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Katy Perry, Dark Horse è plagio del brano Joyful Noise secondo il verdetto della giuria

Dark Horse è plagio

pubblicato 30 Luglio 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 12:20

Katy Perry e gli autori di Dark Horse sono stati giudicati colpevoli di plagio. La canzone, infatti, è stata giudicata troppo simile al brano Joyful Noise di Flame. E’ questo il verdetto di una giuria che ha ritenuto il pezzo del 2013 troppo simile alla canzone rap cristiana del 2009. L’accusa è nata circa 5 anni fa, nel 2014, e solo ieri, l’aula di un tribunale di Los Angeles, ha reso nota la decisione.

Un verdetto unanime al quale seguirà, nelle prossime ore, la determinazione economica del “danno” e di quanto debba essere pagato per violazione di copyright. Il singolo è stato uno dei più grandi successi dell’era Prism di Katy Perry, ha ottenuto una nomination ai Grammy ed è stato interpretato durante il Super Bowl. Inizialmente, il caso si concentrava sulle note e sul ritmo della canzone, non sulle parole o sulla registrazione e sembrava, quindi, che la Perry fosse esclusa. Ma, invece, il verdetto finale ha ribaltato questa ipotesi: i giurati hanno ritenuto responsabili tutti e sei i cantautori e tutte e quattro le società che hanno pubblicato e distribuito la canzone, tra cui proprio la Perry e Sarah Hudson, che hanno scritto solo le parole del brano, e Juicy J, che ha scritto il rap.

Gli avvocati del rapper cristiano Marcus ‘Flame’ Gray hanno sempre sostenuto che il beat e la linea strumentale presenti in quasi la metà di Dark Horse fossero sostanzialmente uguali a quelli di Joyful Noise.

Opinione concordata dalla giuria di sei donne e tre uomini: anche per loro il beat e il riff al centro di Joyful Noise erano abbastanza originali da poter essere protetti dal copyright.

E, da qui, la condanna per Dark Horse…

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