Harry Styles, album solista: “Scrivere il disco è stato come una terapia”
Harry Styles parla del suo nuovo album in una recente intervista.
Harry Styles ha pubblicato il suo primo album solista, venerdì 12 maggio, anticipato dal singolo (con relativo video) Sign of the times. Per prima cosa, il cantante ha scherzato e commentato le indiscrezioni che, sui social network, mettono in relazione il brano “Sweet Creature” con il suo rapporto con Louis Tomlinson dei One Direction:
“Beh, bene, qualunque cosa faccia sentire un’emozione, ma penso che se ascolti le parole si possa capire cosa di cosa parli”
Il cantante ha poi spiegato le intenzioni dietro la pubblicazione del disco:
“Ho lavorato molto su quello che volevo che l’album fosse mentre mettevo insieme la tracklist e volevo che la gente lo vivesse insieme quando l’ascoltava, invece di scegliere un suono e scrivere dieci pezzi sulle stesse cose. Ho ascoltato un sacco di canzoni di Harry Nilsson mentre facevo l’album. I suoi testi sono onesti e davvero buoni, penso sia perché non stava cercando di sembrare intelligente”.
Fare l’album è stata come una sorta di terapia per Styles:
È molto più facile dire qualcosa a uno strumento che non a una persona. Non ho veramente voluto modificare i testi e censurare delle cose. Facevo presto, ogni volta che mi dicevo:”Posso dirlo?” Volevo dire sì”
Non mancano riferimenti personali, flashback, situazioni vissute ed emozioni provate, anche senza mai essere troppo intimo:
“Non mi sono mai sentito come se dovessi spiegare la mia vita personale. Io amo che con la scrittura si arrivi a riversare e concludere il tutto con una canzone. Capisco che la gente si impegni abbastanza per provare a capire che cosa significhi. La cosa divertente è che tu possa scrivere una canzone d’amore che non è sempre nel senso tradizionale – non deve sempre essere romantica o addirittura incentrare su una persona, se non vuoi”
Nel brano From the Dining Table, Harry su racconta mentre si sveglia in un hotel gioca con se stesso, si risveglia ubriaco per mezzogiorno (“Woke up alone in this hotel room, played with myself where were you / Fell back asleep, got drunk by noon, I’ve never felt less cool.”):
“Direi che sia il testo più onesto che abbia mai creato, non ho mai scritto e registrato una canzone simile. E’ nata in un momento in cui ogni barriera di modifica era stata tolta. Non faccio mai niente mentre l’ascolto, è una canzone che mi fa fermare e ascoltare piuttosto che fare qualcosa e tenerla in sottofondo “.
Via | Usa Today