Home Festival di Sanremo Se me lo dicevi prima: Paolo Jannacci con Francesco Mandelli a Sanremo 2020 (Testo e Video)

Se me lo dicevi prima: Paolo Jannacci con Francesco Mandelli a Sanremo 2020 (Testo e Video)

Nella terza serata del Festival di Sanremo 2020, Paolo Jannacci si esibirà con Se me lo dicevi prima.

pubblicato 6 Febbraio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 09:33

Questa sera, giovedì 6 febbraio 2020, durante la terza serata della 70esima edizione del Festival di Sanremo, dedicata alle cover, Paolo Jannacci si esibirà con la canzone Se me lo dicevi prima insieme all’attore e conduttore Francesco Mandelli.

Se me lo dicevi prima è una canzone di Enzo Jannacci, padre di Paolo, pubblicata nel 1989 e contenuta nella raccolta Se me lo dicevi prima e altri successi. Il brano fu presentato all’edizione di quell’anno del Festival di Sanremo, ottenendo il secondo posto per quanto riguarda il Premio della Critica e la diciassettesima posizione nella classifica generale.

Se me lo dicevi prima di Enzo Jannacci è un brano che tratta il tema della tossicodipendenza.

Di seguito, trovate il testo della canzone; cliccando sulla foto in alto, invece, potete vedere l’esibizione a Sanremo 1989 di Enzo Jannacci.

Se me lo dicevi prima: testo

Ma se me lo dicevi prima
Come prima
Ma sì se me lo dicevi prima
Prima quando
Ma prima no
Eh, si prendono dei contatti
Faccio una telefonata al limite faccio un leasing
Se me lo dicevi prima
Ma io ho bisogno adesso, io sto male adesso
Eh, ho bisogno di lavorare adesso, sto male adesso
eh, sempre male adesso
sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro
Posso mica spedirti un charter
Bisogna saperlo prima che dopo non c’è lavoro, capito
E’ inutile che stai qui a insistere, e allora.

E allora è bello
Quando tace il water
Quando ride un figlio
Quando parla Gaber
E allora sputa su chi ti eroina
Perché il mondo sputa
Proprio quando nasce un fiore
Perché iniettarsi morte
è ormai anche fuori moda
Perché ce n’è già tanti che son venuti fuori.

Sei ancora qua
Ah, non sei quello di prima
Vabbé, quanto sei alto
1 e 94
Eh non vai bene
Come non vado bene
Non vai bene
Eh, se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno
gente tra l’1 e 60, l’1 e 60, no, tra l’1, 60,
Cosa devo fare, arrangiarmi da solo
Devo andare a rubare, eh vai a rubare.
E allora, e allora.

E allora sarà ancora bello
Quando ti innamori
Quando vince il Milan
Quando guardi fuori
E sarà ancora bello
Quando guardi il tunnel
Che è ancora lì vicino e non ci credi ancora
E sei venuto fuori e non ci credi ancora
E ci hai la pelle d’oca e non ci credi ancora.

Ti sei sentito solo
In mezzo a tanta gente
Sì ma guarda che di te e degli altri
A tutta questa gente qua
Non gliene frega niente
E allora sarà ancora bello
Quando tace il water
E sarà anche più bello
Quando scopri il trucco
E allora sarà bello
Quando tace il water
Quando spegni il boiler
Quando guardi il tunnel
Quando, quando senti il sole.

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