha scelto di togliersi la vita sotto a un treno (“La lascio a voi questa domenica“) fino alla malinconia e nostalgia struggente di “Quello che mi manca di te“, elenco di ricordi di un amore finito che non riusciamo a dimenticare che si conclude con la dolorosa speranza di “quello che manca davvero di te non te lo so spiegare ma spero sia la stessa cosa che manca anche a te… di me”.
In “Solo“, Diodato racconta i momenti in cui ci si ritrova in compagnia solo di se stessi, abbandonati da chi ci circonda, dalle storie che ci raccontiamo per superare quei momenti difficili: avere tutto il mondo davanti, poter scegliere… il tutto per soffocare quella sensazione di vuoto lasciato da altri.
“Fino a farci scomparire” è il racconto della rassegnazione consapevole di un rapporto che è finito, “Ciao, ci vediamo” è quando ci troviamo alle prese con un rapporto instabile e troppo debole perché possa continuare. E “Non ti amo più“, con un sound ritmato, è in grado di raccontare la stanchezza e la delusione di un sentimento in passato fortissimo, che oggi però si trascina solo in frustrazione.
Per stare in tema con il 14 febbraio, giorno di pubblicazione del disco, Che vita meravigliosa di Diodato è un vero proprio colpo di fulmine.