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Skioffi a Non è L’Arena sulla canzone Yolandi: “Ovvio che non la scriverei più oggi”

A Non è l’Arena, Skioffi parla della canzone Yolandi, al centro delle polemiche

pubblicato 26 Gennaio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 09:58

“Red dice che eri arrabbiato e si percepiva che ieri sapevi già che saresti stato eliminato…” ha iniziato Massimo Giletti, chiedendo la risposta da Skioffi.

“Non era per quello, per la caposquadra. Non mi sentivo più stimolato da una settimana, lì dentro.

Poi si passa alla canzone al centro della discussione nelle scorse settimane, Yolandi. Viene fatto ascoltare un pezzo del brano. Il pubblico in studio rumoreggia.

“C’è stato uno sbandamento, è evidente…” La Bruzzone si complimenta per il suo talento nel calarsi nei panni dell’assassino, al centro del pezzo, colpevole di femminicidio.

Massimo Giletti ripercorre il passaggio nel talent show quando la Commissione doveva decidere se lui potesse, o meno, continuare il suo percorso nel programma.

“Ovviamente non ho scritto la canzone per giustificare quello che c’era nel testo, è follia! Ho chiesto scusa, in lacrime, perché quello che ho scritto in quella canzone è orrendo. Ovvio che non lo farei più oggi!”

Giletti riprende il testo della canzone. Skioffi chiede:

“Questo l’ho già passato ad Amici, non vorrei ripassarlo qui… Ho chiesto scusa… Io ho sempre scritto pezzi d’amore. Scrivendo Yolandi ho voluto dare il massimo della crudeltà, del peggio, una cosa che non aveva mai portato nessuno nell’ambito musicale. Non volevo risultare maschilista, una brutta persona… “

“Mi sono reso conto troppo tardi che le parole che avevo scritto erano troppo pesanti” ammette, quasi imbarazzato.

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