Freddie Mercury, 24 novembre 2016: venticinque anni dalla morte del cantante
Sono passati 25 anni esatti dal 24 novembre 1991, giorno della scomparsa del leader dei Queen. Su Blogo.it il ricordo, dalla scelta del nome della band, alla sua amicizia con Lady Diana fino agli ultimi giorni di vita.
Sono passati 25 anni esatti dalla scomparsa di Freddie Mercury ma il mondo intero continua, giustamente, a portare avanti la sua storia, la sua florida carriera e a rendere immortali i pezzi del suo repertorio musicale. Per omaggiare il cantante, ecco alcuni fatti curiosi che forse non sapevate.
1. Fu lui a scegliere il nome “Queen” per la band. Tra le opzioni c’erano anche Build Your Own Boat, the Grand Dance e Rich Kids. Ma nessuno di questi lo convinse mai appiano. Lui stesso spiegò: “Il concetto di Queen è quello di essere regale e maestoso. Vogliamo essere Dandy. Noi vogliamo scioccare ed essere oltraggiosi”. Non ha solamente ideato il nome ma anche il logo del gruppo. Ha incorporato i segni zodiacali di tutti e quattro i membri: due leoni per John Deacon e Roger Taylor, un granchio per rappresentare il segno del cancro di Brian May. Mercury si è rappresentato con due fate, che ha sfacciatamente insistito fossero semplicemente i simboli della Vergine. Al centro una corona racchiusa dall’iniziale della band, Queen.
2. A metà degli anni Ottanta, la vicinanza alla Regina dei Queen è andata ben oltre il loro nome. Mercury era diventato amico di Lady Diana Spencer, poi principessa del Galles. Lei, la “principessa del popolo” era stata amata intensamente dal popolo per il suo modo semplice di agire e comportarsi. Secondo un libro di memorie dell’attrice Cleo Rocos, Diana e Mercury passarono il pomeriggio a casa del comico inglese Kenny Everett, “bevendo champagne davanti a repliche di The Golden Girls con il volume abbassato” e improvvisando i dialoghi, doppiandoli in maniera molto più “cattiva” Quando Diana chiese i loro programmi per la sera, Freddie le disse che stava pensando di andare al Royal Vauxhall Tavern, uno dei luoghi più iconici dell’ambiente gay di Londra. La principessa ammise di volerci andare e di averne assolutamente bisogno per staccare un po’ la spina. Vi furono molti dubbi in proposito (a partire dalla reazione della stampa se l’avessero scoperto) ma il cantante si fece convincere. Era fondamentale, però, un travestimento per il successo del piano. Everett e Mercury le diedero una giacca militare, occhiali da sole aviator scuri e un berretto di pelle per nascondere i suoi capelli. “Scrutandola nella penombra, decidemmo che che l’icona più famosa del mondo moderno poteva semplicemente – semplicemente – passare per un modello maschile gay vestito in maniera piuttosto eccentrica”. La folla, nel locale, distratta dalla presenza di Mercury, Everett e Rocos, ignorarono la principessa, lasciandola libera di ordinare i drink per se stessa. Non vollero rischiare troppo, però, e solo 20 minuti più tardi, decisero di uscire. Ma per Diana, quella breve occasione di allontanare da se stessa il peso della celebrità era stato qualcosa di prezioso ed unico. “Dobbiamo farlo di nuovo!” supplicò lei, con entusiasmo, mentre facevano ritorno a Kensington Palace.
3. A Mercury fu diagnosticato l’AIDS nella primavera del 1987 e lentamente cominciò a raccontarlo a quelli vicino a lui. “Ci ha invitati a casa per un incontro e ci ha detto i fatti come erano – fatti che stavamo iniziando a capire da soli, in ogni caso”, ha detto Taylor nel documentario sul compagno di band, Freddie Mercury: The Untold Story. Appariva sempre più fragile di aspetto e scarno. Questo non faceva che aumentare le speculazioni dei media che stava accadendo qualcosa di terribile al frontman -apparentemente indistruttibile- ma il gruppo ha sempre negato le illazioni e i rumours. “Abbiamo nascosto tutto, abbiamo mentito perché stavamo cercando di proteggerlo” ammise, poi, May. Verso la fine del 1990, la band ha completato Innuendo, caratterizzato dalla ballad malinconica “These Are the Days of Our Lives” Anche se non affronta direttamente il declino fisico del cantante, il brano getta uno sguardo malinconico verso i giorni più giovani dei Queen. I timori per la sua salute sono ancora più aumentati in seguito al video musicale, girato il 30 maggio, 1991. La decisione di fare le riprese in bianco e nero ha potuto poco in merito a come l’AIDS aveva devastato il corpo di Freddie. “Ha passato ore e ore in trucco per cercare di apparire bene. E ‘in realtà dice una specie di addio nel video.” Indossa un giubbotto su misura che rappresenta ognuno dei suoi amati gatti, la scena finale mostra mentre fissa la telecamera con un sorriso ironico prima di pronunciare: “Io ti amo ancora.” Queste dovevano essere le sue ultime parole impresse sul nastro.
Mercury si ritirò di nuovo nella sua casa a Garden Lodge, cercando supporto da Jim Hutton e Mary Austin – la sua ex fidanzata, che aveva conosciuto nel 1970. Avevano vissuto insieme per sette anni e anche se non vivevano più insieme, avevano passato tanto tempo insieme. Nelle interviste ha costantemente indicato lei come la sua unica vera amica e una volta, disse al giornalista David Wigg, in merito alle sue volontà, “Lascerà tutto a Mary e ai gatti.” Il pezzo “Love of My Life” è scritto proprio in suo onore.
Ufficialmente, ad oggi, non c’è un luogo ufficiale nel quale riposano le ceneri di Freddie Mercury, come lui stesso aveva chiesto, poco tempo prima di morire, quel maledetto 24 novembre 1991.
“So esattamente dove voglio che mi mettiate. Ma nessuno lo deve sapere, perché non voglio che nessuno venga a scavare. Voglio solo riposare in pace”
Via | Rolling Stone