Home Interviste Osvaldo Supino a Blogo: “Le radio Italiane non mi passano perché canto in inglese, non ho fatto Amici e il mio sound ‘è troppo internazionale'”

Osvaldo Supino a Blogo: “Le radio Italiane non mi passano perché canto in inglese, non ho fatto Amici e il mio sound ‘è troppo internazionale'”

Osvaldo Supino ha pubblicato il nuovo singolo, Infinity, accompagnato da un video ufficiale che potete vedere qui sotto. Ecco l’intervista al cantante sulle pagine di Blogo.it

pubblicato 30 Maggio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 16:54

E’ uscito, nei giorni scorsi, Infinity, il nuovo singolo di Osvaldo Supino estratto dal suo ultimo album, Behind The Curtain. Nella clip, è raccontata una storia di amore e passione tra il giovane cantante e un altro ragazzo, con finale tragico. Abbiamo approfittato del rilascio di questo pezzo per fare alcune domande ad Osvaldo sui suoi impegni futuri, sulla partecipazione al Miami Pride nell’aprile di quest’anno e su alcuni “rumours televisivi”.

Potete le sue risposte qui sotto:

01. Infinity è il tuo nuovo singolo estratto da Behind The Curtain. Hai descritto così il pezzo:

Ci sono storie che anche se durano un solo giorno hanno un effetto su di noi indelebile, infinito. Questo brano è arrivato come una premonizione, poco prima di un momento che da li a breve avrei vissuto e che mi avrebbe completamente cambiato le prospettive

In che modo ti ha cambiato le prospettive e cosa puoi raccontarci? Quanto c’è -di questa tua storia- nelle immagini del video che accompagnano la canzone?

Ero in tour con il disco precedente, in un periodo in cui mi ammazzavo di lavoro pur di non pensare alla mia vita privata. Era appena finita una relazione importante ed ero convinto di non riuscire più a guardare nessun altro con lo stesso trasporto, avevo paura di non riuscire più ad amare nessuno. Proprio prima di un concerto, ricevo questo pezzo e me ne innamoro follemente. La stessa sera incontro un ragazzo che stava vivendo la mia stessa situazione. Ci siamo vissuti solo per 24 ore e abbiamo cambiato l’uno l’idea dell’altro, amandoci. Non ci siamo più visti perchè abbiamo capito che essendo troppo distanti non avrebbe mai potuto funzionare, ma ecco… quell’attimo in un certo senso è stato “infinito”.

02. Il video è un mix di scene romantiche (passeggiate sulla spiaggia) e ricche di passione (in doccia, per esempio). Come è nata questa scelta di girare questa clip, tra l’altro molto curata tra immagini e ambientazioni? E’ stato un voler raccontare una storia tra due uomini nello stesso modo e naturalezza con le quali verrebbe mostrata una relazione tra un ragazzo e una ragazza?

Proprio così; è venuto davvero tutto molto naturale. Abbiamo girato il video a Miami durante la mia esperienza americana. E’ una città che ti parla e immediatamente ho pensato di portarmene un pezzo girandone il video del singolo. Ho cercato di raccontare il sentimento che c’è tra due persone per come lo vivo io. Poco cambia se è tra due ragazzi, due ragazze o tra un ragazzo e una ragazza. Si parla di amore, complicità… di qualcosa di superiore, e del mio pensiero che l’amore è eterno. Il tocco alla Shakespeare poi è venuto da se.

03. Una domanda che lettrici e lettori si chiederanno è sicuramente che clima c’era sul set? E’ stato mai imbarazzante girare certe scene?

Dmitry, il regista del video, è stato molto attento a fare in modo che l’atmosfera fosse rilassata, e tutti i professionisti sul set sapevano esattamente cosa stavamo realizzando, conoscevano lo storyboard dall’inizio alla fine. Si è creata una situazione strana, sembrava di vivere esattamente quello che stavamo girando. La scena finale ad esempio ha emozionato davvero tutti. E’ stato straordinario. Per il resto… Imbarazzo? naaaa, non era possibile 🙂

04. Ad aprile ti sei esibito al Miami Beach Gay Pride. Che esperienza è stata? Com’è il clima Lgbt della città? Che impressioni hai avuto?

