Home Francesca Michielin Intervista a Francesca Michielin: “Cheyenne, il mio nuovo singolo tra Charlie Charles e Mahmood. Sanremo? Non ci sto pensando”

Intervista a Francesca Michielin: “Cheyenne, il mio nuovo singolo tra Charlie Charles e Mahmood. Sanremo? Non ci sto pensando”

Intervista a Francesca Michielin: il 15 novembre uscirà il suo nuovo singolo, “Cheyenne”, scritto da Mahmood e prodotto da Charlie Charles.

pubblicato 14 Novembre 2019 aggiornato 20 Febbraio 2021 14:16

Bentornata, Francesca Michielin. Da venerdì 15 novembre Cheyenne, il nuovo singolo in feat. con Charlie Charles, sarà in rotazione radio e disponibile su tutte le piattaforme digitali. Scritto da Alessandro Raina, Davide Simonetta, Mahmood e Charlie Charles (che ha curato anche la produzione), Cheyenne è un brano è un brano romantico, nostalgico, pieno di contrasti.

Un brano, questo, che la cantante sente molto suo. “Questo singolo è l’apripista di un progetto che parla di unione, di scontro e di dialogo, tra la natura e la realtà urbana“, ha raccontato Francesca a Soundsblog. “Cheyenne diventa in qualche modo l’attitudine che sento di dover avere e acquisire per sopravvivere e adattarmi alla nuova realtà. Con questo singolo racconto la mia esperienza e il mio passaggio da una realtà più piccola, immersa nella natura, come quella dove abitavo prima, a quella dove vivo adesso, dove ogni tanto mi sento schiacciata e faccio anche fatica a ritrovarmi, ma che rappresenta una sfida e un nuovo modo di vivere“.

Sulla collaborazione con Charlie Charles, produttore vicino a Sfera Ebbasta e Izi, dice: “Ho apprezzato e sto apprezzando il suo approccio minimale alle canzoni. La scelta di usare pochi suoni, ma giusti. Questo succede un po’ poco nel pop, che tende invece a sovrastrutturare. Mi piaceva l’idea di creare una canzone pop ma con una costruzione urban“. Non è dato sapere se collaborerà anche alla produzione del disco, previsto in primavera 2020.

La firma di Mahmood impreziosisce tutto il progetto. “Questa collaborazione è nata in maniera pura e quasi sentimentale. Mi ha detto: “Ho scritto a questo brano proprio per te”. Effettivamente era da un po’ che non facevo unicamente l’interprete per un brano. Se ho accettato è perché questo mi emoziona tantissimo e mi riporta alla mia adolescenza. Non mi stupisco: lui ha un linguaggio innovativo e fresco, penso che sia perfetto“.

La copertina di Cheyenne abbraccia la realtà urbana e quella naturale. “Già con 2640 abbiamo contribuito a piantare una piccola foresta in Kenya con gli stream del disco. Quella ambientale è una tematica che mi sta molto a cuore. Anche con Cheyenne parliamo dela antura che viene a volte schiacciata dalla realtà urbana e rappresenta un proseguimento di quello che ho già raccontato. Stimo molto Greta Thunberg e sono felice che sia proprio lei a portare avanti questo argomento perché a differenza di molti altri è riuscita ad imprimere questo messaggio. La supportiamo tutti“.

Per il 2020, c’è già un appuntamento: il 20 settembre al Carroponte (la data è già aperta). Su Sanremo 2020, invece, frena: “Mi hanno chiesto se sarò presente. La verità è che al momento non ci ho pensato perché sto lavorando al progetto nuovo. Non so dare una risposta adesso ma credo di no“.

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