Home Female Metal Voices 2017 a Brescia: foto e commenti dal concerto al Colony, Ottobre 2017

Female Metal Voices 2017 a Brescia: foto e commenti dal concerto al Colony, Ottobre 2017

Sette band con cantanti femminili, provenienti da cinque nazioni diverse: un tour interessante, che avrebbe meritato di più. Ecco com’è andata a Brescia con The Birthday Massacre, Sirenia, The Agonist…

pubblicato 9 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 01:49

Dopo tredici anni dedicati alla promozione di band metal con cantante femminile, nel 2017 il Metal Female Voices Fest in Belgio ha annunciato una pausa, con un lungo comunicato in cui si spiegava che, fra le altre cose, iniziavano a mancare gli headliner di rilievo, perchè tantissime delle band che hanno fatto da headliner a quel festival negli anni, sono cresciute al punto che il loro cachet era diventato troppo esoso per poter sostenere l’altra dozzina di ospiti di medio livello.
Prendendo la palla al balzo, dei promoter (Flaming Arts AGency e Napalm Events) hanno organizzato un Female Metal Voices Tour: non più un festival in una location, ma un tour in giro per l’Europa, con cinque band internazionali (Spagna, Norvegia, Canada, Irlanda) e due gruppi nazionali. Il tour nasce con aspettative molto minori rispetto a quello che poteva essere il festival: gli headliner sono infatti i Birthday Massacre, nome decisamente di culto e attesissimo in Europa, ma che sicuramente non ha il richiamo di, diciamo, Epica o Tarja o Within Temptation. Non bisogna stupirsi, quindi, se i club dove hanno suonato fino ad ora erano piccoli club: anzi, bisogna ammirare i membri della band che viaggiano su un unico tourbus ed un camper. Fra musicisti e tecnici (ridotti all’osso), si parla di una trentina di persone che attraversa il Vecchio Continente per un pugno di Euro, non penso che nessuno diventerà ricco da questa operazione.

Il che, comunque, non giustifica il fatto che i due local act per le date Italiane abbiano suonato davanti a una dozzina di persone, all’apertura delle porte. Leggevo proprio ieri l’articolo di Francesco Ceccamea che parlava così di un concerto della opening band dei Grave Digger a Roma: “Prendete i Tractors. Vengono dalle mie parti, la zona di Viterbo. Ieri ho fatto il viaggio con loro e li ho un po’ aiutati a portare casse, amplificatori e strumenti. Ho assistito al sound-check e li ho poi visti esibirsi. Ecco, sul palco hanno fatto di tutto per conquistare le dodici persone presenti. Dodici, capite? E per avere i più mosci apostoli che un dio vigliacco e pesto potesse concedersi, sono partiti di casa alle due del pomeriggio, hanno caricato gli strumenti dalla saletta e sono arrivati, tra inconvenienti, traffico e navigazione alle 6 circa di sera, davanti al cancello del Traffic.”

Uncovered For Revenge Female Metal Voices Tour 2017 The Dark Side Of Venus Female Metal Voices Tour 2017 The Dark Side Of Venus Female Metal Voices Tour 2017

Onore a Uncovered For Revenge e The Dark Side Of Venus, quindi, non solo per essere stati scelti in apertura ai concerti di Prato e Brescia, ma anche per avercela messa veramente tutta, non curandosi della quantità del pubblico che li applaudiva. Perlomeno, tutti i presenti li hanno applauditi, quello sì. Hanno entrambe tenuto il palco alla grande (forse il chitarrista dei Venus avrebbe potuto interagire di più con il resto della band!), hanno superato i piccoli problemi tecnici (il microfono che muore proprio sul più bello degli Uncovered, il soundcheck problematico dei Venus), e hanno suonato veramente bene. Complimenti.

