Home Demi Lovato Taylor Swift contro Scooter Braun: Justin Bieber e Demi Lovato difendono il manager dalle accuse di bullismo

Taylor Swift contro Scooter Braun: Justin Bieber e Demi Lovato difendono il manager dalle accuse di bullismo

Taylor Swift e Scooter Braun, cosa è successo?

pubblicato 1 Luglio 2019 aggiornato 16 Ottobre 2020 15:00

Caos nel mondo della musica, in queste ore, con protagonisti nomi importanti della discografia internazionale. Ad accendere la miccia è stata Taylor Swift, nelle scorse ore, con un duro sfogo via Tumblr (e con relative botte e risposte). Ecco cosa è successo, punto per punto.

La cantante contry pop si è lamentata, via web, di una situazione per lei quasi insostenibile. Bollandola come la “peggiore delle ipotesi”, ha appreso che il suo catalogo musicale esistente fino ad oggi è stato venduto ad una società di proprietà di Scooter Braun.

A quel punto, la Swift ha rivelato di essere stata vittima di bullismo da parte di Braun per anni e, proprio via Tumblr, ha ammesso quanto sia dispiaciuta che le sue canzoni con l’etichetta discografica Big Machine siano finite in possesso di Scooter, che gestisce artisti come Justin Bieber, Ariana Grande e la band Zac Brown. I brani della Swift partono dal suo disco di debutto fino a Reputation del 2017. Con il nuovo album, Taylor è passata alla Universal.

“Ho dovuto fare la scelta straziante di lasciare alle spalle il mio passato. La musica che ho scritto sul pavimento della mia camera da letto e i video che ho sognato e pagato con i soldi che ho guadagnato cantando nei bar, poi nei club, poi nelle arene, poi negli stadi”.

La Swift ha detto di aver appreso che Braun era l’acquirente del suo catalogo musicale quando l’accordo è stato reso pubblico.

“Ho saputo dell’acquisizione dei miei master da parte di Scooter Braun quando è stato annunciato al mondo. Scooter mi ha privato del lavoro della mia vita e non mi è stata data l’opportunità di acquistarlo: in sostanza, la mia eredità musicale sta per finire nelle mani di qualcuno che ha cercato di smantellarlo. Questo è lo scenario peggiore per me. Questo è quello che succede quando firmi un accordo a 15 quindi per qualcuno per il quale il termine ‘fedeltà’ è chiaramente solo un concetto astratto e quando quell’uomo dice ‘La musica ha valore’, vuol dire che il suo valore è dovuto agli uomini che non hanno avuto parte nel crearla. Per fortuna, ora ho firmato con un’etichetta che crede che dovrei possedere tutto ciò che creo. Per fortuna, ho lasciato il mio passato nelle mani di Scott e non il mio futuro. E, mi auguro per i giovani artisti o ragazzi con il sogno della musica, che possano leggere questo e imparerare come proteggersi meglio in una trattativa. Meritate di possedere l’arte che realizzate”

Taylor, oltre a lamentarsi di questa situazione, ha accusato Braun di bullismo nei suoi confronti.

“Tutto ciò a cui ho potuto pensare è stato il bullismo incessante e manipolatorio che ho subito da lui per anni. Come quando Kim Kardashian ha orchestrato il frammento di una telefonata registrata illegalmente per poi farla trapelare con Scooter che ha fatto riunire i suoi due clienti per farmi essere vittima di bullismo online”

Di frontr a questa polemica, non è tardata ad arrivare la risposta del fondatore e amministratore delegato della Big Machine Records, Scott Borchetta che ha risposto alle accuse sul sito web dell’etichetta discografica con un post intitolato “Così, è tempo per qualche verità …” in cui afferma che la Swift, insieme al padre, un azionista della compagnia, sono stati informati dell’accordo prima che fosse reso pubblico. Ha anche detto che la cantante avrebbe scelto di lasciare la casa discografica nel 2018 e, con essa, la proprietà della sua stessa discografia.

“Taylor ha avuto tutte le possibilità al mondo di possedere non solo le sue registrazioni master, ma ogni video, immagine, tutto ciò che è associato alla sua carriera. Ma ha scelto di andarsene”

Se numerosi artisti hanno sostenuto e applaudito la Swift per il coraggio di raccontare questa storia, pubblicamente, c’è chi ha deciso, invece, di scendere in campo per supportare Scooter Braun. Tra questi, due cantanti famosi a livello internazionale (e legati professionalmente all’uomo): Justin Bieber e Demi Lovato.

Bieber, via Instagram, ha commentato così:

Quindi per te raccontare questa cosa sui social media e convincere la gente a odiare Scooter non è giusto. Cosa stavi cercando di fare postando quel blog? Mi sembra che nell’ottenere simpatia ed empatia, sapevi anche che nel postare quelle parole, i tuoi fan sarebbero andati a fare i prepotenti (con lui, ndr) Ad ogni modo, una cosa che so è che sia scooter che io ti vogliamo bene. Sento che l’unico modo per risolvere i conflitti è attraverso la comunicazione. Così, online, non credo che risolva nulla. Sono sicuro che io e Scooter avremmo piacere di parlare con te e risolvere qualsiasi conflitto, dolore o [sic] qualsiasi sentimento che debba essere affrontato. Né scooter né io abbiamo qualcosa di negativo da dire su di te, vogliamo davvero il meglio per te. “

A scendere in campo, come anticipato, anche Demi Lovato che, di fronte alle accuse di bullismo e relativa omofobia (accuse piovute sul manager), ha scelto di esporsi e difendere l’uomo. Uno youtuber, Todrick Hall, avrebbe, infatti, accusato Braun. Un passaggio che la Lovato non ha accettato:

“Hey, non ti conosco, non so nulla e questo non è un attacco, ma affermare che qualcuno è omofobo è qualcosa di davvero serio. Per favore non diffondere informazioni che non sono vere perché posso garantirvi che Scooter non lo è. Come membro della comunità LGBTQ +, non avrei mai firmato o collaborato con lui se lo fosse stato. Nessun odio, sia chiaro, sto solo cercando di chiarire questa cosa”.

Via | People

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