Salvador Sobral: “La partecipazione a Eurovision è stata la mia prostituzione artistica”
In una recente intervista concessa in Svezia, Salvador Sobral ha dichiarato di aver “prostituito” la sua musica con la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest 2017.
Intervistato nel noto programma televisivo svedese Skavlan, il portoghese Salvador Sobral, noto per aver vinto l’Eurovision Song Contest 2017 con il brano Amar Pelos Dois, è tornato a parlare della competizione internazionale in termini non esattamente positivi.
La vittoria dell’artista, ai tempi, aveva suscitato più di qualche malumore fra i fan della competizione in quanto Sobral, al momento della vittoria, colse l’occasione per sottolineare come la musica vera non fosse fatta di “fuochi d’artificio” bensì di “veri sentimenti”. In breve, si era messo l’accento, ancora una volta, sulla contrapposizione fra la musica “alta” e cantautoriale e quella “bassa” pop e mainstream, che è poi storicamente al centro di un evento come Eurovision.
Ecco dunque che in Svezia un Salvador Sobral più in forma che mai (i suoi problemi di salute, a quanto pare, sembrano per fortuna ormai un brutto ricordo) ha colto l’occasione per spiegare, più nel dettaglio, cosa pensasse realmente di una manifestazione come Eurovision. A proposito, Sobral ha parlato di una vera e propria “prostituzione artistica”:
ho sacrificato molti dei miei valori per poter salire sul palco. Per motivi di salute, sono dovuto rimanere ai margini di tutto, dall’inizio alla fine. Non potevo andare ai pre party, ma la verità è che non mi interessava nemmeno. Li fanno sempre in discoteche, non sono posti che mi piacciono molto. Si tratta di un mondo che ha molte cose con le quali non mi identifico. Tengo a sottolineare che non sono contro questo mondo, semplicemente non mi rappresenta.
Nella stessa intervista, Salvador Sobral ha anche rimesso in discussione certe dichiarazioni fatte in passato. Riguardo alla definizione di musica “da fast food”, il cantante portoghese ha sottolineato:
adesso mi rendo conto di essere stato troppo fondamentalista ed estremo. L’Eurovision Song Contest dopo non è fatto di musica, ma è tutto incentrato sullo show, uno spettacolo che permette alle persone di godersi le nuove tecnologie e le sperimentazioni sui nuovi sound.