De Andrè canta De Andrè Vol. III, Cristiano De Andrè conferenza stampa: tutte le dichiarazioni
De Andrè canta De Andrè Vol. III, Conferenza stampa con Cristiano De Andrè
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15:24
De Andrè: E’ un album contro la guerra, un bisogno di credere nell’Umanesimo. Quello che mi fa piacere ricordare di mio padre, è stata la sua grande coerenza, di non essere mai stato influenzato da nessuno, sempre andato avanti con le sue forze. E’ un esempio per molti ragazzi di adesso contro il buio esistenziale. Una storia sbagliata è stata dedicata da mio padre a Pierpaolo Pasolini. Sono un amante dei suoi film libri. La dedico a questo periodo storico dove tutti hanno la capacità di tirarsi fuori con i propri mezzi. Non pilotaggio”.
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15:29
De Andrè: “Coda di lupo riguarda lo sterminio di una popolazione che vive in una società quasi perfetta. In questi quarant’anni, abbiamo fatto un salto nel buio e speriamo di riprenderci. Che ci sia un nuovo Rinascimento in ognuno di noi: la comunicazione, la fiducia negli altri, di creare un mondo migliore, senza politici incapaci, ladri. I banchieri che si portano via i nostri soldi. Cerchiamo di avere più coraggio ed onestà intellettuale”.
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15:47
De Andrè: “In questi tre dischi ho cercato di contaminare l’elettronica con altri generi world. Ci vuole una bella concentrazione, un bel lavoro. Quando si riesce ad inseminare con altre visioni, lo si porta a qualcosa di più internazionale. Sono molto soddisfatto di questo disco, abbiamo fatto qualcosa di alto. Spero vi piacciano gli arrangiamenti”.
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15:50
De Andrè: Ritrovo l’attualità di una guerra diversa. Oggi il potere è diventato un batterio che si diffonde ovunque dai mass media. E’ difficile identificarlo. Sono contro questa dittatura dei poteri forti”.
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15:53
De Andrè: “Quando si fa dell’arte, ha del mal di vivere. Che è una grande fortuna. Se lo accetti, lo superi e vai incontro al tuo destino. E’ difficile resistere in un mondo in cui l’arte non c’è. E’ una fatica positiva. A 50 anni ho tirato i remi in barca. Il bello è quando le emozioni mi ritorno dal pubblico. Mi sto scrollando di dosso diversi fantasmi del passato”.
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15:55
De Andrè: “E’ un disco politico, più rock e world degli altri. Non sono la figura del padre perfetto. Ne hanno risentito, forse, i miei figli. Con fatica, ne sono venuto fuori, è stato un libro terapeutico. Mi sono messo a nudo”.
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15:57
Nel 2018, uscirà un inedito. E Storia di un impiegato, riarrangiata per celebrare i 50 anni dal ’68.
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16:02
De Andrè: “Canzoni scelte per la guerra personale per farci scivolare di dosso il male degli ultimi anni. Mio padre è un appiglio per tanti ragazzi che vengono a vedere i miei concerti. E, poi, c’è una guerra di emerginati, quella degli indiani. Non abbiamo bisogno del potere e della convivenza”
Ci sarà un volume 4: “Ho già delle idee e poi, una grande sorpresa, con una grande orchestra classica ma contaminata”
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16:07
De Andrè: “Rinascimento? Lo vedo nei miei figli. Sento che c’è bisogno di scoprire il nostro interiore che, negli ultimi anni, abbiamo messo nel cassetto. I ragazzi ci daranno una mano”
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16:11
De Andrè: “Non ho mai sentito il bisogno di fare una fiction su mio padre. Ho preso le distanze fin dall’inizio”
Oggi, a Milano, si tiene l’incontro stampa tra giornalisti e Cristiano De Andrè per presentare il nuovo progetto discografico, che porta per titolo De Andrè canta De Andrè Vol. III. E’ un percorso di riavvicinamento con le opere del noto padre che il giovane cantautore affronta declinando quei colori familiari secondo tinte moderni. Gli arrangimanenti, i suoni e l’interpretazione sono figlie della visione moderna di un figlio che rilegge l’illuminata dscia della musica del padre.
Il disco è stato registrato da Giancarlo Pierozzi con la produzione artistica di Cristiano De Andrè e la produzione esecutiva di Rita Allevato per Rea Edizioni Musicali. Il disco è stato mixato e masterizzato da Paola Iafelice per Adesiva Discografica Milano mentre l’art direction, l’artwork e le foto sono a cura di Dino Buffagni.
Soundsblog, magazine di musica di Blogo, seguirà in liveblogging la conferenza.