Sanremo 2020, Junior Cally: “Rispetto delle donne è mio valore, linguaggio rap è crudo”
Il rapper, la cui partecipazione al Festival sembra ancora a rischio, replica alle accuse per i testi violenti nei confronti delle donne
Junior Cally rompe il silenzio e – con un ritardo per alcuni sospetto – risponde via Instagram alle polemiche che lo hanno travolto per alcuni testi di sue vecchie canzoni considerati violenti e offensivi nei confronti delle donne:
È da qualche giorno che rifletto su quanto sta accadendo intorno a me. Quello che accade è che moltissime persone si sono sentite offese da alcuni testi da me composti in passato e dalle immagini che li hanno accompagnati (il riferimento è al brano e al video di Strega, Ndr). Ho provato a spiegare che era un altro periodo della mia vita e che il rap ha un linguaggio descrittivo nel bene e nel male e rappresenta la cruda realtà come fosse un film.
Il rapper, all’anagrafe Antonio Signore, chiarisce che “trovo insopportabile la sola idea della violenza contro le donne, in ogni sua forma“, quindi si descrive come un “un ragazzo, un uomo che fa del rispetto, non solo delle donne, ma degli esseri umani uno dei suoi valori cardine“:
Mia mamma Flora è la persona più importante della mia vita e da qualche mese c’è Valentina al mio fianco: siamo complici, amici, ci amiamo e ci rispettiamo. Questa è la mia vita e questo spero sarà il mio Sanremo.
A proposito di No, grazie, la canzone che presenterà al Festival di Sanremo 2020, Junior Cally spiega che è “un brano che non ha quei testi e quelle immagini” e “che non avrà accanto la parola ‘Explicit’“. Al momento la partecipazione del rapper al Festival appare ancora in bilico, sebbene il direttore artistico e conduttore Amadeus abbia fatto trapelare l’intenzione di andare avanti senza esitazioni.