Madonna a Vanity Fair: “Stiamo sprofondando in un nuovo Medioevo”
Madonna, ecco l’intervista rilasciata a Vanity Fair
Madonna ha rilasciato, in esclusiva, un’intervista per Vanity Fair, parlando del nuovo disco, Madame X:
È la migliore risposta che avevo al Medioevo in cui stiamo sprofondando. Il mondo sta andando terribilmente indietro. E non ci sono abbastanza voci critiche. Quante celebrità hanno davvero il coraggio di usare la propria voce, la propria rilevanza, le proprie piattaforme per fare la differenza? Sinceramente, io vedo tanti famosi che provano solo a essere più famosi. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di uscire allo scoperto per dire qualcosa di controverso
L’avanzata del populismo e delle destre politiche sotto l’analisi della cantante:
La storia si sta ripetendo, come già successo prima della Seconda guerra mondiale. In momenti di crisi e povertà, le persone tendono a essere estremamente spaventate e a dare la responsabilità di tutto agli altri, agli immigrati, ai diversi, agli strani, a tutto ciò che non gli somiglia. Lo canto nel brano Dark Ballet: il nemico non è esterno ma dentro di te. E io chiedo a tutti, non solo ai famosi: quand’è l’ultima volta che invece di incolpare chiunque ti sei messo a fare qualcosa di migliore? O di generoso? O a dare qualcosa senza chiedere nulla in cambio? O ancora a dire una parola di conforto a qualcuno che ne aveva bisogno? Invece tutti zitti e arrabbiati
Lei, però, in silenzio non intende starci:
È impossibile farmi stare zitta. Infatti mi hanno sempre criticata, messa sulla graticola, fatta a pezzi. Parlare, affrontare argomenti controcorrente, esporsi: oggi è una cosa che spaventa tutti. Ai tempi dei social media, poi, la paura di prendere una posizione è più forte del desiderio di avere più follower su Instagram». Instagram che lei usa molto, ma che non lascia usare ai figli piccoli: «Oggi sono tutti chini e persi nello schermo del telefono. È una catastrofe. A livello sociale ma anche creativo. Come fai a sviluppare una tua personalità, un tuo talento con tutto il rumore che c’è là dentro? Alla fine della giornata, quello che oggi ti invade è una pressione che ti porta a vestirti in un certo modo, a essere quieto, a diventare perbene
E le donne, nella società di oggi, continuano a inseguire modelli celebri:
Negli anni Sessanta tutte volevano sembrare magre come Twiggy. Oggi vogliono tutte somigliare a Kim Kardashian. Alla fine, il modello è sempre uno e dettato da una società sessista e misogina, un luogo dove le decisioni vengono prese dagli uomini per fare piacere agli uomini. Ma io non mi do per vinta: continuo a incoraggiare tutte a pensare in modo differente. Voglio celebrare tutte le forme di bellezza, non solo una. Perché la bellezza non è mai nell’occhio di chi guarda. Soprattutto se l’occhio di chi guarda è quello di un uomo… Ci hanno insegnato che dobbiamo sentirci dire che siamo belle, geniali, bravissime. Invece vale il contrario: solo se ti ritrovi a essere un’esclusa potrai trovare davvero la tua strada, la tua voce. Per poi capire la cosa più importante di tutte: ovvero che l’unica musa che ti serve sei tu
Infine, in merito allo scandalo che ha travolto Michael Jackson, la popstar parla, in linea generale, di vita privata e artistica, prendendo come esempio la figura di Marlon Brando:
È difficile separare l’arte dall’artista perché alla fine un artista è sempre l’espressione di sé. Ma forse, in un modo o nell’altro, alla fine è giusto separarli. Mi viene in mente, per esempio, un documentario in cui Marlon Brando, che fu un genio assoluto, dice espressamente di essere stato un marito terribile e di non aver trattato in modo rispettoso le donne. Ecco, nonostante tutto, nonostante il mio grande impegno per l’emancipazione femminile, trovo che queste sue mancanze non me lo debbano far apprezzare meno come attore. Alla fine siamo tutti umani e nessuno è perfetto