Viceversa, Francesco Gabbani: la canzone di Sanremo 2020 sul rivalutare il senso di condivisione
Francesco Gabbani, Viceversa: significato della canzone di Sanremo 2020, di cosa parla
Dopo aver vinto nella categoria Nuove Proposte con “Amen” e in quella dei Big con “Occidentali’s Karma”, Francesco Gabbani torna, per la terza volta, al Festival di Sanremo. La canzone che porta in gara quest’anno si intitola “Viceversa” ed è anche il nome del suo disco di inediti in uscita.
Sulla canzone in gara, Gabbani, come potete vedere nell’intervista in apertura post, ha dichiarato:
Viceversa è una parola del testo. E’ la canzone stessa. L’ho scritta nel settembre 2019. E’ stata questa canzone che mi ha fatto decidere di tornare al Festival, perché è una canzone che dimostra un altro mio modo di fare musica rispetto a Occidentali’s Karma o a Amen con le quali ho partecipato a Sanremo. E’ un modo che in realtà è sempre esistito, che probabilmente il pubblico del Festival non conosce. E’ una dimensione più emozionale, più intimista, che non si dimentica di mettere in confronto l’equilibrio tra gli opposti. Gioca un po’ con le parole. E’ una canzone che, se deve portare un messaggio, deve far rivalutare il senso di condivisione.
Francesco Gabbani presenterà la canzone questa sera, 5 febbraio 2020, durante la seconda serata del Festival di Sanremo.
Francesco Gabbani, Viceversa, Testo
Tu non lo dici ed io non lo vedo
L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po’ di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”
Ma l’amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
Di lasciarsi abbandonati all’emozione
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
È la paura dietro all’arroganza
È tutto l’universo chiuso in una stanza
È l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell’arresa
È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa