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Pink Floyd, discografia: tutti gli album della band e le canzoni più famose

Pink Floyd, la discografia con le canzoni più belle e gli album della band

pubblicato 17 Dicembre 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 10:35

Basta il nome Pink Floyd per avere già in mente la loro carriera discografica, i successi, gli album e come la band britannica sia riuscita ad essere, ancora oggi, un pilastro della musica internazionale, di tutti i tempi.

Dopo un inizio di musica psichedelica e space rock, il genere con il quale si sono maggiormente affermati, in tutto il mondo, è il rock progressivo. Tre gli artisti che hanno raffigurato e racchiuso lo spiriti del gruppo: Syd Barrett, Roger Waters e David Gilmour. Il successo e il riscontro di vendite è tale che, nel 2008, i dati parlano di circa 250 milioni di copie vendute in tutto il mondo. La band è nata a Londra nel 1965 con il cantante e chitarrista Syd Barrett, il bassista Roger Waters, il batterista Nick Mason e il tastierista Richard Wright.

Il loro debutto avviene nel 1967 con “The Piper at the Gates of Dawn“. Come già anticipatovi, il sound di queste prime tracce è quello psichedelico. Si tratto dell’unico disco nato sotto la direzione di Syd Barrett. 12 le tracce inserite, 6 nel lato A, 6 nel lato B.

Un anno dopo, nel 1968, esce A Saucerful of Secrets e vede l’ingresso di David Gilmour. Barrett, in seguito, venne allontanato dalla band a causa di un declino dello stato mentale.

Nel 1969 esce il loro primo lavoro legato ad una colonna sonora. Soundtrack from the Film More (conosciuto anche come More) è il terzo disco in studio, pubblicato nel 1969 dalla Columbia Graphophone Company.

Ummagumma vede, all’interno delle tracce, sempre più una maggior presenza di rock progressivo. Il lavoro arrivò al quinto posto della classifica inglese e nelle top 100 della Billboard americana.

Atom Heart Mother è, invece, considerato un vero e proprio classico dei tempi e della discografia dei Pink Floyd. Viene ufficialmente abbandonato il sound psichedelico dei loro primi lavori. Ottiene il primo gradino della Uk chart.

Meddle, il sesto disco, esce il 31 ottobre 1971 ma non ottiene un ottimo riscontro di vendite, in questo caso. Si deve “accontentare” di un terzo posto in Inghilterra. Tra i brani, furono estratti One of These Days/Fearless come singoli.

Nel giugno 1972 viene pubblicato Obscured by Clouds, settimo album in studio della band. In questo caso, le tracce sono state registrate per la colonna sonora del film La Vallée. Un solo singolo estratto per le radio, Free Four.

Ed eccoci arrivare la pilastro della discografia del gruppo, The Dark Side of the Moon. Rogers Waters ottiene di mettere sempre più mano ai testi delle canzoni, basate sul tema dell’irrazionalità, tempo, morte e senso della vita. Il successo del disco fu totale e immediato. Fu al primo posto della classifica statunitense Top LPs & Tapes per una settimana e vi rimase per altre 741 dal 1973 al 1988. Money e Time furono i due singoli estratti dall’album, considerato uno degli album migliori della storia ancora oggi.

Nel 1975 è la volta di Wish you Were Here, dedicato molto facilmente a Syd Barrett. Tra i temi toccati nelle canzoni, infatti, quello dell’industria musicale e del declino mentale dell’ex membro della band. Le critiche inizialmente si divisero tra chi applaudiva la nuova fatica del gruppo e chi, invece, risultava abbastanza tiepido e non troppo convinto. Col passare del tempo, l’album è diventato sempre più acclamato e compreso. Le classifiche, invece, videro il predominio dell’album: primo posto nel Regno Unito e in America.

Passano due anni prima di ascoltare “Animals“, album che vuole lanciare messaggi sulle condizioni sociali e politiche in Inghilterra in quegli anni. Non a caso, la cover del disco vede un maiale volare tra due ciminiere della centrale elettrica londinese Battersea Power Station. Secondo gradino in Uk, terzo in America.

Nel 1979 esce “The wall“, un disco rock, dove il muro è quello metaforico creato intorno alle persone, intorno alle emozioni e ai sentimenti provati. Fu un successo globale nelle classifiche. Tra i singoli estratti, Another Brick in the Wall Part 2, Run Like Hell e Comfortably Numb.

Nel 1983 è la volta di “The final cut“, concept album che vede per l’ultima volta la presenza di Roger Waters nella formazione. Proprio lui è autore dei pezzi, voce solista nei brani. Nel disco predominano il piano e l’orchestra, con sfumature di sound malinconico. Tra i brani presenti The Gunner’s Dream e Two Suns in the Sunset.

Bisogna aspettare fino al 1987 per poter ascoltare il nuovo disco dei Pink Floyd, A Momentary Lapse of Reason. E’ il primo lavoro che non vede la presenza di Roger Waters. Si piazzò al terzo posto sia in Inghilterra che in America. I singoli furono Learning to Fly, On the Turning Away e One Slip.

Nel 1994 esce The Division Bell è il 14esimo album del gruppo con musiche scritte da David Gilmour e Richard Wright. La comunicazione e le difficoltà di interagire sono al centro delle tematiche delle canzoni del disco. Tra i singoli estratti Take It Back e High Hopes/Keep Talking. Vi fu un risultato migliore all’esordio, con la vetta toccata sia in Inghilterra che in America.

Bisogna arrivare al 2014 per poter ascoltare i Pink Floyd con il nuovo disco, The endless river. L’album vede, come produzione, David Gilmour, Phil Manzanera, Youth e Andy Jackson. Roger Waters, interpellato sull’uscita del disco commentò così: “The Endless River? Non lo ascolterò. Non ho più niente a che fare con loro”. primo posto in Inghilterra e terzo posto in America come posizioni più alte raggiunte dal quindicesimo disco in studio della band.

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