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4 marzo 1943, nasceva Lucio Dalla: curiosità, testo e audio della canzone

Quale modo migliore per celebrare il ricordo di Lucio Dalla se non con la canzone 4 marzo 1943?

pubblicato 4 Marzo 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 20:03

Oggi è il 4 marzo e proprio questa data è il titolo di una delle più celebri canzoni di Lucio Dalla: 4 marzo 1943. Oggi vogliamo omaggiare il ricordo del cantante con alcune curiosità sul pezzo, arrivato terzo al Festival di Sanremo 1971.

Il titolo del brano è la data di nascita di Lucio Dalla e parla di una ragazza, di sedici anni, che rimane incinta di un soldato, destinato, purtroppo, a morire in battaglia. E’ lo stesso bimbo, da grande, a ricordare la storia e ad essere chiamato, da tutti quanti, Gesù bambino. Doveva essere proprio questo “soprannome” ad essere il titolo del pezzo ma fu giudicato oltraggioso, ai tempi, e il cantante fu convinto a dargli un altro titolo. Così, ecco la decisione di usare la sua data di nascita.

Lucio ha sempre ammesso di essere molto legato a questa canzone e che, reinterpretarla, lo commuoveva ogni volta.

Qui sotto il testo del brano.

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Dice che era un bell’uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un’altra lingua,
pero’ sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l’ora piu’ dolce prima di essere ammazzato

Cosi’ lei resto’ sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l’unico vestito ogni giorno piu’ corto
e benche’ non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspetto’ come un dono d’amore fin dal primo mese

Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le canto’ a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.

E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e’ il ricordo piu’ grosso
e’ tutto in questo nome
che io mi porto addosso

E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu’ bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu’ bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu’ Bambino

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