Quando me l’hanno chiesto non volevo accettare perchè non mi sentivo all’altezza. L’evento era GIGANTE, tantissima gente e un palco con dei nomi davvero importanti. C’erano Iggy Azalea, Jordin Sparks, ed io li non avevo mai lavorato. Pensavo di non reggere la situazione, pertanto ho deciso di affrontarla completamente DA SOLO per provare a me stesso che mi sbagliavo ( solitamente viaggio con almeno 4 persone, tra ballerini e collaboratori che frequento giornalmente). Quindi sono arrivato li e ho ricominciato da zero, trovando li i miei collaboratori e tanta gente meravigliosa che ha reso tutto perfetto. Sotto il palco tremavo, ma appena sono uscito dal led, ho sentito subito un calore quasi “Adottivo” nei miei confronti, mi sono subito sentito a mio agio e ho davvero goduto ogni istante di quei 40 minuti. Il pubblico mi ha davvero regalato uno degli show che ricorderò per sempre. Dopo Londra 4 anni fa, Miami rimane il punto più importante del mio lavoro ad oggi.

05. Parti il 29 maggio da Dusseldorf per una nuova serie di concerti. Tra i vari Paesi in cui ti sei esibito ci sono Spagna, Germania, Regno Unito, Austria, Francia. Vive delle differenze tra esibirsi in Italia e all’Estero? Ci sono pregiudizi qui? C’è più attenzione all’estero o non cambia nulla?

Senza dubbio in certi Paesi Europei hanno una cultura POP diversa della nostra, e la ricerca degli elementi, delle coreografie, e la costruzione dello show è molto apprezzata e riconosciuta. Come il fatto di essere indipendenti, nel mio caso, e portare brani e uno show che convince, viene premiato. Chiaramente il tutto è anche molto stimolante per me, perchè mi trovo sempre a competere sul palco con livelli di professionalità altissimo . In Italia spesso questi aspetti li viviamo quasi come un difetto, un carnevale. In certi contesti è più valorizzato il motivo per il quale un artista è sul palco, se e quanto è famoso, se ha fatto dei reality show, e la qualità del brano o il contenuto della performance vengono messi da parte. Non riuscirei però a vivere la realtà all’Estero se non mi sentissi spronato qui nel mio Paese. Più giro e più amo il fatto di essere Italiano.

06. Il tuo pubblico si starà chiedendo se, in questi mesi, stai già pensando a nuove tracce o se sei al lavoro su materiale inedito per il prossimo disco? Hai in mente un periodo ipotetico in cui farlo uscire? 2017? Fine anno?

Sto lavorando molto attentamente al nuovo progetto da diversi mesi ormai, anche perchè sto vivendo delle esperienze che mi stanno tirando fuori tantissimo. Behind the Curtain però mi ha dato tanto, perciò il nuovo disco deve essere e sarà speciale. Sono a metà del lavoro, ma non ho fretta. Uscirò quando sarà tutto pronto.. non voglio sbagliare.

07. Parliamo di musica e radio. Come vivi il rapporto tra i brani che incidi e i passaggi radiofonici? C’è una sorta di chiusura da parte di alcuni network secondo te?

Purtroppo la realtà di alcune radio è davvero difficile, ma non solo per gli indipendenti come me, ma con tutti. La radio resta uno strumento importantissimo di diffusione, ma fortunatamente c’è anche tantissima gente che ancora cerca online, si fida e inizia a seguire un artista anche se non ha tantissimi passaggi. Da sempre le Italiane non mi passano perchè canto in inglese, perchè non ho fatto Amici, e perchè il mio sound “è troppo internazionale”. E certo, vedere ad esempio che MTV in Germania mi passa in alta rotazione e MTV Italia non mi vuole nemmeno sentir nominare, mi ferisce e mi dispiace. Ma vado oltre e continuo con il mio percorso.

08. Infine, una domanda finale di rito. Se clicco sul web il tuo nome, tra i primi risultati mi appaiono “Uomini e donne” e “tronista”. E’ legato sicuramente all’apertura di Maria de Filippi verso il trono gay, da settembre. Facciamo chiarezza? Diciamo quanto c’è di vero? Parteciperesti? Parteciperai? Sei stato contattato dalla redazione?

La musica e i progetti musicali per me sono la prima cosa. Ma sono single… vediamo… 🙂

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