Marco Maccarini a Blogo: “Amici? Sarò un professore sincero, non me la sento di stroncare sogni”
Amici 15, Marco Maccarini parla per la prima volta del suo ruolo da professore di canto. Intervista di Blogo.
La squadra di professori di Amici di Maria de Filippi per l’edizione numero quindi si è rinnovata ed allargata con new entry interessanti. Il banco di docenti di canto, in particolare, presenta ben tre innesti: spiccano Marco Maccarini, Alex Braga e Fabrizio Moro al fianco dei confermati Rudy Zerbi e Carlo di Francesco (non ci sarà, invece, Grazia di Michele nonostante sia attualmente in questi giorni con Amici Casting su Real Time).
L’ex veejay di Mtv ma anche conduttore radiofonico e televisivo da sempre legato al mondo della musica racconta a Blogo il suo primo approccio con il talent che si divide fra Canale 5 ed il canale 31 del digitale terrestre: “Qualche mese fa sono stato chiamato dalla produzione di Amici per un incontro. E’ stato, di fatto, una sorta di provino sui provini. Lo potremmo definire un ‘meta-provino’ (ride, ndr). Mi è stato chiesto di commentare alcune esibizioni, l’ho fatto con con istinto, raccontando le mie sensazioni e segnalando quello che si sarebbe potuto migliorare, quello che non andava. Ho voluto essere sincero“.
Sarai un prof. “simpaticamente stronzo” come Rudy Zerbi o uno buono?
“Non so come sarò, è la mia prima esperienza di questo tipo. Ma posso già dirti che non sarò cattivo o stronzo, non appartiene alla mia indole. Sarò sicuramente sincero. Sono in contatto da un sacco di anni con il mondo della musica, ho ben presente l’idea e le ambizioni che hanno questi ragazzi. Non me la sento di stroncare il sogno di qualcuno, piuttosto preferisco lavorare ed invogliare a fare meglio”.
Ci sono caratteristiche che prediligi?
“Ogni ragazzo deve seguire un percorso personale. Ognuno avrà le sue caratteristiche, il suo vissuto e le sue esperienze. E’ difficile generalizzare. Però mi piacerebbe chiedere ai ragazzi di riconoscere la propria maschera (tutti quelli che fanno spettacolo ne hanno una), togliersela per poterne costruire una più simile al proprio essere. E’ un lavoro più psicologico che musicale ma lo si può fare pure attraverso la musica”.
Ci sono state pure alcune obiezioni relative alla tua presenza nella ‘squadra’ di insegnanti di canto. C’è chi si è chiesto come farai ad insegnare musica se non sei musicista né hai studiato musica. Come rispondi?
“Non sono delle obiezioni sbagliate: effettivamente io non sono un musicista né mi ritengo un cantante anche se ho sempre suonato e suono tutt’ora. Ma quello non sarà il mio ruolo. Io, tecnicamente parlando, non dovrò insegnare musica. Ci saranno dei professori e docenti più tecnici rispetto a me ai quali spetterà il ruolo di migliorare le doti vocali dei concorrenti”.
Quindi quale sarà il tuo approccio?
“Durante la mia carriera ho incontrato migliaia di artisti internazionali e non. Li ho sempre osservati, studiati, ho legato con alcuni mentre con altri c’è stata una semplice intervista. Ho un’idea ben chiara di cosa sia una performance e cosa si debba fare per raggiungere un obiettivo. Il mio scopo sarà quello di migliorare gli artisti non solo sotto il punto di vista musicale“.
Qual è stata la prima impressione sul ‘mondo di Maria’ e sulla De Filippi stessa?
“Il nostro primo incontro è stato incredibile, emozionante e allo stesso tempo rilassante. Mi ha subito messo a mio agio, si è rapportata a me come se fosse stata un’amica di sempre. Mi ha chiesto di non sforzarmi ed essere quel che sono. Aveva visto il mio ‘provino’, le era piaciuto e mi ha chiesto di essere sincero come sono stato lì. Non posso che essere felicissimo, è un mondo più che attuale ed è un piacere farne parte“.
Hai sempre seguito le edizioni precedenti?
“Non sono mai riuscito a seguire una serie completa del programma, ma ho sempre guardato ed osservato alcuni momenti. L’edizione dell’anno scorso, soprattutto nella fase finale, è stata di un’altissima qualità. C’è stato un meraviglioso salto di qualità. Mi sono detto: che bomba”.
C’è qualcuno, fra i talenti passati da Amici, con cui ti sarebbe piaciuto lavorare?
“Alessandra Amoroso è la più emozionante. I The Kolors, invece, quando sono arrivati avevano già uno spessore non indifferente. Hanno capito che erano già forti, avevano brani con un vissuto ed un percorso già fatto fuori dall’accademia. E quando questo è stato compreso, sono esplosi. I loro risultati sono sotto gli occhi di tutti“.