Antalgia Female Metal Voices Tour 2017

Si passa poi al primo gruppo internazionale, e spiace dire che gli spagnoli Antalgia sono stati la band meno interessante di tutto il lotto. Nessuno dei brani proposto ha lasciato il segno: sono bravi ma manca il guizzo di genio. Per tutta la durata del concerto ho avuto l’impressione che se la front-woman avesse cantato in spagnolo, si sarebbe reso il tutto perlomeno diverso dalle dozzina di band metal uguali a loro.

Xerosun Female Metal Voices Tour 2017

Gli Xerosun sono stati invece la sorpresa della serata: sul loro sito si presentano come “capaci di unire musica heavy ad un cantato molto passionale”, e si vantano di “aver suonato in diretta televisiva per oltre 500,000 telespettatori Irlandesi”. Invece si presentano truccati a metà fra Angela Gossow e Turisas, e cantano in maniera molto molto aggressiva. Diciamo che, fra tutti, saranno stati quelli più contenti di aver suonato insieme ai The Agonist, visto che lo stile è quello e, a dirla tutta, questa sera li hanno anche superati come capacità. Decisamente da tenere d’occhio per il futuro – sperando che qualcuno sparga la voce, visto che anche loro hanno suonato davanti ad una quarantina di persone, mentre il grosso della gente è arrivato per le ultime tre band.

The Agonist Vcky Psarakis

I The Agonist, quindi. Non deve essere facile ripartire dopo una rottura clamorosa come quella con Alissa, trovarsi a metà lineup di un festival dopo aver raggiunto buone vette. Su disco, Vicky Psarakis ha la giusta dose di aggressività e melodia (“Five” è decisamente un buon album!), ma dal vivo sembra mancare della cattiveria necessaria. L’eccessivo utilizzo di basi per le parti pulite, poi, alla lunga infastidisce parecchio. Sul growl niente da dire, invece.
Nota di costume: il chitarrista altissimo, facendo girare il suo strumento, ha toccato il soffitto bassissimo del palco, facendosi dentro un buco.

Sirenia emmanuelle zoldan live 2017

Altra band con cantante nuova e da testare sono i Sirenia. Emmanuelle Zoldan per fortuna fa una gran figura, andando anche coraggiosamente a vincere la battaglia cantando brani anche dal primo album della band norvegese. Vince anche il premio simpatia per aver parlato in italiano quasi perfetto durante i brani, non limitandosi a ringraziare il pubblico ma dicendo che ama l’Italia, che è felice di suonare per noi, e cose simili. Performance brillante.

The Birthday Massacre

Il Colony ha raggiunto la quantità massima di gente presente questa sera (ad occhio, direi 150 persone…) quando salgono sul palco The Birthday Massacre. Suoni pulitissimi, canzoni stra-amate dai fan che li attendevano in Italia da oltre otto anni, ed una cantante come Chibi che è una intrattenitrice nata. Regala baci e cuoricini a tutti, indica ovunque nel pubblico per farti sentire tu, proprio TU, sei la persona che lei sperava di vedere in prima fila, continua a cambiare espressione facciale, prende su il telefonino di un fan e gira un filmato con tutta la band mentre suonano (lo trovate qui), gioca con un coniglio/pupazzo che arriva dal palco… non c’è un minuto in cui stia ferma, eppure non sbaglia una nota della sua musica, regalando una performance decisamente memorabile, per i presenti.

Che dire, insomma, dei presenti? E’ un peccato che un tour del genere non abbia riscosso più successo – dare la colpa all’assenza di un grosso headliner copre solo in parte la mancanza di curiosità verso proposte di questo tipo di mini-festival a prezzo accessibile (25 euro per 7 band!), con un’idea di base diversa dal solito. Sarà per la prossima volta? Noi, eventualmente, ci saremmo!

Ecco tutte le foto del concerto, band per band. Ci sono anche tutti i musicisti maschi, ovviamente, anche se nelle anteprime abbiamo mostrato solo le cantanti, visto che il festival era dedicato a loro!